FIORENTINA vs MILAN 1 a 1 (56' REBIC (MI), 85' PULGAR (FIO, SU RIGORE)

FORMAZIONE MILAN: 4/2/3/1: G. DONNARUMMA, CONTI, GABBIA, ROMAGNOLI, T. HERNANDEZ, KESSIE, BENNACER, CASTILLEJO, CALHANOGLU, REBIC, IBRAHIMOVIC. Coach: Pioli. Nel secondo tempo, al 52esimo è uscito Gigio Donnarumma per un leggero fastidio, e al suo posto é entrato Asmir Begovic, che ha fatto così il suo esordio nel Milan; al 74esimo é uscito Gabbia per fare spazio a Musacchio, e all'80esimo Saelemaekers é entrato al posto di Castillejo. Per la Fiorentina è stato espulso Dalbert per fallo da ultimo uomo su Ibrahimovic al 62esimo.

Il Milan torna a casa con un pareggio dalla trasferta di Firenze. E' un pareggio che è nato anche per degli errori arbitrali. Il Milan meritava di vincere. In primis è stato annullato un gol ad Ibrahimovic per un presunto fallo di braccio, cosa che non sembra esserci perchè il pallone sbatte sul fianco di Ibra, ma a parte questo, il regolamento sembra quasi da manicomio, anzi da VARicomio, che gli arbitri non stanno sfruttando per il meglio. Praticamente il regolamento dice che se l'attaccante la tocca con mano, o comunque questo fallo viene fatto in una azione d' attacco, e il calciatore la tocca con il braccio o la mano è sempre fallo, mentre se avviene in difesa il fallo di mano o braccio non é sempre fallo, e dipende da diversi fattori, ovvero dipende se la tocca volontariamete, se cerca il contatto con la palla, o se gli sbatte addosso e quindi non c'è volontarietà, e casi di questo tipo. 

Nel caso di Ibra, non sembra che la tocchi con la mano, quindi è un errore ancora più grave visto che c'è stato il controllo al Var. E' stato un bel gol di Ibra, che stoppa la palla, salta due avversari di potenza e di sinistro  di collo la mette all'angolino, quasi di basso controbalzo. Generosissimo il rigore alla Fiorentina. Contatto Romagnoli-Cutrone, un normalissimo contrasto di gioco, dove non c'è fallo, ma l'arbitro senza andare al Var decide di concedere il rigore. Lo stesso Maldini a fine partita ha detto che non ha mai visto concedere un rigore del genere. Lo stesso Pioli, a fine partita, si è lamentato del fatto che l'arbitro non è andato al Var. Anche i varisti potevano chiamarlo a controllare. Si sarebbero sprecati trenta secondi, non di più.

Pessimo arbitraggio e pessimo uso/non uso del Var. Ma la colpa è anche del Milan che nella comunicazione è molto fragile e ha poco peso politico. Commisso è uno che si fa sentire. Gazidis, Maldini, Boban e Paul e Gordon Singer ma anche Scaroni non si fanno sentire. Non si può avere questo british aplomb. Non siamo in Inghilterra. Bisogna che la società si faccia sentire quando avvengono questi errori arbitrali. Chi si lamenta, chi urla, chi fa caos, viene ascoltato, chi non lo fa non viene calcolato. Il Milan deve farsi sentire, tirare fuori il carattere e iniziare a pretendere che non si facciano questi errori. Deve alzare la voce proprio come ha fatto Commisso e tornare ad avere un accettabile peso politico. Solo così potrà cambiare qualcosa in meglio.

Per quanto riguarda la partita c'è da segnalare l'ennesima prova positiva di Rebic, con l'ennesimo gol del croato di piatto leggermente deviato da Pulgar, ma gol de croato rossonero, e la buona prestazione di Gabbia, che ha fatto meglio anche del suo compagno di reparto, il capitano Romagnoli, apparso un pò sottotono, così come Calhanoglu, richiamato anche da Ibrahimovic, per delle sortite offensive non gestite al meglio con dei palloni persi in malo modo. Buona prova dello stesso Zlatan Ibrahimovic e di Bennacer. Sufficiente la prova degli altri rossoneri, compresa quella di Begovic, che intuisce il rigore di Pulgar, tocca anche la palla ma non riesce a evitare il gol, e che è stato artefice di due ottime parate, di cui una prodigiosa su Caceres.

Sono interessanti delle dichiarazioni di Paolo Maldini che sinceramente non mi tranquillizano più di tanto. Il dirigente rossonero in merito alle parole di Gazidis che ha dichiarato che c'è coesione tra di loro, ha detto: "Un solo Milan esiste, e questo è chiaro, poi i problemi ci possono anche essere ma si va avanti perché l'interesse di tutti é portare questo Milan a un certo livello, poi abbiamo magari visioni diverse ma questo credo sia normale all'interno di un club, di una azienda, e all'interno di una famiglia".

E' ovvio che ci siano discussioni quando si dirige una azienda e deve esserci un costante confronto, ma questo avviene anche nelle altre squadre di calcio. E questo rientra nella normalità. Sulle visioni diverse bisogna che si trovi al più presto un punto di incontro per il bene del Milan. Personalmente mi schiero dalla parte di Paolo Maldini. Gazidis è un top manager, viene così considerato, ma Maldini al Milan è una icona, un imperatore, una specie di divinità rossonera, è amato alla follia dal popolo rossonero, e dopo 9 anni di attesa per farlo rientrare in società, se si deve scegliere tra Maldini e Gazidis, io scelgo Maldini tutta la vita, non solo per l'affetto che da milanista si ha verso lo storico capitano e numero 3 rossonero, ma perchè il suo progetto calcistico, che prevede l'innesto di Allegri in panchina, e almeno tre elementi top di esperienza da mettere in rosa, sia il meglio per il Milan che dopo l'esperimento di Giampaolo, ha bisogno di più certezze e meno salti nel buio come può essere con l'ingaggio di Rangnick.

C'è comunque anche un Milan che vince.
La primavera allenata da Federico Giunti ha guadagnato la promozione con quattro giornate di anticipo per la primavera 1,
il massimo campionato della primavera dopo solo un anno di purgatorio in primavera 2. Questo è positivo anche per la prima squadra. Giunti può dare spazio ad elementi che hanno avuto minore minutaggio, mentre Pioli può portare ad allenarsi stabilmente in prima squadra elementi che più si sono messi in mostra per velocizzare il loro percorso di crescita. Penso a Riad Tahar, Mionic, Brescianini, Maldini, Luan Capanni, Tonin, elementi che possono essere portati in pianta stabile in prima squadra e che potranno trarre vantaggio nell'allenarsi tutti i giorni con gente come Ibrahimovic, Romagnoli, Theo Hernandez, Rebic e così via.
Possono migliorare nello stare a contatto e nell'allenarsi tutti i giorni con la prima squadra. Daniel Maldini e Brescianini già sono nel giro della prima squadra.
Può essere positivo per il presente e per il futuro del Milan.