Nel girone d'andata, il Milan di Pioli si era contraddistinto per intensità, pressing, velocità nelle ripartenze e per una imprevedibilità offensiva grazie alla quale riusciva a portare alla rete molti giocatori della rosa.
Nel 2021 qualcosa si è rotto.
Certo, incide un momento di forma generale non eccellente, così come il rendimento non esaltante di alcuni giocatori chiave: Bennacer ai box da dicembre sostituito da Tonali che deve ancora completare la sua maturazione, Calhanoglu e Saelemaekers irriconoscibili rispetto ad inizio stagione ed Ibrahimovic che, dopo il diverbio con Lukaku, non riesce più ad incidere. Capitolo a parte quello che riguarda Raphael Leao che, a dispetto di doti tecniche di livello, in campo sembra distratto (dall'uscita del suo disco Trap?), a volte anche svogliato e c'è da chiedersi a questo punto quale sia la sua cifra calcistica reale. Se aggiungiamo poi che Mandzukic non è ancora riuscito a dare il proprio contributo avvalorando la tesi di chi lo riteneva fermo da troppo tempo per poterlo fare e che Meitè può rappresentare solo un buon rincalzo per una squadra che punta allo Scudetto, l'unica nota positiva del 2021 è l'inserimento in rosa di Tomori, che contende a pieno titolo il posto ad un balbettante Romagnoli, in virtù di grinta ed intensità che possono fare la differenza.
Se dal mercato quindi non sono arrivati grandi aiuti per Pioli, è necessario che il tecnico lavori per trovare degli accorgimenti ad un sistema di gioco che pare adesso non sorprendere più gli avversari.
Intendiamoci, il gioco del Milan rimane uno dei più piacevoli della Serie A, ma i risultati parlano chiaro ed in questo momento è necessario cambiare qualcosa per ridare efficacia al gioco rossonero.
In questo senso una buona idea potrebbe essere quella di passare ad una difesa a tre, che permetterebbe l'inserimento in pianta stabile di Tomori nell'undici iniziale senza necessariamente sacrificare Romagnoli (ad uscire dalla formazione tipo sarebbe Saelemaekers). Questa mossa permetterebbe di avanzare Theo Hernandez e Calabria (con Saelemaekers come alternativa) a fare l'intera fascia, Kessie e Bennacer (o Tonali) in mediana, Calhanoglu nel ruolo di trequartista affiancato da Rebic con compito di attaccare la profondità ed Ibrahimovic a fare da punto di riferimento avanzato.
Questo l'undici tipo (3-4-2-1): Donnarumma; Tomori, Romagnoli, Kjaer; Theo Hernandez, Kessie, Tonali, Calabria; Calhanoglu, Rebic (Brahim Diaz); Ibrahimovic.

E' evidente che in questo momento qualcosa non giri come dovrebbe in casa rossonera e se non ci sarà una risposta immediata, c'è il rischio di venire rimontati, e non solo da Juve e Atalanta (in questo momento favorite per completare il podio della Serie A), ma anche da Roma e Napoli distanti 6 lunghezze dai rossoneri.
E' fondamentale centrare la qualificazione alla Champions per non vanificare l'ottimo lavoro fatto nel girone d'andata ed il Milan non può permettersi altri passi falsi, deve cambiare immediatamente rotta, magari proprio grazie ad un cambio di modulo.