Chi non ama le letture superficiali delle partite, avrà di certo notato che il Milan di ieri sera si è rivelato davvero difficile da interpretare, molto di più del Milan di Coppa Italia visto all'Olimpico. Alla luce della larga vittoria della Lazio nel derby, le difficoltà incontrate dal Milan contro gli aquilotti, appaiono meno preoccupanti, anche se sono state acuite da scelte tattiche un po' cervellotiche o discutibili di Gattuso.

Ieri l'assetto rossonero era più razionale. Paquetà giocava in appoggio a Kessie e Bakayoko, ma con licenza di allargarsi sulla fascia sinistra, cosa che ha permesso a Chala di non restare confinato sulla mancina, ma di poter accentrare e variare il suo gioco. Lo stesso Paquetà non ha pestato le scarpe a Suso, che pur appannato per la pubalgia, non è stato così negativo come ora va di moda affermare. Piatek, unica punta come sempre, ha favorito l'autorete di Lirola e ha causato l'espulsione di Consigli, risultando così importante, pur non segnando.

Questo Milan, razionale e logico, non è stato di certo imprevedibile, ma è riuscito a non inciampare contro un Sassuolo modesto, anche se tignoso. Del resto, come avevo segnalato ieri, sulla panchina emiliana siede De Zerbi, un allenatore che, in qualche maniera, sa come mandare in tilt le squadre di Gattuso, visto che l'anno scorso col modestissimo Benevento ha tolto 4 punti su 6 ai rossoneri, mandando in gol il portiere e vincendo addirittura a San Siro.

Partito bene, il Milan è andato in affanno nella parte centrale del 1° tempo, ma avendo un'ottima difesa, ha concesso una sola occasione da gol al Sassuolo. La spizzata a rete è stata fermata dai riflessi di Donnarumma che è forse il miglior portiere al mondo nelle parate d'istinto, essendo stato dotato da Madre Natura di riflessi degni di Spiderman.

I rossoneri sono riusciti a respirare quel tanto che bastava per mettere Paquetà solo di fronte a Consigli, nella stessa posizione da cui il brasiliano aveva segnato col Cagliari. Paquetà ha, tuttavia, vanificato la bontà della sua stessa intuizione non credendo che la palla potesse filtrare fino a lui e si è fatto trovare impreparato. Però il gol è arrivato poco dopo su angolo per un'autorete dell'incolpevole Lirola, che trovandosi addosso Fantomas l'Inafferrabile Piatek e Musacchio, non è riuscito a far di meglio che appoggiarla in rete. Il Milan è poi tornato a soffrire fino al riposo, ma è stato miracolato da San Palo della Porta su un bellissimo colpo a giro dell'interessante Boga.

Nella ripresa i rossoneri hanno lasciato giocare il Sassuolo, che comunque non è riuscito a creare pericoli veri a Donnarumma, finché si è verificato l'episodio che ha deciso il match. Su una palla lunga, Piatek è partito facendo beepbeep e ha distratto Consigli che usciva per anticiparlo. Il portiere del Sassuolo, come Willy il Coyote nei cartoni della Warner Bros, ha perso l'attimo e, in un primo tempo, si è lasciato scavalcare dalla palla mentre, in un secondo momento, ha preso per la spalla Piatek che cercava di eludere il recupero della difesa emiliana. La caduta di Piatek è stata una simulazione, come dicono abbia affermato Pistocchi? Chi era in vantaggio nella corsa verso la palla, il milanista o la difesa del Sassuolo? Sono domande non banali alle quali non so dare risposta e non ne voglio dare una da tifoso. L'unica cosa che mi sento di dire è che la strattonata alla spalla, se anche non sufficiente a buttare giù Piatek, di certo gli ha fatto perdere tempo prezioso, agevolando il recupero avversario, quindi comunque ha penalizzato il polacco.

Dopo aver visto e rivisto l'episodio al VAR, assolutamente non facile da interpretare, come ho spiegato sopra, Valeri ha deciso per l'espulsione e la partita è finita lì. Anzi il Milan avrebbe potuto raddoppiare in 2 occasioni con Kessie, un po' impreciso. Sarebbe stata, comunque, una punizione troppo severe per il Sassuolo, che in 10 uomini se la sarebbe potuta giocare fino alla fine.

Del Milan si può dire, come è stato già detto nelle ultime 24 ore, che ha una difesa di acciaio, ben protetta dal muro di scudi costituito da Bakayoko, Kessie e Paquetà o Chala in fase di ripiegamento. In questa maniera, Donnarumma viene sollecitato quasi solamente su colpi ravvicinati che sono un incubo per tutti i portieri, tranne che per i suoi riflessi incredibili. Con la difesa protetta, anche i cross insidiosi, che spesso sono la croce di Gicio, sono ridotti al minimo. Piatek non segna da 2 partite, ma ieri non è stato annullato come contro la Lazio e l'espulsione di Consigli, procurata da lui, equivale a una rete pesantissima. Suso ha fatto una partita normale, ma poiché aveva abituato tutti a prestazioni super, viene giudicato insufficiente.

I rossoneri di ieri, tuttavia, si sono rivelati una squadra indecifrabile e, per certi versi inquietante. A differenza di molti tifosi, non contesto a Gattuso l'atteggiamento guardingo, anzi lo condivido in pieno, visto che protegge la difesa e la rende molto efficiente. Del resto, si è sempre detto che le squadre forti si costruiscono sulla difesa. L'affanno con cui il Milan ha inseguito gli emiliani, modesti peraltro, per quasi tutto il match giocato in parità numerica, preoccupa non poco, in quanto il campionato non è finito ieri. Non ci sarà sempre il palo a fermare un tiro infernale come quello di Boga, come non tutti i portieri potrebbero perdere la testa alla maniera di Consigli.

Voti...

Donnarumma 7,5: Una sola parata, ma difficilissima e si sa che sono proprio le insidie isolate che fregano i portieri.

Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez 7: Voto collettivo, come sempre, perché l'alto rendimento è merito di tutti e 4.

Kessié 5,5: Soffre in fase di copertura, ma si inserisce bene nei disimpegni, arrivando in 2 casi a tu per tu col portiere avversario. Almeno una delle due poteva segnarla...

Bakayoko 5,5: Come Kessie, soffre il pressing del Sassuolo e, in più, rischia l'espulsione per somma di ammonizioni. Opportunamente, quindi, Gattuso lo richiama in panca per sostituirlo con Biglia.

Biglia 6: E' più fresco di Bakayoko e rende meglio, nonostante sia in fase di rodaggio. Del resto, l'esperienza insegna e l'argentino l'ha fatta valere.

Paquetà: 5,5: Non gioca male, ma un cincinin di più avrebbe potuto farlo.

Castillejo 6: Fa valere la freschezza atletica e dà il suo contributo nel finale.

Suso 5,5: Se è vero che ha la pubalgia, cosa gli si può chiedere di più?

Piatek 6,5: Non segna, ma 1/3 dell'autorete di Lirola gli spetta di diritto e, inoltre, causa l'espulsione di Consigli.

Cutrone s.v.: Qualcosa deve essere successo fra il ragazzo e qualcuno che conta in società, ma spero che prevalga il buon senso, perché solo con un Cutrone coinvolto nel progetto si arriva fino in fondo.

Calhanoglu 6: Sempre presente nell'azione, cosa da non trascurare quando gli avversari ti mettono in difficoltà, si rivela spesso impreciso.

Gattuso 6,5: Razionale ed equilibrato, come occorreva essere in un match strano e delicato come quello di ieri.