Puntualmente smentiti i saputoni - che asserivano che il Milan non avrebbe fatto mercato perché non c'erano soldi oppure per i limiti imposti dal FPF, la Società Rossonera ad oggi ha investito circa 100 mln, rientrando al momento di ca 25 mln per le cessioni di Cutrone e del giovane Djalo, rientrato nell'operazione di acquisto Leao- Maldini e Boban hanno sostanzialmente rivoluzionato l'organico della squadra, mettendo a disposizione di Giampaolo un organico ulteriormente ringiovanito e soprattutto di accresciuta qualità.

Al momento però le formazioni che il nuovo allenatore Giampaolo ha schierato nelle partite valide per la ICC, vale a dire Bayern, Benfica e Manchester United, sono state prive di giocatori da considerarsi certamente titolari. Inoltre il Mercato sarà aperto fino al 2 settembre e il Milan avrà ancora tempo e modo di operare in entrata e in uscita.

Questa circostanza ci impone quindi di tralasciare le considerazioni sui singoli calciatori impiegati, ma di limitarle all'esame tattico espresso dalla squadra.

Diciamo subito che abbiamo assistito a una costante crescita della squadra, ovviamente dal punto di vista fisico, ma cosa tutt'altro che scontata dal punto di vista dell'espressione di gioco; il Milan che ha perso ai rigori con il Manchester era certamente superiore a quello già notevolmente migliorato che ha giocato contro il Benfica.
Si dirà che dal punto di vista del risultato nulla è cambiato nelle tre partite, che hanno sempre visto i rossoneri soccombere: ma un conto è farlo dopo i 90 minuti e un conto è farlo dopo un risultato di parità e la lotteria dei calci di rigore.

In ogni caso la squadra si è schierata con la difesa a 4, il centrocampo a 3, un trequartista e due punte; rispetto alla scorsa stagione si nota immediatamente il baricentro salito notevolmente; la squadra di Gattuso schierava la linea difensiva a ridosso dell'area di rigore; quella di Giampaolo gioca tra la propria trequarti e quella avversaria, a seconda delle circostanze di gioco.
La prima di queste circostanze è la necessità di tenere corta la squadra, quindi i reparti devono salire e scalare secondo un movimento coordinato che non è connesso al semplice possesso, perché Giampaolo ha introdotto un pressing altissimo, che scatta furiosamente appena persa palla.
Purtroppo, in attesa di scoprire Duarte che ci dicono velocissimo e di recuperare Theo Hernandez, il reparto in generale e i centrali Musacchio e Romagnoli in particolare, non dispongono di elevate doti velocistiche, il che espone la difesa ai contropiede dell'avversario, vedasi per esempio il primo gol subito col Manchester.

Il centrocampo si dispone a rombo in fase di non possesso, con un regista davanti alla linea di difesa a fare da vertice basso e il richiamando il trequartista dalla linea di attacco a fare il vertice alto del rombo. 
L'atteggiamento aggressivo e la capacità degli esterni bassi di espletare le due fasi con continuità, sono elementi imprescindibili per creare sbocchi ai due registi; l'idea di gioco aggiungerebbe la versatilità dei due centrocampisti laterali di essere non solo baluardi in fase di non possesso, ma elementi in grado di essere incursori, fornendo ulteriori sbocchi alla manovra offensiva.

L'infortunio di Theo e l'assenza di Kessie sostanzialmente ci ha precluso di vedere nel settore sinistro ciò che invece abbiamo intravisto a destra, dove Calabria già dimostra una buona capacità di inserimento, la cui azione non risulta peraltro ancora ben accompagnata dal suo centrocampista di riferimento.
Questo si verifica perchè Borini e Chanalogu tendono più a manovrare a sinistra, mentre a destra, più per abitudine che per scelta tattica ogni tanto ci torna Suso, che da un lato rende imprevedibile la finalizzazione, ma dall'altro se perde palla lascia un buco centrale che risulta una pericolosa voragine.

La prima linea, al di là degli interpreti dovrebbe essere capace di effettuare movimenti senza palla sia verticali (e questi si sono già visti) che orizzontali (questi invece risultano sporadici e comunque lasciati all'iniziativa del singolo). Il movimento verticale è utile a dettare il passaggio per concludere in proprio, oppure a portare via l'avversario smarcando il compagno di ruolo; quello orizzontale consente l'incursione dei centrocampisti oppure fornisce un appoggio agli esterni.

La manovra del Milan risulta già molto dinamica, ma suscettibile di dover essere ulteriormente velocizzata, per non vanificare la rapidità delle ripartenze o la capacità di verticalizzare dei costruttori di gioco; abbiamo notato pause di gioco e una certa lentezza nei primi minuti di tutti e tre i confronti, come se la squadra necessitasse di alcuni minuti di riscaldamento "mentale". In questi frangenti ci siamo trovati spesso in difficoltà e gli avversari hanno creato occasioni da gol.
Anche durante le partite e nonostante le sostituzioni, la squadra si è presa delle pause, difetto che deve essere eliminato, non potendosi mai considerare chiusa una partita col risultato in bilico.

Ottima la determinazione con cui la squadra risponde alla chiamata di pressing, spesso si è recuperato il pallone immediatamente dopo averlo perso e il gol di Suso contro il Manchester è nato proprio da una giocata di  questa origine.
La manovra appare già fluida, con triangolazioni a un tocco o massimo due, che consentono l'uscita difensiva e il possesso palla senza la necessità di coinvolgere il portiere, cosa che lo scorso anno è costata tanti gol alla squadra e tanti rischi di infarto ai tifosi....
La costruzione da dietro spesso non avviene coi tempi giusti e il regista arretrato non si trova quindi nella condizione di poter ricevere palla; questo ovviamente può anche succedere occasionalmente, ma nella partita col Manchester se il giocatore che ha toccato più palloni in assoluto è stato Musacchio (più di 100 palloni toccati) allora è un problema.....

Da perfezionare il posizionamento difensivo e offensivo nelle azioni da palla inattiva, anche se si è rilevato un miglioramento dei calci d'angoli, ora prevalentemente battuti di prima e indirizzati a centro area. 


Tirando le somme, personalmente è un Milan avviato a sorprendere positivamente.