• INTER-MILAN 3-0 (4' Lautaro Martinez, 40' Lautaro Martinez, 82' Gosens)
  • FORMAZIONE MILAN: 4/2/3/1: Maignan, Calabria (73' Gabbia), Kalulu, Tomori, Theo Hernandez, Bennacer (73' Krunic), Tonali(45' Brahim Diaz), Saelemaekers (45'Messias), Kessié, Leao (86' Lazetic), Giroud. Coach: Pioli

COMMENTO DELLA PARTITA 

Indecenti. E penalizzati. Indecente il Milan e indecente Mariani. Entrambi hanno colpe per questa disfatta rossonera. La difesa rossonera è stata la brutta copia di quella che ha incanalato sei clean sheet consecutivi in A, senza dimenticare il clean sheet precedente in Coppa Italia all'andata contro l'Inter, match finito 0 a 0.
È stato un Milan orribile. Non è questo il modo di giocare una semifinale di Coppa Italia. Ci sono errori di distrazione difensiva individuale ma anche di posizionamento.
Il Milan è stato pessimo in difesa. Sul primo gol di Lautaro Martinez, Tomori si perde la marcatura dell'argentino, che su cross di Darmian calcia al volo di destro e batte Maignan senza che nessuno lo ostacoli. Difesa rossonera distratta e in bambola.
Agli errori individuali di Kalulu e soprattutto Tomori, ci sono anche errori di posizionamento. Il Milan tiene troppo alta la difesa. L'Inter quando attacca in contropiede è simile al Milan. Ti parte in velocità cercando subito il capovolgimento di fronte per poi dirigersi verso la porta avversaria.
Sia il secondo gol dell'Inter, sempre di Lautaro Martinez su assist di Correa e sia il terzo gol di Gosens su assist di Brozovic, è arrivato grazie ad un contropiede micidiale dell'Inter con il Milan e la sua difesa posizionata troppo alta.

Credo che il 4/2/3/1 di Pioli sia quasi saturo ormai. Penso che il Milan debba valutare un cambio di modulo. Mettersi a tre a centrocampo e avere la difesa più bloccata dietro e meno alta.
Sicuramente Pioli doveva mettere prima Brahim Diaz, uno dei pochi decenti del Milan a salvarsi in questa nefasta serata. È l'unico in grado di attaccare tra le linee gli avversari. Ed è entrato bene in campo dando maggiore rapidità alla manovra rossonera.
Un altro problema del Milan è stata la mira. Leao in due occasioni si è fatto neutralizzare da Handanovic. Saelemaekers si è fatto respingere un tiro da fuori area. Lo stesso Tonali si è visto deviare il tiro dal suo compagno Giroud. Un tiro a botta sicura di piatto.
Non era serata per il Milan e da queste situazioni già lo si vedeva. L'Inter è stata più concreta e cinica sotto porta. Il Milan troppo sprecone davanti ad Handanovic. Ma sapete dove sta la differenza tra Inter e Milan? Nell'età media. Non c'è niente da fare. È quella che ha reso l'Inter più forte,  con l'età media di 30.1 anni, mentre il Milan ha una squadra che ha una età media di 26.7. 

E poi ovviamente c'è il potere politico. Il Milan è stata la società più danneggiata dagli errori degli arbitri. Se tutto si dovesse riequilibrare da qui a fine stagione il Milan sarà campione d'Italia. È stato annullato un gol regolare, dopo averlo visto alla moviola, da Mariani al Milan. Il Milan stava attaccando e con il gol di Bennacer annullato si sarebbe riaperta la partita. Il Milan avrebbe giocato in un altro modo, l'Inter pure, ci sarebbero stati magari cambi diversi, a livello psicologico il Milan sarebbe stato galvanizzato, l'Inter magari più intimorita, sapendo che un pareggio avrebbe portato in finale i rossoneri. Insomma, sarebbe stata tutta un'altra partita. Ma Mariani ha deciso di penalizzare il Milan con una decisione errata.
Il gol di Bennacer viene annullato per un fuorigioco di Kalulu ininfluente. Handanovic neanche lo guarda e non lo disturba nel vedere la traiettoria della palla. Stesso danno simile fatto al Milan contro il Napoli per un fuorigioco ininfluente di Giroud che ha portato ad annullare il gol di Kessié. Questo contro il Napoli in campionato. 
Pioli su Mediaset su canale 5 ha sbroccato giustamente e ha lasciato l'intervista. Ormai non si contano più i danni arbitrali contro il Milan. All'estero tutti ne parlano. In Italia si fanno orecchie da mercante e si mette la testa sotto la sabbia come gli struzzi per fare finta di non vedere. Quando gli errori arbitrali indirizzano una partita, questo non è più calcio.
La società Milan, anche la nuova proprietà se a fine campionato Investcorp con Mubadala, azionista forte di questo fondo con il 20% rileverà il Milan, deve comprendere che in Lega e a livello politico ci vuole un uomo forte a rappresentare le società, altrimenti il Milan sarà sempre la vittima sacrificale per gli errori arbitrali. E questo non è affatto giusto. E nemmeno degno dello sport nel vero senso della parola.
Un'altra cosa che occorre al Milan è rinforzarsi in attacco e allungare la rosa. La differenza sta anche nelle riserve. Da loro entrava Gosens, da noi Messias. Milan poco lucido in difesa e non concreto sotto porta. E possesso palla che non ha inciso come avrebbe dovuto. Difatti i rossoneri hanno fatto il 52% di possesso palla contro il 48% dei nerazzurri. 19 tiri totali da parte del Milan contro i 10 totali dell'Inter. 6 tiri nello specchio della porta dell'Inter contro i 4 nella porta del Milan.

Milan pessimo in toto. Idem Mariani e il Var. Pessimi. Si salva solo Brahim Diaz. E se vogliamo anche Theo Hernandez che ha fatto una gara da 6 e ha sfiorato il gol nel finale con un tiro da fuori area di poco fuori di sinistro. E un altro in precedenza di tiro di destro telefonato che Handanovic ha bloccato senza problemi.
Per salvare questa stagione occorre vincere lo scudetto. Altrimenti sarà stata una annata fallimentare. E poi c'è Investcorp che dovrà investire in maniera importante in sede di campagna acquisti. Si mormora di 300 mln da investire sul mercato. Fosse vero, è un buon inizio...

  • Migliori in campo: Brahim Diaz, Theo Hernandez
  • Peggiori in campo: Tomori, Kalulu, Calabria (al quale si possono aggiungere anche tutti i rimanenti, compreso Pioli e il suo staff)
  • Peggiori in campo bonus: Arbitro Mariani e il Var
  • Voto alla prestazione della squadra: 4