Sembra quasi di rivedere un film per l'ennesima volta. 

In Milan che in estate è pieno di entusiasmo, ma che poi si spegne quasi subito. Lo scorso anno, l'entusiasmo era dovuto ad una nuova proprietà, Mr. Li, e due dirigenti, Fassone e Mirabelli, che avevano fatto sognare i propri tifosi con una sontuosa campagna acquisti coronata dal colpo Bonucci ed è finita prima con l'esonero di Montella poi con un piazzamento in classifica mediocre.

Quest'anno il copione sembra essere lo stesso, nuova proprietà e due nuovi dirigenti, Leonardo e Maldini, e ancora feste ed entusiasmo alle stelle in agosto, con il colpo Higuain a fare la ciliegina sulla torta. Ma siamo appena a fine settembre e già il ritardo in classifica è abbastanza preoccupante e la mancanza di vittorie con squadre medio piccole la dice lunga sulla reale forza di questo Milan. L'obiettivo dichiarato è ovviamente il quarto posto minimo, ma sarà dura anche quest'anno. Sicuramente il Milan con Higuain ha in casa uno dei migliori attaccanti del mondo, ma da solo non può fare miracoli. Alla Juve e a Napoli, il Pipita aveva alle spalle  due squadre capaci di sviluppare un gioco dove lui era solo il terminale finale. Qui non può fare tutto lui. Il Milan ha una rosa che tolti tre o quattro elementi, sarebbe da metà classifica, se a questo aggiungiamo un allenatore che, probabilmente, non è ancora pronto ad un obiettivo del genere, i giochi sono fatti. Napoli Roma Inter e Lazio, a mio parere, sono più attrezzate e più pronte rispetto al Milan, e per Gattuso sarà difficile mantenere il contatto con le prime.

La storia del Milan ai milanisti sta diventando un boomerang, che dopo Seedorf, Inzaghi sta inghiottendo pure Ringhio, e per me non se lo merita. Leonardo e Maldini hanno portato entusiasmo, ma non ci vanno loro in campo e nemmeno allenano la squadra. 

La strada è lunga e il quarto posto anche quest'anno sarà difficile senza un cambio di rotta decisivo.