SASSUOLO vs MILAN 1 a 2 (19' IBRAHIMOVIC (MI), 42' CAPUTO SU RIGORE (SAS), 47' IBRAHIMOVIC (MI) )

Chiarezza di intenti in campo. Confusione di intenti in società. Questo Milan può essere definito borderline dalla doppia personalità. Ha due anime diverse che convivono all'interno di essa. Da una parte c'è quella bella, vincente, limpida, sana, che è quella che vediamo andare in campo e incanalare prestazioni positive e vittorie; dall'altra c'è l'anima presente in società, che è brutta, confusa, tormentata, casinara, caotica. Il Milan ha vinto 2 a 1 in trasferta contro un ottimo Sassuolo grazie ad una doppietta di Zlatan Ibrahimovic, mattatore del match. C'è stato anche un altro evento importante da sottolineare, ovvero le duecento presenze raggiunte con la maglia rossonera di Gigio Donnarumma, ma la copertina è andata al caos societario che l'ha fatta da padrona. La notizia è uscita mentre la partita era in corso. Surreale. Meno male che non è uscita prima della partita. Anche se la squadra ha dimostrato di essere molto concentrata e sul pezzo e di non farsi distrarre dalle voci di mercato e di cambio allenatore.
Rangnick non verrà al Milan, Colpo di scena!
Quando sembrava tutto fatto, alla fine c'è stata la retromarcia da entrambe le parti, probabilmente perchè Rangnick non voleva la conferma di Pioli e voleva fare entrambi i ruoli, e allora ha vinto la linea Maldini ed è stata confermata la fiducia a Pioli, che ha così esteso il suo contratto di altri due anni.

La questione da porsi non è la meritocrazia, ma è capire se la società ha chiarezza nelle idee, la voglia di creare un progetto serio, difenderlo e perseguirlo e di non navigare a vista. Si tratta di avere una rotta precisa e di non andare a zonzo come uno s***...zo. Il Milan sembra aver scelto la seconda strada. Andando a zonzo si può anche raggiungere la meta prefissata, ma è più serio avere una rotta precisa da seguire. L'ubriaco può ritrovare la strada di casa, ma arriverà a casa conciato come uno straccio. Chi è lucido torna a casa facilmente e fresco come una rosa.

Se ci si chiede se Stefano Pioli meritava una nuova chance, può anche starci che Pioli si sia guadagnato la conferma, ma ricordiamo sempre che era una seconda scelta dopo Spalletti e che è stata una scelta dettata anche dalla fretta perchè era a stagione in corso, c'era un campionato da giocare e dopo l'esonero di Marco Giampaolo si è deciso di mettere una pezza con il "normal one" Pioli. E inoltre va anche detto che il merito di questa rinascita rossonera deriva anche dalla cessione di Suso, che obbligava il Milan a giocare con il 4/3/3 e non permetteva alla squadra di cambiare modulo e di essere più duttile e camaleontica, anche durante la gara, dal cambio di modulo che ha messo ogni calciatore nel suo ruolo più congeniale con Kessié centrocampista centrale e Calhanoglu trequartista, e per ultimo ma non ultimo l'arrivo di sua magnificienza Zlatan Ibrahimovic, che ha portato in dote carisma, personalità ed esperienza del quale la squadra sta facendo tesoro e sta traendo giovamento e insegnamento.

E adesso cosa cambierà? Resterà Maldini, resterà Ibrahimovic, quindi probabilmente ci saranno meno acquisti di quanti se ne paventavano con il possibile approdo in rossonero di Rangnick. Sicuramente un nuovo terzino destro arriverà perchè Calabria verrà ceduto poiché porta in dote una plusvalenzia piena essendo un prodotto del vivaio. Si ripartirà dal 4/2/3/1 per cui credo che si possa presupporre che arriverà una punta, forse due o tre nuovi centrocampisti, una alternativa a Theo Hernandez, e forse se escono Gabbia, Musacchio e Duarte come sembra tre loro sostituti. Rientra Pobega che probabilmente resterà in rosa. Tuttavia questa confusione Gazidis la poteva evitare. Inoltre sarebbe meglio che Gazidis lasci completamente la sfera calcistica e le decisioni calcistiche e di calciomercato a Maldini, Moncada e Massara con Almstadt. Lui senz'altro capisce molto meno di calcio di loro. Piuttosto Gazidis si concentri sulla questione stadio, sugli sponsor, la gestione dei conti e quant'altro. Questo deve fare e basta. Deve buttare le sue energie su queste priorità.
Se a Pioli viene consegnata una buona rosa con dei buoni rinforzi, con la permanenza di Ibrahimovic, può anche fare meglio di questo anno. Il Milan con la vittoria contro il Sassuolo è aritmeticamente qualificato in Europa League. L'anno prossimo bisogna tornare in Champions e provare a vincere le coppe, come sempre, ovvero coppa Italia e Europa League. Un club come il Milan non può competere solo per partecipare. Deve porsi obbiettivi da vincere. 

Rumors parlano anche di questa scelta come indicativa di un nuovo cambio di proprietà. La conferma di Pioli e la permanenza di Ibrahimovic erano una volontà d Ariedo Braida, che rumors danno di ritorno al Milan nelle vesti di dirigente se la società rossonera dovesse passare ad Arnault. Ovviamente adesso i rumors impazzano, anche per quanto riguarda il calciomercato. Alcuni obbiettivi accostati con Rangnick potrebbero essere comuni con gli obbiettivi segnalati dal Moncada. I due hanno una struttura scouting molto simile. E potrebbe essere che hanno segnalato gli stessi obbiettivi, o perlomeno alcuni di essi.

Chiudiamo accennando alla partita, che è passata in secondo piano per via di questo marasma decisionale che ha visto il Milan scendere in campo con il solito 4/2/3/1 "Pioliano" con Gigio Donnarumma in porta, Conti, Kjaer, Romagnoli e Theo Hernandez in difesa, Kessié e Bennacer a centrocampo, Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic dietro Ibrahimovic. A 10 minuti dall'inizio del match si è infortunato Conti, che è uscito per Calabria, al 30' per infortunio lascia il campo Romagnoli ed entra al suo posto Gabbia. Poi nel secondo tempo entrano Laxalt per Theo Hernandez, Biglia per Bennacer e Bonaventura per Calhanoglu, uno dei miglori e autore dei due passaggi vincenti per i due gol di Ibrahimovic, migliore in assoluto del match, con il secondo gol che lo ha visto anche scartare il portiere e depositare la palla in rete, mentre il primo gol è arrivato con un tuffo di testa su cross delizioso di Calhanoglu. E' stato un buon Milan tutto sommato con nessuna insufficienza. Una squadra in palla, che gioca quasi a memoria, che è messa bene in campo, che ha gamba e idee chiare e gioca sicura e tranquilla. Un bel Milan ma che non deve fare illudere.
Questa squadra deve essere rinforzata se si vuole migliorare la classifica di questa annata.