Al di là del mancato cartellino giallo a Benatia, cosa assolutamente normale quando incontri la Juventus e sai di pagare dazio all'arbitraggio, il risultato di ieri a San Siro ha un'altra spiegazione. C'erano infatti due giocatori, uno per schieramento, ad alto rischio psicologico e ambientale: Bonucci e Higuain. La Juventus, tuttavia, poteva permettersi il lusso di lasciare il primo in panchina, mentre il Milan non poteva permettersi quello di rinunciare al Pipita e ciò al di là degli infortuni. Nel contesto Milan Higuain pesa molto di più di quanto non pesi Bonucci in quello bianconero.

Come prevedibile, Higuain è sceso in campo così carico da essere andato in cortocircuito annullandosi da solo. Si sa, infatti, che "L'emozione ostacola il ragionamento" e questo non vale solo nel momento in cui batti un calcio di rigore, ma anche nel prendere la decisione di batterlo, pur sapendo che, avendo giocato in bianconero, gli avversari sanno come calci le massime punizioni. Ciò vale inoltre anche quando vai a offrire il sedere alla pedata, protestando come un ossesso nei confronti di un arbitro che, quando arbitra i bianconeri, non ha remore a espellerne gli avversari come invece ne ha a espellere gli juventini.

La classifica di un campionato, in sostanza, la fa anche la disponibilità di alternative valide che consentano di tenere fuori qualche titolare, non solo quando è stanco, ma anche quando hai valide ragioni per ritenere che non sia sereno. Del resto l'entrata in campo di Laxalt ha confermato la mancanza in rossonero di riserve all'altezza di quelle juventine. L'uruguagio è un buon giocatore che fin qui è stato utile, ma se il Grifone se ne è privato senza fare tragedie e se per acquistarlo non c'era la fila... ci siamo capiti no? Eh sì, ci sarà stata una ragione!

La prestazione collettiva dei rossoneri, comunque, è stata di alto livello, perché l'ossatura della squadra è valida. Il parco giocatori, tuttavia, va arricchito dal punto di vista qualitativo,  per evitare di essere battuti da chi può fare turn over senza incepparsi. E del resto il risultato di ieri non dovrebbe incidere più di tanto sulla stagione rossonera, in quanto la maggior parte delle squadre perderanno contro la Juventus, per cui la battuta di arresto potrebbe anche essere considerata la manciata di secondi che in Formula 1 si lascia al pit stop. La partita da non perdere sarà quella a Roma con la Lazio, perché in caso di sconfitta i biancocelesti quadagnerebbero 3 punti nello scontro diretto.