MILAN VS INTER 0 a 2 (49' Brozovic, 78' Lukaku)

Formazione Milan: 4/3/1/2: G.DONNARUMMA, CONTI, MUSACCHIO, ROMAGNOLI, RODRIGUEZ, KESSIÈ, BIGLIA, CALHANOGLU, SUSO, LEAO, PIATEK. Nel secondo tempo sono entrati Paquetà per Calhanoglu, Hernandez per Rodriguez e Rebic per Leao.

È una sconfitta che brucia.
Il Milan perde il derby contro l'Inter che vince nettamente e meritatamente.
Eppure il primo tempo aveva dato la sensazione che il Milan almeno un pareggio potesse portarlo a casa. Il primo tempo è finito sullo 0 a 0. È un Milan che ha retto l'urto dell'Inter. Il muro difensivo del Milan è difficilmente valicabile mentre l'Inter in attacco è devastante e completa con Romelu Lukaku, bestione forte fisicamente in grado di garantire fisicità e potenza alla sua squadra, e Lautaro Martinez, veloce, sgusciante, tecnico, che ben si completa con le caratteristiche di Lukaku. 

Il primo tempo del derby può essere ben descritto da una metafora del Joker ne "il cavaliere oscuro: il ritorno" dove descrive la sua personale teoria dell'equilibrio spiegando che si ha in momento di fermo quando una forza irrefrenabile (attacco dell'Inter), incontra un oggetto inamovibile (difesa del Milan). Tutto resta in equilibrio.

Il Milan però nel secondo tempo si è sciolto come neve al sole dopo il gol di Brozovic sul quale nessun difensore rossonero è andato in marcatura ed è stato lasciato libero di tirare. C'è una leggera deviazione di Leao sul gol del centrocampista dell'Inter. 
E a proposito di Leao, a sorpresa è stato schierato da Giampaolo nell'iniziale formazione titolare e ha ben figurato. Coraggioso, intraprendente, punta sempre l'uomo e lo salta con costanza e spesso. È veloce e crea superiorità numerica. Buon impatto il suo. Merita di essere provato con insistenza titolare. 
Buona prova di Musacchio. Anche di Romagnoli fino al gol di Lukaku, che il capitano rossonero si è perso lasciandolo libero di colpire di testa e fare centro su assist di Barella. Male Conti e Rodriguez. Molto meglio Hernandez quando è entrato. Veloce, quando parte semina zizzania nell'area avversaria. Questo deve giocare. Si vede che viene dal Real Madrid. È di un altro livello.
Calhanoglu ha fatto un gol che è stato annullato sullo 0 a 0, così come è stato annullato per lo stesso motivo, ovvero fuorigioco, un gol a Lautaro Martinez dopo una splendida rovesciata di Sensi parata da Donnarumma. L'Inter ha preso un palo con D'Ambrosio e una traversa con Politano.

È un Milan che ha avuto più possesso palla dell'Inter, ben 52% contro 48%. Sarebbe positivo se non fosse stato sterile. Il Milan manca nell'ultimo passaggio. Il problema è il trequartista e quella zona lì. Non c'è mai stato un guizzo, un passaggio filtrante a mettere la punta in condizione di rendersi pericoloso. Suso ancora una volta delude nel suo nuovo ruolo. Parte centrale ma poi tende sempre ad allargarsi pestando i piedi alla mezz'ala destra, ovvero Kessiè, quando si sgancia in avanti.

Dopo il gol il Milan non è riuscito a reagire dimostrando mancanza di carattere e personalità dovuta alla squadra molto giovane. Giampaolo deve trasmettere tranquillità alla squadra e non paura o insicurezza. Coraggiosa l'idea di Leao dal primo minuto, tardivo l'ingresso di Hernandez. Sbagliata la scelta di Biglia playmaker che non è stato artefice di una prestazione positiva, come quasi tutta la squadra ad eccezione di Gigio Donnarumma, Musacchio, Hernandez e Leao. 
Molto meglio puntare su Bennacer che su Biglia. Inspiegabile perché Giampaolo non lo schieri titolare al posto dell'argentino. 
Suso sta diventando un problema per il Milan. Limita il gioco della squadra e lo tiene in ostaggio per quello che concerne il modulo. Difficile giocare con il trequartista se il trequartista è lui. Meglio Jack Bonaventura o Paquetà o lo stesso Calhanoglu al suo posto.
Giampaolo non deve insistere con Suso e con Biglia. Sono elementi da mettere in panchina. Hernandez, Leao e Bennacer e aggiungo Paquetà sono da mettere titolari.

Giampaolo rischia perché se continua così va ad infilarsi in un tunnel buio e senza via d'uscita. Insistere con Suso è semplicemente sbagliato. E quando dico rischia intendo che rischia l'esonero. Se non dovesse fare almeno 6 punti o almeno 4 punti convincenti dove si vede un netto miglioramento nella fase offensiva nelle prossime due partite contro Torino e Fiorentina, può essere sollevato dall'incarico. Non dimentichiamo che allenatori di nome liberi ci sono. Due nomi su tutti: Spalletti e Allegri, con il secondo che quest'anno è già stato presente ad assistere ad un match del Milan.

Il Milan deve svoltare subito. Se non sarà così, giusto provare nuove strade più sicure.