Come ben sappiamo è sempre tempo di mercato. Non si può stare fermi a gustarsi il presente poiché ci sono sempre contratti da rinnovare o giocatori da sostituire per migliorare l'organico, anche quando le cose vanno bene come in questo momento.                     

Guardare sempre avanti per saper cogliere le occasioni, fa parte del gioco ed è fondamentale, ecco perchè la coesione societaria che finalmente appare consolidata aiuta a poter programmare senza  tralasciare alcun particolare. La priorità è, senza ombra di dubbio, il rinnovo del contratto di Donnarumma, uno dei portieri più forti al mondo, ma anche il futuro dei due giovani calciatori arrivati al Milan con la formula del prestito secco. Il terzino portoghese Dalot, dal Manchester UNT e il trequartista spagnolo Diaz dai "blancos" di Madrid. Senza dimenticare il "Divino Zlatan", il ragazzo di 39 anni che si è preso la squadra sulle spalla guidandola in un filotto di vittorie come non succedeva da "secoli" e il Danese Kjaer, arrivato dall'Atalanta avvolto dallo scetticismo e rivelatosi l'insostituibile "baluastro" di una difesa mai apparsa così solida.

Cinque D a cui la Società deve trovare le risposte migliori per poter continuare questo percorso che sembrava impossibile. Da Casa Milan trapela fiducia per il rinnovo di Gigio, certamente la possibilità che possa andare via a fine anno, a parametro zero, non viene minimamente presa in considerazione, consapevoli delle qualità del "ragazzo" si studieranno soluzioni che possano accontentare entrambe le parti, magari inserendo bonus, singoli e di squadra, di facile raggiungimento. Mino Raiola, procuratore di Gigio, sa fare benissimo il proprio lavoro, ma il momento economico particolarmente difficile e l'attaccamento del portiere alla squadra che lo ha visto crescere e di cui è tifoso, dovrebbero essere sufficienti per rinnovare il contratto senza ostacoli insormontabili.

Per quanto riguarda Diaz, l'ottimo rapporto con il Real Madrid non facilita un'operazione che fin dal primo giorno è stata tanto chiara quanto decisa. La squadra spagnola crede nel ragazzo, ha investito molto e non vuole privarsene. Molto probabilmente le soluzioni potranno essere due. La prima, un diritto d'acquisto lasciando la "recompra" quale rimborso per aver valorizzato il giocatore, oppure, la seconda un altro anno di prestito gratuito, utile sia al Milan che a Diaz per raggiungere gli obiettivi fissati.

Diverso è invece il discorso per il terzino portoghese. Se è vero che il Manchester aveva investito molto sul giocatore del Porto, non aveva poi saputo utilizzarlo, lasciandolo in panchina e non ritenendolo utile al progetto di rilancio. Dalot si è inserito bene, ha trovato velocemente posto in squadra, sia sulla fascia destra che su quella sinistra, ritrovando fiducia ed entusiasmo, che poi sono cose fondamentali quando ci si affida a giocatori giovani. La dispendiosa campagna acquisti fatta dalla squadra inglese e il desiderio del giocatore di continuare a vestire la maglia rossonera numero cinque, sono certo che saranno motivi sufficienti per concretizzare l'acquisto ad un prezzo equo. Potrebbe eventualmente venire in aiuto la situazione di Chalanoglu che purtroppo rischia di non concretizzare il rinnovo del contratto, mentre  proprio il Manchester UNT mostra interesse per assicurarsi il "turco" e portarlo in Inghilterra. Benchè sia sempre stato un estimatore del nostro numero dieci non si può dimenticare che le prestazioni esibite non sempre sono state all'altezza della sua fama e delle aspettative. Il Milan lo ha sempre sostenuto, gli è stato vicino nei momenti difficili, sia fisici che famigliari e la richiesta di passare dagli attuali 2,5 Milioni a stagione a 5, mi sembrano alquanto eccessivi. Credo che il Milan non voglia superare i 3 Milioni e non è un caso se il nome di Soboslai, il talentuoso giocatore Ungherese di proprietà della Red Bull Salisburgo, viene accostato sempre con maggiore insistenza proprio al Milan.

Il "Divino Zlatan" continua intanto a sbalordire, oltre a trascinare la squadra da vero leader, non da segni di cedimento e i 39 anni, compiuti recentemente, sembrano solo un dato numerico che per quanto preoccupante non ne limita il rendimento in campo. L'incredibile gesto atletico esibito a Udine ha lasciato tutti esterrefatti e spinge verso il prolungamento del contratto. Ibra è la guida che mancava al Milan, ma allo stesso tempo ne trae forza, entusiasmo e motivazioni da un ambiente che molto più degli altri, dove è stato e ha vinto tanto, lo fa sentire realizzato.

L'ultima D di questo "piccolo miracolo", sportivamente parlando, proposto dal Milan e da Mister Pioli, è il Danese Kjaer. Non può infatti sfuggire quanto il suo arrivo sia stato determinante per migliorare la difesa, divenendo insostituibile. Musacchio, Duarte, Romagnoli e Gabbia, sono stati assenti per infurtoni o malattie. E' grazie a lui se, anche in emergenza, la squadra è sembrata sempre solida e sicura. Minima spesa e massimo risultato, se pensiamo ai prezzi richiesti in estate per altri centrali, molto meno forti, viene da chiedersi se valga la pena spendere tanto per poi doverli lasciare in panchina oppure, ancora peggio, privarsi di tanta bravura. Musacchio a giugno sarà a fine contratto e Duarte non si è ancora dimostrato giocatore da Milan. Logico quindi guardare al mercato per rinforzare un reparto che non ha ancora visto il miglior Romagnoli e può alzare il suo valore, anche perchè fra Campionato, Europa League e Coppa Italia le partite da giocare sono molte.

Cinque D che attendono risposte, senza preoccupazioni, cercando di continuare in questo splendido percorso che dopo anni ci vede DAVANTI a tutte le altre squadre.