Le partite di calcio durano 90 minuti più recupero. 45 minuti il primo tempo e 45 minuti il secondo. Forse i calciatori del Milan, nel match di semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, hanno dimenticato questo. Il Milan ha giocato solo il primo tempo, per 35/40 minuti. Poi sia nel finale del primo tempo e in tutto il secondo tempo è stato schiacciato, dominato e preso d'assalto dalla Lazio, che vince 1 a 0 con gol di Correa, e solo grazie ad un grandissimo Pepe Reina, artefice di numerose parate, il Milan è riuscito a ridurre al minimo il passivo di sconfitta.

Complimenti alla Lazio e complimenti soprattutto a Carlos Joaquin Correa, soprannominato El Tucu, classe 1994, argentino e vero gioiello della Lazio, altro che Milinkovic Savic, che oltre ad essere ammonito, è uscito nel primo tempo per infortunio, e fino a quel momento non aveva di certo brillato. Correa invece ha deliziato la platea con giocate sopraffine, dribbling, serpentine, tiri in porta neutralizzati da Reina, migliore in campo del Milan, partita da 7,5 la sua, tranne uno, a seguito di un contropiede, che lo ha visto con un tocco leggero di destro rasoterra battere il portiere spagnolo del Milan e ragalare così alla Lazio il gol della qualificazione alla finale di coppa italia.

Amarezza e delusione. E' stato un pessimo Milan. Nel primo tempo è andato anche vicino al gol con un tiro di sinistro di Calabria, poi uscito per infortunio e sostituito da Andrea Conti. Nel secondo tempo è stato annullato un gol di Cutrone di testa per un giusto fuorigioco. Gattuso ha schierato un 3/4/3 iniziale con Reina in porta, Musacchio, Caldara e Romagnoli in difesa, Calabria, Kessié, Bakayoko e Laxalt a centrocampo e Suso, Piatek e Castillejo in avanti. Caldara è rientrato dopo un lungo periodo ed ha fatto una prestazione sufficienti, poi nel secondo tempo si è "appisolato" con il resto della squadra, lasciando solo Reina ad affrontare la Lazio. Nel secondo tempo è stata Lazio vs Reina, vinta 1 a 0 dalla Lazio. Nei primi 35/40 minuti del match Milan vs Lazio è finita 0 a 0.

Il Milan ha avuto un crollo fisico e mentale pazzesco iniziato nel finire del primo tempo e proseguito per tutta la ripresa. Inaccettabile. Non si può giocare una semifinale di coppa italia in questo modo. Gattuso ha schierato una squadra difensiva. Difesa a tre con tre difensori classici. Chi esce palla al piede da dietro? Lo ha fatto spesso Romagnoli, ma si può sprecare un Romagnoli, bestiale nel difendere, in fase di impostazione?. Calabria, Kessiè, Bakayoko e Laxalt. Anche qui, chi innesca in avanti?. Kessié e Bakayoko  non hanno caratteristiche da playmaker. Suso si abbassava centralmente a prendere la palla a centrocampo per fare questo tipo di lavoro, ma facendo così si perdeva un uomo lì davanti. Calhanoglu è entrato nel secondo tempo al posto di Castillejo. Lo avrei messo playmaker e non avrei messo la difesa a tre. Calabria e Laxalt non hanno creato superiorità numerica alla squadra. 

Squadra spenta, fiacca fisicamente e senza grinta. Se uno come Gattuso, famoso per essere stato un calciatore grintoso che non mollava mai, non riesce a dare il giusto carattere, la giusta garra charrua e determinazione alla squadra, allora vuol dire che, anche inconsciamente, la squadra non riesce a mettere in atto i suoi insegnamenti e non lo segue. Anche la preparazione atletica è stata deficitaria, perchè la squadra nel finale del primo tempo e per tutta la seconda frazione di gioco ha avuto anche un crollo fisico, oltre che mentale e di scarsa attenzione. Se non ci fosse stato Reina, il Milan avrebbe perso anche 3 a 0.

Resto convinto che Gattuso si dimetterà a fine stagione, anche se il Milan dovesse andare in Champions League. La moda di allenatori giovani provenienti dalla primavera è stata una moda che si è voluta seguire dopo l'exploit , i successi e il gioco spettacolare di Guardiola con il Barcellona. Lo ha fatto l'Inter con Stramaccioni, lo stesso Milan con Filippo Inzaghi e Brocchi, oppure la stessa Lazio con Simone Inzaghi o la Roma con Luis Enrique, che poi successivamente al Barcellona fece il triplete, e che veniva dalla cantera del Barcellona. E' una moda non applicabile in Italia. In Spagna è un qualcosa che parte prima, poichè le giovanili giocano con lo stesso modulo della prima squadra, giocano campionati allenanti con giocatori esperti e non tra giovani, quindi si forma uno zoccolo duro che viene portato in prima squadra e che gioca a memoria, ma è un qualcosa che si costruisce in anni di lavoro e non dall'oggi al domani. In Italia non è applicabile attualmente e non ha funzionato. 

Il Milan ha bisogno di un allenatore di esperienza e di immettere nella rosa della prima squadra profili esperti alla Pepe Reina, gente che ha alle spalle tanti trofei e tante presenze anche in ambiti internazionali e che hanno giocato in diversi top club. Non profili come Abate e Zapata, che sono sì esperti anagraficamente ma non hanno esperienza internazionale alla Reina, e oltre al Milan, non hanno giocato in nessun altro top club. 

E' stato uno scempio. Il Milan è fuori dalla coppa italia. Si ferma alla semifinale.
Ora svegliarsi, ricompattarsi e testa al campionato. Svoltare subito e cercare di non rinunciare a Paquetà. Uno con il suo talento lo farei giocare sempre dal primo minuto. Il quarto posto è fondamentale per salvare la faccia e la stagione.