Il Milan ha bisogno di innesti di esperienza. Ormai è un disco rotto, una verità conclamata confermata dai fatti. Con solo i giovani non si va da nessuna parte, per quanto talentuosi. C'è sempre bisogno di qualcuno di esperienza che aiuti il giovane talento nello svezzarsi e lo aiuti a far tirare fuori tutto il suo potenziale e sopratttutto lo aiuti nella gestione psicologica di determinate situazioni. Uno di esperienza ci è già passato, il giovane talento no. I giovani corrono ma gli esperti conoscono la strada e possono indicargliela.

Mi meraviglia in senso negativo come un uomo di esperienza come Gazidis abbia indicato una linea del genere, così estrema e sbagliata.
Tutti i club che seguono la medesima linea del progetto giovani, includono nella loro rosa elementi di esperienza ad alti livelli, che non è solo questione di anagrafe, ma proprio di esperienza in campo. Se si prende un giocatore di 35 anni per esempio, che però ha una lunga carriera nelle serie inferiori e magari non ha presenze in A o ne ha poche, così come a livello internazionale, non serve, perché non è un profilo adatto allo scopo. Paradossalmente ha meno esperienza di alcuni giovani che magari hanno avuto una carriera più importante ad alti livelli. 

Un calciatore di esperienza può essere anche un elemento di 26/27 anni che però vanta un curriculum esperienzale notevole con tante presenze nelle massime serie ad alti livelli, ha un palmares importante e ha esperienza internazionale con il club e la sua Nazionale. Gazidis, dal quale, e lo ribadisco, non mi sarei mai aspettato una ingenuità e un errore del genere nell'indicare una linea così sbagliata e nel far costruire una rosa così inesperta, indipendentemente da tutti i discorsi di bilancio e controllo economico che si vogliono fare, ebbene, pare proprio che il manager sudafricano sia stato convinto da Maldini e Boban e abbia avallato l'idea di mettere in rosa elementi esperti che possano trascinare alla risalita un gruppo così giovane.

Ibrahimovic, che pare possa anche restare un altro anno nei Los Angeles Galaxy, Aurier, Sidibé, Xhaka, De Paul, Soumaré, Demiral, Rugani, Mandzukic, Mertens, Callejon, Modric, Rakitic, Everton, Vignato
, sono solo alcuni dei nomi che vengono accostati al Milan per il mercato di gennaio 2020. Alcuni di questi potranno arrivare, altri resteranno dove sono e altri si accaseranno altrove. Il Milan ha bisogno di minimo 4/5 elementi, tra cui un terzino e un centrale difensivo, un centrocampista, un esterno d'attacco e una punta. In uscita pare ci sono Castillejo, Rodriguez e Borini. Potrebbero anche partire Calabria e Kessié, sul quale pare esserci forte il Wolverhampton e l'Arsenal. Si parla anche di un possibile scambio Kessié per Torreira con i Gunners, già in passato cercato dal Milan. Suso ha deciso di cambiare agente, segno che è in procinto di essere ceduto, ma non credo a gennaio.

Aurier e Ibrahimovic possono essere elementi che hanno la giusta esperienza e forte personalità per poter dare la giusta scossa alla squadra, indipendentemente dall'apporto che possano dare in campo, in particolare Ibra, che serve al Milan come il pane per quello che é il suo essere leader e trascinatore, una specie di Antonio Conte in campo, uno che fa rendere e migliora i calciatori che sono al suo fianco. Un esempio su tutti può essere Antonio Nocerino, che con Ibra come compagno di squadra nella stagione 2011/2012 in Serie A segnò 10 reti in 35 presenze. Il centrocampista mai aveva avuto nella sua carriera uno score realizzativo del genere. Ibra individualmente non sono certo che sia ancora un giocatore da Europa e da campionati top, pur essendo la serie A un campionato competitivo ma non troppo e lontano dai fasti degli anni 90, ma di certo Ibra è uno che migliorerebbe le prestazioni dei vari Paquetà, Bennacer, Piatek e così via, di tutti gli elementi rossoneri. E' un mental coach, Ibra è adrenalina che si trasferisce anche agli altri, migliora chi è con lui, chi gioca con lui, chi beneficia della sua presenza.

Gli acquisti ovviamente sostituiranno anche i partenti. Ho delle riserve su De Paul. E' un buon giocatore, ma calcia solo di destro e sono poco convinto dai calciatori monopiede che ricoprono ruoli offensivi, da centocampo in su. Gli avversari conoscendolo potrebbero mandarlo sempre sul piede debole, e a meno che un calciatore non abbia una velocità di esecuzione, di controllo, palla al piede pazzesca, sopra la media, alla Denilson de Oliveira per intenderci, difficilmente potranno fare un salto di qualità e dare un apporto importante se sono monopiede stile Carlos Bacca, che segnava tanto, calciava solo di destro, ma che sbagliava anche dei gol.

Vignato del Chievo è l'ennesima giovane promessa. Profilo interessante ma che non fa fare il salto di qualità alla rosa del Milan. Sidibé come Aurier è un profilo in uscita, il primo è in prestito all'Everton dal Monaco ma non gioca, il secondo è in uscita dal Tottenham e sono prendibili in prestito con diritto di riscatto oltre ad essere molto duttili poiché possono giocare sia come terzini destri che come terzini sinistri. Aurier può giocare anche difensore centrale. Gli altri elementi citati sopra sono profili top, di esperienza, che se arrivassero al Milan sarebbero una manna dal cielo.

Tra i profili citati c'è anche Daniele Rugani, sul quale devo aprire una parentesi. Tutte le volte che scrivo di Rugani al Milan c'è sempre qualche polemica. Tra Rugani e Demiral preferirei che il Milan prendesse Demiral, ma credo che la Juventus sia più predisposta a cedere Rugani, che non gioca e che è più facile da prendere per il Milan, anche in prestito con diritto di riscatto. Molti definiscono Rugani scarso, e molti dicono che se in difesa bisogna comprare Rugani, tanto vale non prendere nessuno. Reputo invece un Rugani un buon giocatore, nulla di che, un giocatore normale, ma che comunque può fare comodo al Milan se si considerano certi parametri e se viene contestualizzato il suo acquisto considerando determinati paletti e condizioni e non in senso assoluto. 

Tra i profili prendibili con formula vantaggiose, che sono in uscita, che non richiedono lunghi tempi per la trattativa e per convincere la società che ne detiene il cartellino a cederlo, poichè essendo in uscita sono già predisposti a farlo, che già conosce alcuni compagni con il quale ha già giocato insieme, come con Alessio Romagnoli nell'Under 21 italiana, che ha comunque una discreta esperienza poiché è alla Juventus dal 2015/2016, ha vinto scudetti, supercoppe e coppe italia, ha respirato e vissuto seppur spesso in panchina e da comprimario match internazionali, in Champions League ha giocato 10 volte andando a segno una volta, tra i profili facili da prendere non è male. Certo, non è uno che ti fa svoltare il reparto ma preferirei che il Milan investisse in maniera importante sul centrocampo e sull'attacco, per cui se spendesse e rinforzasse questi reparti, in difesa mi accontenterei anche di Rugani.

In base a certi parametri, rientrando in determinati paletti, mi andrebbe bene anche Rugani anche perché il Milan ha Caldara, in fase di recupero, che io reputo molto forte, e reputo sia Caldara che Romagnoli superiori a Rugani, sul quale c'è anche l'interesse del Borussia Dortmund. Rugani viene dalla Juventus, che è da anni ad altissimi livelli, che gioca la Champions da protagonista, trionfa a livello nazionale, e chi fa parte della Juventus accumula esperienza. In questo momento chiunque viene dalla Juventus porta con sé un bagaglio di esperienza che al Milan e nel contesto Milan può fare comodo, anche se é Rugani. Dalla Juventus ora come ora, prenderei anche il barista che lavora alla Continassa. Sono ad alti livelli da tempo. E noi più esperienza mettiamo in rosa e meglio è. Se non arriva Rugani non fa nulla, se arriva non mi arrabbio. Se poi il Milan riesce a prendere Demiral o profili migliori di Rugani ancora meglio.

Il Milan a gennaio deve rinforzarsi, imperativo categorico assoluto, con elementi di esperienza. Solo così si può salvare la faccia e salvare baracca e burattini. Solo con elementi di esperienza si potrà svoltare la stagione. E vanno presi, costi quel che costi. Gli errori vanno subito corretti perchè sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.  L'esperienza è l'insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame e poi ti spiega la lezione