Il Milan passa anche a Crotone. Tranquillamente e senza risentire della mancanza di Ibra. Merito di una squadra con un'identità di gioco chiara e piacevole e di un avversario tutt'altro che irresistibile. Come del resto dovrebbe essere quello di domenica prossima (Spezia), che ha inaugurato la Serie A prendendone 4 dal Sassuolo. Insomma il telaio è buono ma perde pezzi. Ieri Rebic, l'altro ieri Ibra e poi ancora Romagnoli, Duarte, Conti... Volente o nolente qualcuno deve arrivare, meglio se forte. Milenkovic, Fofana, Rudiger... Ora il Milan può tornare in Champions, ma lo deve volere anche la società. Il calcio rispetto ad altri tipi di business prevede una variabile che si chiama infortuni, che rischiano seriamente di compromettere le stagioni. Anche a centrocampo, io aspetto qualcuno che comincia con Baka e finisce con Yoko... Temo che invece in attacco non siano rimasti nemmeno gli spiccioli per un vice-Ibra che abbia più di 20 anni.

Ma la vera sfida è in uscita. Qui il Milan la dirigenza deve migliorare. Paquetà ogni minuto che passa in panchina si svaluta. Meglio venderlo perdendo qualcosa oggi, che perdere tutto domani. Discorso diverso per Krunic, per il quale mancano proprio i compratori. Chissà se il Torino di Giampy non ci faccia un pensierino. Infine il colpo low cost: Hauge. A me è sembrato come a tutti un talento. Tuttavia anche Kutozov lo era, lo comprammo nell'intervallo, ma alla fine giocò solo nell'Avellino. Dunque andiamoci piano con le aspettative.