Che la linea tracciata abbia una regia, ovvero quella di Ralf Rangnick - chiacchiere quelle sul Dortmund - appare evidente, ma un minimo di contestualizzazione, nonostante il garantismo nei confronti del manager tedesco, deve pur esserci.
L'acquisto di Kalulu - giocatore interessante - è a prescindere un affare; se malauguratamente il francesino si rivelasse un flop, può rappresentare comunque un'ottima plusvalenza in funzione ad una cessione. Altri i profili - Kouassi un sogno, M.Sarr un interessamento - seguiti, troppe sono le incognite. 
Boccio categoricamente Dumfries - a) assisitito di Raiola b) giocatore normalissimo - come sono assolutamente contrario a Florentino - giocatore che è da ottobre che fa tribuna con una condotta decisamente discutibile.
Nonostante il gran lavoro di Rangnick, il calcio italiano è un contesto molto ruvido, ergo due/tre elementi dal campionato nostrano sarebbero necessari. Cito Milenkovic - uno scambio con Paqueta - cito Castrovilli, cito Boga.
Ci vorrà anche un gran lavoro in termini di cessioni, che vanno categoricamente fatte; Calabria e Conti non fanno mezzo terzino, Laxalt giocatore da categoria inferiore, Musacchio oramai ben distante. 
Riscatto essenziale di Kjaer - professionista serio ma anche molto utile - e rinnovo essenziale a Donnarumma.
Zlatan ci saluterà - come anche Bonaventura e Biglia - essenziale l'acquisto di Jovic - con Rebic a supporto. 
Kessie, il primo nella lista da cedere, insieme a Leao - giocatore da calcio a 5 con l'aggravante di essere poco professionale - e Krunic.
Uno smantellamento radicale, che dopo anni di mancanza di progettualità va assolutamente fatto.
Contro-corrente: se arriva un club che offre 50 milioni di euro per Bennacer, il giocatore - unico centrocampista valido - va venduto.