Diciamolo subito e diciamolo con estrema chiarezza: l'arbitro Fabbri ha gravemente penalizzato il Milan nella partita allo Stadium contro la Juventus, falsando il risultato della partita, vinta dalla Juventus per 2-1.

Al di là dei macroscopici errori relativi alla mancata concessione di tre calci di rigori in favore dei rossoneri, è stata l'intera gestione dei falli e conseguentemente dei cartellini che attesta inequivocabilmente l''orientamento casalingo dell'arbitraggio.

I tre calci di rigore non concessi ai rossoneri sono relativi al fallo di mano di Alex Sandro che devia con il braccio sinistro un cross effettuato da Chanalogu, il fallo di reazione commesso da Manzukich nella propria area di rigore su Romagnoli, la trattenuta dello stesso giocatore della Juventus in piena area nei confronti di Castillejo.

Nel computo delle ammonizioni manca il secondo giallo a Manzuchich e a Bernardeschi, nonchè cartellini gialli per Betancourt e Bonucci.

Tutte le volte che il Milan ha cercato con palloni alti il centravanti Piontek Bonucci e Rugani, con i gomiti sul collo e con falli da dietro commettevano falli neppure rilevati dal direttore di gara. Al contrario per un fallo (?) veniale, Chanalogu veniva subito ammonito.

Questo modo di condurre la gara risultava particolarmente favorevole ai bianconeri e indispettiva al contrario i rossoneri, che mostravano evidente nervosismo, alla base di alcuni gravi errori tecnici.

E pensare che il Milan nel primo tempo aveva sorpreso i rivali bianconeri con un atteggiamento spegiudicato, il baricentro alto, un pressing ben portato nella metà campo juventiva; inoltre la costruzione del gioco si svolgeva con improvvise verticalizzazioni o con delle veloci triangolazioni, schemi sin qui sconosciuti ai milanisti

I rossoneri sfioravano ripetutamente il gol, subivano il torto del rigore non concesso e alla fine bucavano la porta; Bakayoko approfittava di un malinteso tra Bonucci e Betancourt, anticipando l'estremo tentativo di recupero del primo con un tocco che smarcava Piantek in piena area; il centravanti controllava e insaccava con tiro a giro sulla sinistra del portiere.

Solo sul finire del tempo la juventus aveva una fiammata che si esauriva con un grande intervento di Reina su una bellissima rovesciata di Manzukich.

Nel secondo tempo l'ingresso di Pjanich e Kean dava alla juventus un assetto più equilibrato e le consentiva di assumere l'iniziativa del gioco; è qui che emergono i limiti di Gattuso, semplice inerte spettatore dei mutati equilibri in campo. I rossoneri inoltre cominciavano a pagare il pressing effettuato nel primo tempo; il campo si allungava, Piantek si isolava, Suso scompariva e buona notte al bel Milan del primo tempo.

Musacchio regalava un rigore al migliore cascatore del campionato Dybala, il Milan aveva un rigurgito di orgoglio, ma ora è la juve che trova spazi nel centrocampo milanista e si rende pericolosa in avanti; il Milan balla in ogni calcio d'angolo, subisce anche un gol preceduto dal fischio arbitrale per un fallo subito da Romagnoli; ma infine capitola, ancora per un gravissimo errore tecnico di Calabria, che disimpegna servendo Pianjc, che smarca il nuovo profeta bianconero:kean. Il ragazzo si conferma grandissimo goleador e trafigge Reina in uscita.

L'assalto finale del Milan, che tardivamente Gattuso ritocca con Castillejo e Cutrone al posto di Suso e dello stesso Calabria, non approda a niente, anche per le sviste dell'arbitro.

Ora per i rossoneri si fa dura: un punto nelle ultime 4 partite; ormai insidiato e accerchiato da Atalanta, Lazio, Roma e Torino siamo arrivati al momento della verità. Sbagliare nel prossimo turno casalingo con la Lazio significherebbe fare un vero e proprio harakiri e comprometterebbe ogni aspirazione di partecipazione alla Champions della prossima stagione.

Non resta che aspettare una settimana, incrociando le dita quando sarà diramata la designazione dell'arbitro di una partita difficilissima da dirigere: Milan-Lazio un esame per tre.