Va bene così. Alla bella. Un buon pareggio in emergenza contro la Lazio per 1 a 1. Il Milan si è presentato in uno stato di grande emergenza. Assenze importanti, uomini cardine sono venuti a mancare a Gattuso, diversi indisponibili come Caldara, Musacchio, Romagnoli, Biglia e Higuain. Tuttavia non è da grande club piangere per le assenze poiché le alternative devono essere altrettanto competitive e pronte all'uso.

Gattuso ha impostato la squadra con un 3/4/3. Una difesa inedita davanti a Gigio Donnarumma come Abate, Zapata e Rodriguez, con Abate nell'inedito ruolo di difensore di centro-destra. Qualche errore in disimpegno, però si è applicato. Una prova da 6, anche per il fatto che ha giocato in un ruolo non suo, ma che deve diventarlo, specie quando il terzino inizia ad avere una età importante per il suo ruolo. Abate è un classe 1986 ed è normale che molti terzini, verso la fine delle loro carriere, si riciclino come difensori centrali. Posso portare l'esempio di Massimo Oddo, che a fine carriera, nell'ultima sua stagione da calciatore, lui terzino destro, che ha vinto scudetto e Champions, tra le altre cose con il Milan, oltre ad essere campione del mondo con la nazionale italiana nel 2006, in quel di Lecce, ha giocato difensore centrale. Non è inusuale per un terzino verso la fine della carriera questo cambio di ruolo.

Ottima prova anche di Zapata e Rodriguez. Il primo ha annullato Immobile. Quando il colombiano è concentrato non si passa neanche con i fuoristrada. Peccato che nella sua carriera abbia avuto momenti di discontinuità. Se non fosse stato così, sarebbe diventato un top internazionale nel suo ruolo. Resta comunque un elemento su cui si può contare, specie se è in giornata. Rodriguez è stato concreto e pratico. Molto attento nel giro palla e nel controllare la sua zona. Continua a incanalare prestazioni positive. Sempre meglio.

Altra grande prova per Bakayoko, da 7,5. Migliore in campo per il Milan. Il francese ha convinto tutti di essere un elemento prezioso. Il Milan lo terrà in organico anche per la prossima stagione. Kessié double face. Primo tempo non propriamente perfetto su Milinkovic Savic. Nel secondo tempo esce alla grande e trova anche la via della rete su un tiro di piatto deviato da Wallace della Lazio su assist di Davide Calabria, una moto sulla fascia. Il canterano rossonero ha fiato da vendere. Instancabile. 

Un pò sottotono Borini. Primo tempo impalpabile. Nel secondo tempo con un bel tiro ha impegnato Strakosha, ma troppo poco. Non è un profilo da Milan. Può essere un ottimo profilo per piazze medie. Cutrone non si è visto molto. Non ha avuto molte palle da giocare. 

Grande prova di Gigio Donnarumma, una vera saracinesca. che ha permesso al Milan di resistere agli attacchi laziali fino al 94esimo, quando Joaquin Correa insacca alle spalle di Donnarumma l'1 a 1 delle aquile selvaggie, che non hanno mollato fino alla fine e l'hanno ripresa. Cari lettori, questo Correa, centrocampista argentino classe 1994 ed ex Estudiantes, Sampdoria e Siviglia, è da tenere d'occhio. Buona prova anche del quasi rossonero (e futuro giocatore del Milan?) Milinkovic Savic. E' stata una ardua prova per Kessiè doverci avere a che fare, anche se, nel complesso, rispetto all'anno scorso, il centrocampista serbo è calato molto in quanto a rendimento.

E' stato un Milan bello e bestiale. Bello per come si è adeguato alla difesa a 3 e all'emergenza. Bello per il vantaggio di Kessié. Bestiale perchè si è fatto riprendere all'ultimo. Kessiè è stato sia "La Bella" che "La Bestia". Bello il secondo tempo ma Bestia il primo. Baka sempre bello. Borini sempre bestiale, in senso di prestazione negativa. Suso e Calhanoglu senza infamia e senza lode.

Considerata l'emergenza, considerato che eravamo fuori casa, e considerata che la Lazio è una signora squadra, questo pareggio per 1 a 1 non è un risultato da buttare. Siamo lì, ad un punto dal quarto posto, occupato proprio dalle aquile laziali.

E' importante arrivare quarti o a ridosso del quarto posto per gennaio, quando arriveranno i rinforzi e per il Milan la strada per la Champions sarà sicuramente più facile da percorrere, specie se metti, tra gli altri, un Paquetà e un Ibrahimovic nel motore...