Ibra non parla mai a caso. Nella sua ultima intervista ha espresso un concetto chiaro che si riassume così in poche parole "Non ho fatto tutti questi sacrifici per giocare solo 20 minuti a partita".
Caso vuole che il prossimo impegno con la Fiorentina proponga una soluzione tattica che non prevede Leao. Il portoghese per me è perso. E allora tanto vale a consolidare il 352, in buona sostanza finora salvifico, per una deriva tattica e mentale che stava diventando imbarazzante.
Una squadra meno arrembante e più corta, che ritrova fiducia in una difesa più sicura sulle palle alte, nel portiere regista e giocatore con pochi eguali non solo da noi, un centrocampo meno sfilacciato con ruoli ridisegnati e meglio interpretati in funzionalità più  precise pronto al rientro di un giocatore fondamentale come l'algerino.
E davanti? Penso che vedremo sempre più  Ibra in coppia con il formidabile Giroud rivitalizzato dal nuovo modulo che lo cerca maggiormente per le sue sponde sapienti. Leao per me può essere di questa partita, ma essendo perso, inutile farsi illusioni, assumerà sempre più  un ruolo marginale.
Ecco perché la prossima partita al Franchi, campo storicamente ostico per i rossoneri, assume non solo un significato contingente ma imposta una visione più concreta per il futuro non tanto per gli uomini in sé, quanto per uno sperabile consolidamento di un disegno tattico che ha arrestato una emorragia letale per gli obiettivi societari. Ovvio che non si può impostare per il futuro un attacco di vecchietti stile Clint Eastwood nelle vesti di astronauta insieme ad arzilli compari, ma che vecchietti pero!
Occorre una punta al posto dell'imbarazzante Origi, francamente ritengo l'unica vera topica del nostro trio MMM. CDK è un investimento e come tale rimane. Come in Borsa si vince aspettando stile Warren Buffett, meno facendo trading, giocando su giocatori di presunta immediata efficacia. Può darsi e lo spero, che nelle prossime partite Pioli dia una occhiata più approfondita ad altre risorse disponibili. Con Thiaw è stato in colpevole ritardo visto che di testa la prende sempre lui e noi si prendeva gol sulle palle alte. In ogni caso sarà dura, poiché la Dea distrutta a Milano non è  mai doma, anche se il centrocampo nuovo è più debole di quello vecchio.
Temo molto la Lazio, dove Sarri sembra aver convinto Alberto a differenziarsi da Savic. L'Inter ingiustamente criticatissima paga un organico che non regge il doppio impegno di Champions ma per me è Champions sicura.
La Roma è alti e bassi. La Juve è in mano ai Tribunali che sono a volte imprevedibili.

Tornando a noi penso sia essenziale rinunciare sin da subito a Leao in un ruolo cruciale, contare su Ibra/Brahim, anche per il difficile rush finale, mantenere l'attuale assetto e magari, ricorrere a forze fresche finora tenute nel cassetto di un Pioli troppo conservatore sulla sua vecchia guardia. Ne va anche del suo futuro al Milan. Se si buca la Champions, non sarà una tragedia ma la panchina vedrà un altro protagonista.

Una chiusa su Brahim, messo insieme in assonanza con Ibra. Il ragazzo è cresciuto parecchio. Si intestardisce meno in inutili dribbling e fornisce la indispensabile creatività al centrocampo e all'attacco.
Devo dire in tutta sincerità che mi dispiacerebbe più perdere lui che il talentuosissimo ma forse eternamente inespresso Leao.