Il Milan campione d'Italia in carica riparte per la stagione 2022/2023 con diverse novità. Al timone del club è subentrato il fondo statunitense Red Bird che ha acquisto dal Fondo Elliott la maggioranza del club per circa 1.2 mld. È un Milan che è tornato ad essere visto e percepito come un top club mondiale, che sta ritrovando la strada smarrita, quella che la porta ad essere nel trono del calcio mondiale. Un vicerè che a livello europeo in passato ha esercitato il potere in nome del Re, ovvero il Real Madrid, il club più titolato al mondo a livello internazionale. Lo stesso Florentino Perez, presidente dei blancos, ha dichiarato che la rivale storica principale del Real Madrid è il Milan. Il Milan è il club italiano più titolato a livello internazionale ed è dietro il Real Madrid a livello europeo e mondiale escludendo Al-Ahly che oltre a non essere un club di fama mondiale, per quanto concerne, c'è molta disinformazione riguardo ai suoi trofei internazionali, comunque di minore importanza.

Mi rendo conto che sto andando a parare in un discorso che può sembrare da esaltati ma il DNA del Milan impone di vincere a livello italiano e soprattutto europeo e internazionale. Un vicerè con il compito di non limitarsi ad esercitare in nome del Re il potere dove il monarca non è presente, ma di spodestarlo e diventare Re direttamente. Un vicerè che decide di vincere. E di essere protagonista. 

È stato chiesto a Pioli se è possibile stupire e vincere la Champions da sfavorite sorprendendo tutti come è successo in Serie A vincendo lo scudetto. Come abbiamo ben visto una squadra giovane è come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. È una variabile costante di cui non si può sapere il reale potenziale perché molti giovani possono emergere e fare l'annata della consacrazione nell'anno presente. È successo con Leao che è stato eletto Mvp della Serie A ed è stato uno dei protagonisti principali dello scudetto. Può succedere con altri giovani. Il Milan è una delle squadre più giovani d'Europa.

Ovviamente un conto è vincere lo scudetto e un conto è vincere la Champions. Lo stesso Maldini ha dichiarato che sulla carta non siamo ancora pronti per vincere l'ottava Champions della nostra storia. E dobbiamo confermarci in Italia e puntare a vincere sempre, ogni competizione, anche la Supercoppa Italiana e la Coppa Italia oltre allo scudetto e la seconda stella. Ma con Red Bird che ha un progetto molto accattivante con investitori importanti dietro, dalla famiglia Steinbrenner, proprietaria della franchigia dei New York Yankees e del Network Yes Network, che trasmetterà negli Usa le partite del Milan in differita, passando per Lebron James e Drake, investitori attraverso un fondo di Los Angeles, la Main Street Advisor, la Kaser Permanente, colosso dell'industria medica da 100 mld di fatturato fino ad un fondo pensione di Los Angeles Lacera. C'è anche un italiano tra gli investitori, ovvero Riccardo Silva, il fondatore della Silva International Investments che investe in spettacoli, arte, media e proprietà immobili oltre che nello sport, difatti è proprietario del Miami Fc, squadra di soccer statunitense di cui anche Paolo Maldini è socio. 

Ci sono anche altri investitori e non bisogna concentrarsi sui fatturati loro ma sul fatto che il Milan è destinato con l'aumento dei ricavi, con la media company che Gerry Cardinale ha intenzione di creare con il Milan, con aumento di appeal, sponsor e fatturato, con uno stadio di proprietà, ad autofinanziarsi e a camminare con le proprie gambe. Aumentando il fatturato aumenterà anche la capacità di spesa nel calciomercato. Quello che conta è avere una dirigenza competente sia sul lato sportivo e che su quello gestionale e del marketing. Il Milan è destinato ad essere non solo un club di calcio ma anche di intrattenimento, di moda e quant'altro. Sulla falsariga dei modelli di gestione dei club sportivi americani. Off White creerà del vestiario marchiato Milan, ed essendo un brand di lusso, sarà comprato anche da chi non è Milanista e non tifa per le squadre di calcio. Si sta andando in quella direzione. Con la realtà aumentata si potranno anche vendere biglietti a tutti i tifosi in tutte le parti del mondo che potranno essere a San Siro in maniera virtuale, percepirsi lì senza esserci realmente creando così un business incredibile. Cosa che avviene già in Usa. Magari lo stesso Ac Milan come società potrà entrare nella produzione di serie TV, film, di sport e calcio promuovendo ancora di più il suo marchio del mondo. Gli americani nella produzione di intrattenimento sono dei maestri in tal senso. I migliori al mondo.
Il Milan deve puntare entro tre anni massimo a vincere la Champions e nell'immediato confermarsi a livello nazionale.
La squadra che si presenta alla stagione 2022/2023 è una squadra abbastanza rinnovata ma non stravolta nel suo organico. È partito Plizzari in direzione Pescara, Alessio Romagnoli è passato alla Lazio, Kessié è andato al Barcellona, Samu Castillejo è andato al Valencia e Daniel Maldini è andato allo Spezia.  
In entrata c'è stato l'arrivo a centrocampo di Adli dal Bordeaux, già acquistato la scorsa stagione e lasciato un anno in prestito ai francesi. Sempre a centrocampo c'è stato il rientro per fine prestito di Tommaso Pobega dal Torino, prodotto della cantera rossonera. In attacco è arrivato a parametro zero la leggenda del Liverpool Divock Origi, elemento che porta in dote una notevole esperienza internazionale e un background da vincente e da uomo dai gol pesanti e decisivi. Sulla trequarti è arrivata la stella assoluta dell campagna acquisti. Uno dei talenti più puri e cristallini a livello internazionale, ovvero il belga Charles De Ketelaere dal Bruges, vero fiore all'occhiello della campagna acquisti del diavolo rossonero e sicuramente di tutta la Serie A, tra i migliori colpi. In difesa è arrivato il gigante tedesco Malick Thiaw dallo Schalke 04, alto 1.94 cm ed è il difensore centrale più alto della retroguardia rossonera. Una giovane promessa molto interessante. A centrocampo ecco che è stato preso il talentino belga Aster Vranckx, che il Milan come Thiaw e anche tutti gli altri giovani seguiva da tempi non sospetti. Dulcis in fundo nell'ultimo giorno, complice anche il momentaneo stop di Florenzi, è stato preso dal Barcellona il terzino destro che può giocare anche esterno destro oltre che a sinistra all'evento Sergino Dest. Un giocatore davvero molto valido tecnicamente e che rappresenta un upgrade sulla corsia di destra del Milan, se come auspico verrà schierato come esterno alto, dove operano Messias e Saelemaekers.

Sarà un Milan diverso da quello visto l'annata dello scudetto. Bisogna constatare che Stefano Pioli l'annata precedente complice il long Covid di Brahim Diaz e l'essere acerbo di Daniel Maldini, sulla zona della trequarti ha dovuto fare di necessità virtù adattando Kessié e Krunic in quel ruolo. Adesso ha la possibilità di schierare sulla trequarti gente di ruolo come il recuperato  Brahim Diaz, soprattutto Charles De Ketelaere e anche Yacine Adli. Ed è una cosa che cambia il mondo. È sicuramente un miglioramento.
C'è il recupero di Kjaer come supporto ai titolari Kalulu e Tomori. Inoltre ci si aspetta la conferma di Leao e il riscatto di Rebic, che nella annata precedente è stato un po' sottotono rispetto a quello che è il suo potenziale. È rimasto Ibrahimovic che da gennaio tornerà a disposizione e sicuramente a livello di spogliatoio soprattutto potrà essere assolutamente determinante e stimolante per i più giovani.
A destra Dest dovrebbe portare quel miglioramento che auspichiamo da anni. Saelemaekers è chiamato a fare quel miglioramento che gli si contesta da un po' di tempo, ovvero essere poco efficiente sotto porta, nella conclusione nella porta avversaria, il cosiddetto senso del gol. Segna troppo poco per essere un esterno d'attacco. Deve migliorare.
Tonali e Bennacer sembrano una coppia ben collaudata a centrocampo e Vranckx avrà il tempo di adattarsi e crescere. Questo Milan potrà essere schierato sia con il 4/2/3/1 ma anche in un centrocampo a tre. Adli e Pobega vanno plasmati a giocare in un centrocampo a due mentre sarebbero a proprio agio da mezze ale in un centrocampo a tre.
Calabria è un elemento affidabile, e si spera possa migliorare ancora da capitano. Maignan e Theo Hernandez sono assolutamente delle garanzie e dei top assoluti nei loro ruoli. In avanti Giroud sa ancora fare male e da vecchio lupo di mare, perde il pelo ma non il vizio del gol. All'occorrenza c'è anche Rebic che può fare la punta centrale. È rimasto Lazetic che da maestri come Ibrahimovic, Giroud e Origi non potrà che imparare e migliorare se ascolterà i loro consigli e ruberà loro alcuni segreti del mestiere in allenamento. In rosa figura ancora Bakayoko, che però sarà una ultima scelta per Pioli a centrocampo.

Il Milan è una squadra giovane e competitiva e con margini di miglioramento. I giovani possono emergere all'improvviso, consacrarsi e portare a dei trionfi. Qualche esperto in più avrebbe fatto comodo, specie a centrocampo, ma tutto sommato è stata mantenuta l'ossatura di base della squadra campione d'Italia ed è stata puntellata in maniera molto buona. Il Milan esce nonostante alcune perdite come Kessié, rinforzato dalla campagna acquisti. E potrebbe stupire di nuovo tutti gli scettici.
Il Milan è chiamato a tornare alla sua dimensione naturale, di top club mondiale. Al Milan le pressioni sono tante così come le pretese e bisogna vincere. Non ci si può limitare a fare semplicemente una buona partecipazione. La vittoria è un caposaldo per la società rossonera. Lo impone la storia del Milan. Qua si è obbligati a vincere. Il blasone del club parla chiaro. 
Il primo passo non ti porta dove vuoi ma ti toglie da dove sei diceva Alejandro Jodorowsky. Il Milan sicuramente questo primo passo lo ha fatto ed è stata la conquista dallo scudetto e si è discostato da un periodo in cui era difficile riconoscere la grandezza di questo club. Ora il Milan è incamminato verso un futuro roseo dove ritrovare la sua reale dimensione vincente italiana, internazionale e mondiale. Goccia dopo goccia si riempe il mare. Il Milan è chiamato a tornare a risplendere sul trono del calcio. La conferma a livello nazionale è l'obbiettivo principale. Goccia dopo goccia torneremo a trionfare anche in Champions League. È solo questione di tempo. Poco tempo.
Il Milan è una squadra giovane e ha tutti quei crismi che si addicono ad una squadra del genere. È in costante crescita. È una squadra che sta maturando partita dopo partita accumulando esperienza e che potrà stupire ancora.

ORGANICO MILAN 2022/2023
PORTIERI: MIKE MAIGNAN, CIPRIAN TATARUSANU, ANTONIO MIRANTE, ANDREAS JUNGDAL
DIFENSORI: DAVIDE CALABRIA (CAPITANO), ALESSANDRO FLORENZI, SERGINO DEST, FIKAYO TOMORI, PIERRE KALULU, SIMON KJAER, MALICK THIAW, MATTEO GABBIA, THEO HERNANDEZ, FODÈ BALLO-TOURÈ
CENTROCAMPISTI: SANDRO TONALI, ISMAEL BENNACER, TIEMOUÈ BAKAYOKO, TOMMASO POBEGA, ASTER VRANCKX, RADE KRUNIC, CHARLES DE KETELAERE, BRAHIM DIAZ, YACINE ADLI, ALEXIS SAELEMAEKERS, JUNIOR MESSIAS
ATTACCANTI: RAFAEL LEAO, ANTE REBIC, DIVOCK ORIGI, OLIVIER GIROUD, ZLATAN IBRAHIMOVIC, MARKO LAZETIC 
COACH: STEFANO PIOLI

ETÀ MEDIA: 26 ANNI

FORMAZIONE TIPO: 4/2/3/1: MAIGNAN, CALABRIA, KALULU, TOMORI, THEO HERNANDEZ, TONALI, BENNACER, DEST (SAELEMAEKERS), DE KETELAERE, LEAO, GIROUD (ORIGI)
ALTERNATIVA ALLA FORMAZIONE TIPO: 4/3/1/2: MAIGNAN, CALABRIA, KALULU, TOMORI, THEO HERNANDEZ, ADLI, TONALI, BENNACER, DE KETELAERE, LEAO, ORIGI
VOTO AL CALCIOMERCATO: 7.5
VOTO ALL'ORGANICO: 8

BUON CAMPIONATO A TUTTI I CUORI ROSSONERI TIFOSI DEL MILAN. SEMPRE FORZA MILAN