Lo spettacolo vergognoso, solo per chi dormiva, andato in scena a Bergamo, dovrebbe essere la prova che il Milan ha cessato la sua attività nel 2012 con la gestione Allegri. Tutto quello che è stato dopo è un villaggio vietnamita dopo un bombardamento americano col napalm: oggi Milanello è un villaggio fantasma: zero, non esiste più nulla!

Chi fa finta di scandalizzarsi adesso perché tre giovanotti, che nulla, ripeto nulla, hanno a che fare col gioco del calcio mettono e tolgono like (certificazione inoppugnabile del loro QI), fumano e toccano chiappe in discoteca, sono gli stessi che si sbertucciavano a vicenda all’arrivo della grande proprietà americana che portava in dote mille mila miliardi, Gazidis (il Maradona dei manager) ed il più fantascientifico progetto a medio termine di trasformazione da landa desolata di pippe a club più forte del mondo.
Era evidente anche ad un bambino che ci erano o ci facevano. Oggi, guarda un po’, qualcuno di questi fa pure l’incazzato! Peccato che siano passati sei anni da quando avrebbe dovuto farlo davvero invece di consumare fiumi d’inchiostro a vanvera per beatificare lo zero assoluto.

Nonostante l’evidenza di un’umiliazione che peserà sul blasone ormai mortificato di questa società per decenni, ancora oggi qualcuno trova il coraggio di scrivere che Elliott e Arnault sono ancora distanti: tra l’offerta di 950 milioni del francese e la richiesta di 1200 milioni dell’americano ballano ancora troppi sesterzi! A chi scrive pongo una sola, semplice domanda: ma se davvero esistesse un mentecatto che offre 950 milioni per questa Pompei, davvero vuoi farci credere che i Singer, commossi per lo scampato pericolo, non gli farebbero un centone di sconto per festeggiare? 

La realta’ e’ ben altra: il fondo ha pensato di aver portato a casa IL colpaccio, ma non ha capito che nel mondo del calcio funziona tutto alla rovescia! Non rende e costa milioni al giorno; ed oggi si ritrova per le mani un marchio che non è nemmeno capace di rinnovare col main sponsor, oltre che inerme nel trovarne di nuovi.
Si ritrova con una squadra rasa al suolo sotto tutti i punti di vista: tecnico, atletico e mentale. Ed una squadra conciata così non fa ripartire nessuna ruota: zero vittorie, zero merchandising, valutazione di giocatori strapagati e super stipendiati prossima allo zero pneumatico, sponsor che si danno alla fuga!

Poche ma doverose le note di merito a Boban che, al contrario del compare fresco di messa in piega, ci ha messo la faccia, a Donnarumma in lacrime mentre gli altri pensavano al check-in e a Pioli, persona per bene che sbaglia come tutti, a maggior ragione se ha per le mani del materiale senza senso e che ha avuto l’incredibile follia di accettare un incarico col finale già segnato.