A meno due partite dal termine della stagione, si iniziano a tirare le somme in casa rossonera. Con il minimo obiettivo rimasto a disposizione, il piazzamento in Europa League, ottenibile con sicurezza, in sostanza solo con due vittorie su due contro le strette rivali, Atalanta e Fiorentina, o con rispettivamente un pareggio e una vittoria. Con perlomeno la Finale di Coppa Italia centrata, che nonostante l'umiliante sconfitta con la Juventus, garantirà perlomeno la partecipazione, il prossimo anno, alla Supercoppa italiana, si può già dare perlomeno un voto ai singoli acquisti, visti i quasi 200 milioni spesi (dilazionati o meno), che oltre ad esser pesati in campo, peseranno non poco sul prossimo bilancio.

 

A.Donnarumma: 6

Il suo nome pesa, soprattutto per le vicende tra società e fratello con suo stesso procuratore, pesa il milione netto d'ingaggio percepito grazie al rinnovo di quest'ultimo, ma lui, Antonio, per tale motivo manifestato da striscione contestatorio in curva Sud, quale "pidocchio", cresciuto proprio nelle giovanili rossonere, in una delle poche occasioni in cui viene chiamato in causa, quella più importante nel sentito e vittorioso derby di Coppa Italia, para il parabile con tanti saluti alle ironie del pre-partita. Con tutta probabilità lascerà a fine stagione, tutto si può dire, ma non che come secondo portiere non abbia fatto il suo compito.

Bonucci: 6-

Leo ci mette la faccia, si prende le sue responsabilità, e fin da subito la fascia da capitano rossonera, doveva portare esperienza e carisma sia alla difesa che a tutta la squadra, in parte forse ci è riuscito, ma non è bastato. I suoi lanci di trenta metri rimangono quasi sempre precisi come ai tempi dalla Juventus, ma le chiusure dietro spesso no, forse perché accanto non ha più Chiellini e Barzagli. Pagato 40 milioni di euro e con un ingaggio da sette e mezzo, il prossimo anno compirà trentadue anni, i supporters del Milan si augurano una sua rinascita, perlomeno di rivederlo più decisivo come quando indossava la casacca bianconera. 

Musacchio: 5,5

Dopo il grave infortunio subito in Spagna al Villareal, non è più tornato quello da tutti definito "il duro", voluto da Montella, già ai tempi in cui sedeva sulla panchina della Fiorentina, l'argentino con il cambio di modulo e il passaggio a quattro dietro, con la presenza di Bonucci e Romagnoli è finito piano piano ai margini addirittura dietro a Zapata nelle gerarchie. Anche da Gattuso, che ne apprezza il carattere e la professionalità, viene impiegato raramente, e con la riduzione a due posti disponibili nei centrali di difesa, Mateo con tutta probabilità partirà a fine stagione.

Conti: S.V.

Fuori causa fin da inizio stagione per un grave infortunio, Andrea, dopo l'operazione e una lunga riabilitazione, sembrava poter finalmente rientrare nei primi mesi del 2018, ma sul momento più bello è arrivata la ricaduta.  fa Parliamo di uno dei terzini italiani migliori in assoluto, che avrebbe sicuramente dato superiore apporto sulla fascia destra, nonostante fortunatamente gli elementi nella rosa sian riusciti a colmare in qualche maniera la sua assenza. E' notizia di poco fa che il nativo di Lecco abbia ripreso a correre e a palleggiare a Villa Stuart, forza Conti non mollare, il Milan ha bisogno di te.

Rodriguez: 5,5

Lo svizzero, inizialmente con Montella nel 3-4-3, si apprezzava per qualche sua spinta in avanti e il suo piede delicato, ma alla lunga, e con il cambio di allenatore e modulo, i suoi difetti sono emersi più dei pregi, specie quando costretto a difendere più che ad impostare, contro stretti avversari veloci che hanno evidenziato la sua poca reattività, mandandolo troppo spesso in difficoltà. Colpa anche delle caratteristiche dei suoi compagni di lato, Bonaventura e Calhanoglu,  poco adattabili alle sue, occorreva forse più un terzino abile soprattutto in marcatura.

Borini: 6 

Si premia l'impegno e il cuore quasi sempre messo in campo da Fabio, impiegato spesso come jolly sia come esterno alto che come terzino, quando chiamato in causa, a parte in rare occasioni, ha sempre fatto il suo andando addirittura a segno per ben 5 volte in pochissime presenze. E' il giocatore costato meno ma quello che probabilmente ha reso di più. Grandi qualità tattiche ma con tutto rispetto, i suoi limiti tecnici lo potranno solo far diventare un buon rincalzo.

Kessie: 6+

Il leone africano è il giocatore che ha avuto ad oggi più minutaggio, l'unico quasi sempre a correre per due li in mezzo. Non solo copertura e interdizione, perché i suoi strappi in avanti sono stati più che apprezzabili, mantenendo come vistosi all'Atalanta, una buona media realizzativa, per un mediano (4 goal). Occorreva sicuramente un sostituto con medesime caratteristiche, o forse un alter ego da affiancargli nel reparto, infatti Frankie è arrivato a fine stagione con la lingua a terra.

Biglia: 6-

Arrivato il tanto richiesto classico regista, quello che deve dettare i tempi li in mezzo, Andreas ha fatto bene o male il suo, nonostante i troppi acciacchi e l'ultimo infortunio a fine stagione nel momento in cui la sua esperienza era fondamentale. Il meno al capitano della nazionale argentina, è dovuto al fatto di aver alternato discrete prestazioni ad alcune pessime. Ci si chiede, occorreva un regista di centrocampo quando poi se ne è comprato anche uno di difesa(Bonucci)? O forse occorreva a quel punto un profilo più fisico (es.Van Bommel)?

Calhanoglu: 6+

Il turco è stato croce e delizia, dopo un inizio di stagione in sordina, specie dopo il cambio di gestione, con Gattuso, ha trovato finalmente la sua dimensione, con 5 goal e molti altri vicini, accentrandosi dalla sinistra per mostrare una delle sue grandi qualità, il tiro da fuori. Nonostante ciò il turco rimane un trequartista centrale, o addirittura un regista, le sue caratteristiche infatti non sono di certo quelle del tornante, avendo difficoltà nel saltare l'uomo in fascia, non tanto nel rientrare dalla sinistra, ma quando occorre raggiungere il fondo.

A.Silva: 5+

Nonostante alcune sue giocate lascino trasparire le sue qualità e rimanga per numero di partite giocate, il miglior realizzatore stagionale, con otto reti di cui sei siglate solo in Europa League, il portoghese, pupillo di Cristiano Ronaldo e centravanti del Portogallo, non ha rispecchiato le attese visti i 40 milioni spesi per lui questa estate. C'è chi dice è giovane, si deve ambientare, ma con l'esplosione e soprattutto la grinta dimostrata da Cutrone, sarà utile tenere anche la prossima stagione due elementi di questa età? Soprattutto il Milan potrà permettersi di aspettarlo?

Kalinic: 4,5

Nikola è stato sicuramente il vero flop del calciomercato rossonero, solo 4 goal in campionato, con i due realizzati a Udine ad inizio stagione sembrava esser sulla buona strada, invece poi il niente. Il Croato, voluto a tutti i costi da Montella,  si è perso letteralmente, finendo fischiato ad ogni sua sostituzione o ingresso in campo. Già a Firenze, nell' ultimo anno, le su prestazioni iniziavano a lasciare il tempo ce trovavano, a prescindere in Serie A non si è mai parlato di lui come un centravanti da 20 goal. Avrà occasione di mettersi in mostra con la sua Nazionale al prossimo Mondiale, e il Milan spererà li in un suo rilancio per meglio ricavarne dalla sua cessione.

 

Media voto arrotondata: 5,5

Se neanche il settimo posto utile per un piazzamento in Europa League verrà centrato, occorrerà mediamente abbassare il voto totale almeno di mezzo punto, a prescindere, il prossimo anno, paletti Fair Play Uefa a parte, occorrerà stavolta far un mercato umile e silenzioso, la politica di rilancio adottata in precedenza: "Vogliamo quel giocatore e dimostriamo che ce lo compriamo", che può starci il primo anno con nuova proprietà, per rassicurare i tifosi dopo l’ultimo periodo della precedente gestione, e soprattutto con i soldi in tasca, quest'anno non potrà esser permessa a prescindere dalle restrizioni applicabili dal settlement agreement. Sono stati comprati troppi giocatori, magari anche discreti, perché ad inizio anno non si poteva di certo parlare di elementi scarsi, forse sopravvalutati quello si, ma sono stati fatti evidenti errori nello sceglierne le caratteristiche per poi la loro coesione in campo. Quindi l'intelligenza, nel prossimo calciomercato rossonero, questa volta sarà fondamentale , via quei pezzi di troppo e dentro quelli che si incastrano alla perfezione nel puzzle.