Impossibile pensare di essere il Milan quando non sei da Milan.
Dovremmo smettere di apparire, di autoconvincerci che un giorno con gli stessi medesimi giocatori, torneremo a brillare.
Kessié non è Gattuso (quello vero), Biglia non è Pirlo, Bakayoko non è Seedorf e tanto meno Suso + Chalanoglu + Borini valgono insieme poco più di 1/4 di un certo Shevcenko.
Che abbiano (nr. Leonardo/Maldini) il coraggio di smontare l'intera squadra, partendo da giocatori come Paquetà, Reina, Piateck, Romagnoli, Donnarumma, Calabria e un altro paio.

Il Milan è lento, prevedibile e goffo.
Il mese di febbraio è stata un'eccezionale susseguirsi di eventi positivi, ma non possiamo parlare di bravura di squadra. L'Inter si faceva male da sola, la Roma era in sala rianimazione e la Lazio voleva emulare i cugini nerazzurri.
L'involuzione della squadra era prevedibile.
Prevedibile già ad inizio campionato, quando Higuain sembrava Dugarry e Chalanoglu un Rui Costa zoppo attaccato al respiratore. Si dice che Gattuso sia stato bravo fino ad oggi, io direi che ha avuto solamente un gran fondo schiena. Forse bravo in alcune occasioni sì.

Come pareggiare con il Cagliari, con l'Empoli, perdere un derby peccando di poca umiltà, e soprattutto vincere con la Lazio sbeffeggiando Acerbi (ex Milan) portando la sua maglia sotto la curva.

Che vergogna!