Berlusconi e Galliani hanno consumato insieme l’ennesimo atto scellerato degli ultimi 5 anni: mandare via Mihajlovic a sei giornate dalla fine, sacrificandolo come capro espiatorio di tutte le loro colpe. In estate avevo detto che Sinisa era stato un ingenuo ad accettare questa panchina, o a non dimettersi prima dell’inizio del campionato, dopo un mercato estivo insensato. La sua storia al Milan è finita come ci si aspettava, e potrebbe sembrare una sconfitta scottante. Ma oggi la penso diversamente. Mihajlovic potrebbe non averci rimesso affatto, anzi. Quello che ha fatto Mihajlovic al Milan è un piccolo miracolo, sono tanti i suoi meriti: 1) Raggiungere il sesto posto, con una rosa costruita senza senso e un centrocampo non all’altezza 2) Raggiungere la finale di Coppa Italia, pur se favorito da un tabellone molto generoso 3) Dominare la stracittadina 4) Aver insistito nel portare Romagnoli al Milan, giovane di grandi prospettive 5) Lanciare senza problemi il giovanissimo Donnarumma, tra l’altro in una fase molto critica della stagione (match contro il Sassuolo), e confermarlo fino alla fine 6) Lavorare perennemente e con risultati dignitosi in un clima di continua incertezza e dichiarata ostilità da parte del presidente 7) Conquistare la stima dei tifosi e della squadra con la sua schiettezza e il suo carattere deciso Sono convinto che molti riconosceranno i meriti di Mihajlovic, e tornerà presto ad avere una panchina. Per dimostrare il suo valore in un contesto più razionale. Non mi stupirei addirittura di vederlo tra qualche anno a sostituire Allegri sulla panchina della Juve…