Sicuramente un mezzogiorno infuocato quello tra Napoli e Brescia che ha regalato tantissime emozioni da entrambi le parti. VAR, infortuni e agonismo in un mix di 101’ minuti che hanno tenuto col fiato sospeso i 50mila che erano presenti al San Paolo in una giornata soleggiata , quasi dal sapore estivo, costringendo persino  le squadre a interrompere il gioco per i numerosi cooling break. E’ il Brescia di Corini a iniziare con l’acceleratore con Balotelli che è a caccia del suo primo con la maglia della sua città ma al Napoli sicuramente non manca la fluidità e con dei strabilianti Llorente e Mertens, che sembrano trovarsi a memoria, provocano non pochi problemi al portiere Joronen.
Proprio il folletto belga sembra essere il più reattivo ed è lui ad aprire le danze al 13’ con un destro secco su assist di Callejón, gol numero 114 e a solo -1 da Maradona ma il merito è anche della sponda di Fabián Ruiz  per il suo connazionale che dà prova della sua grande tecnica dopo le avance plateali del Barcellona nei suoi confronti. Mertens vede lo spettro di Maradona e cercherà in tutti i modi di mettere a segno un altro gol, gloria che invece viene concessa a Manolas che sugli sviluppi di un corner ,battuto da Di Lorenzo, insacca di testa. I giocatori del Brescia, però, protestano per un presunto fallo di mano del greco: l’arbitro Manganiello ricorre alla Var. L’ex Roma, in effetti,  tocca la palla con la spalla e il gol viene annullato con conseguente  ammonizione per una presunta volontarietà del gesto.
Ma il Napoli è sulla scia dell’entusiasmo e cerca in ogni modo di concretizzare per il secondo gol: Llorente e Mertens fanno giocate spettacolari che fanno infiammare i sostenitori azzurri, un totale assedio del Napoli ma il Brescia viene salvato ancora dal suo portiere. Nei minuti finali l’arbitro concede 4 minuti di recupero ma quando tutti sembravano dover tornare nello spogliatoio con un solo gol di vantaggio, a pochi minuti dal termine viene concesso un calcio d’angolo che Mertens batte magistralmente trovando prima la sponda  di testa di Maksimovic e che poi serve Manolas che non sbaglia: stavolta il gol è regolare ed è una doccia fredda per il Brescia che va all’intervallo con doppio svantaggio.

Nel secondo tempo le cose cambiano improvvisamente dando vita ad un susseguirsi di emozioni.
Si inizia con Canchellor che  atterra Llorente in area di rigore, Manganiello non è convinto sul rigore e fa un silent check ricorrendo alla VAR per rivedere meglio il fallo ma per l’arbitro di Pinerolo il contatto non c’è e si riparte dal fondo. Quando tutto sembra andare a favore del Napoli ecco che Tonali si inventa un grandissimo gol dalla distanza che sembra riaccendere le speranze del Brescia ma stavolta sono i giocatori del Napoli che hanno qualcosa da ridire. Per la terza volta l’arbitro consulta il VAR e la decisione non si fa attendere: annullata la rete per un fallo di Bisoli ,precedente al gol, su Maksimovic.
Ma è proprio da qui che per il Napoli comincia il calvario: Manolas non è al top della condizione e avverte un forte dolore. Già ammonito e dolorante, il difensore è costretto ad uscire dando spazio al giovane Luperto. L’assenza del greco si fa sentire e dopo pochi minuti dal cambio il Brescia accorcia le distanze, stavolta regolarmente, grazie a Mario Balotelli che realizza il suo primo gol con la maglia di Brescia colpendo di testa su corner di Tonali, qui qualche colpa ce l’ha anche Ospina che non è brillante e non esce dalla propria porta.  Dopo il gol Ancelotti riceve un’altra brutta notizia: anche Maksimovic si fa male ed è costretto ad uscire in barella. E’ emergenza assoluta del Napoli che dopo la squalifica di Koulibaly di due giornate, a causa delle proteste ritenute veementi nella scorsa partita col Cagliari, è costretto a far entrare Hysaj. Una difesa inedita che non era mai stata provata finora che non ha una eccelsa qualità e lo si vede dalle continue incursioni del Brescia che crede sempre di più al pareggio sotto gli occhi di Koulibaly che soffre dalla tribuna.
C’è anche molto nervosismo in campo a partire da Corini che quasi vuole entrare in campo per poterla cambiare lui in qualche modo a questo si aggiungono errori di distrazione e netto calo fisico da entrambe le squadre che sono sfinite e che nei 7 minuti di recupero concessi dall’arbitro cercano di creare qualche occasione. Il Napoli riesce a gestire evitando il pareggio grazie ad Ospina che è provvidenziale sui corner, riuscendosi a farsi perdonare l’errore precedente.

Triplice fischio e il Napoli vince soffrendo tantissimo con un ottimo Brescia, che non sembrerebbe proprio essere una neopromossa.  Però è una festa a metà come si può capire anche dalle parole di Mertens nel post partita deluso anche per non essere riuscito ad acciuffare Maradona: “ Non si può prendere gol così, devi tenere la rete inviolata e tutto diventa più facile. Oggi abbiamo sofferto, per fortuna non abbiamo preso il secondo gol. Non si può. Noi siamo una squadra che deve andare in avanti. Abbiamo sbagliato il secondo tempo, ma nel primo abbiamo fatto bene.” E’ comunque una vittoria pesantissima per gli azzurri che,  dopo il KO casalingo a sorpresa col Cagliari, non concedono altro campo a Juve ed Inter. Corini è comunque contento dei suoi che hanno mostrato grande carattere ma a stare sotto i riflettori è ancora lui, Mario Balotelli ma non per il suo comportamento da “bad boy” ma in veste di padre affettuoso quando prima dell’inizio della partita entra in campo con la figlia Pia. Niente spazio per  Milik  che viene surclassato da Llorente e Mertens che oggi sembravano giocare e conoscersi da una vita assieme.  
Se Ancelotti ha trovato il paradiso in attacco, non si può dire lo stesso della difesa dove ha gli uomini contati e  sarà costretto ad inventarsi qualche cosa in vista della partita di mercoledì in Champions contro il Genk affidandosi all’esperienza di Koulibaly e sperando in un recupero immediato di Manolas.