È il momento dei Mondiali. E quando si parla di calcio internazionale, di nazionali e di Argentina, nello specifico, non si fa altro che parlare del dualismo tra Messi e Maradona.
È meglio la pulce argentina oppure la mano de Dios?!

Domanda difficile, forse senza una risposta precisa. Per contrapporre, però, i due contendenti non si può prescindere dall'analisi del contesto di valutazione; il calcio di oggi non è sicuramente quello di 30 anni fa.
Ritengo quindi ingiusto fare un confronto diretto tra i due argentini.

Il calcio si è evoluto in modo esponenziale in quest'ultimi anni: velocità, fisico e tattica non sono più caratteristiche che si escludono a vicenda. Il calcio moderno, anzi, è un mix letale di tutte quante messe insieme. Se di deve, quindi, dare un punto a favore di Messi è il fatto che indiscutibilmente si è trovato ad affrontare la sintesi perfetta del gioco professionistico; e in questa perfezione, Leo, ha vinto 30 titoli di squadra e altrettanti titoli individuali. Un marziano che deve essere, per forza, annoverato del gota del calcio mondiale. L'unica macchina che ancora troviamo nel suo curriculum, è non aver vinto nulla con l'albiceleste: un'onta che, dalle parti di Buenos Aires, vedono come una sentenza senza appello. Soprattutto su quest'ultimo "dettaglio", i fan pro Maradona, lo spingono in alto nel confronto con la pulce. Maradona ha si vinto meno di Messi, ma annovera un mondiale vinto da protagonista, con un gol che ha fatto la storia del calcio universale.

La carriera dei due argentini è profondamente diversa: Diego che incanta prima il Boca, poi il Barcellona e infine il popolo napoletano; Leo che trova la sua dimensione nel gruppo di marziani del Barcellona. Qui troviamo un altro quesito che, i detrattori della pulce, portano a loro vantaggio: siamo sicuri che Messi avrebbe vinto e incantato fuori dal Barcellona?! È una domanda alla quale non avremo mai risposta, come non avremo mai una controprova di un Maradona catapultato nel mondo di oggi. L'ultima, sostanziale, differenza è l'approccio mediatico e caratteriale: Diego un insieme di qualità, spregiudicatezza, istintività e azioni fuori dalle righe, una degna sintesi dei barrios dal quale proviene. L'altro, un ragazzo dalla faccia pulita, con una classe cristallina e atteggiamenti mai fuori dalle righe: un simbolo positivo per molti argentini.

Quindi, direte voi, alla fine chi vince?! Credo che la risposta più coerente a quanto detto sopra sia entrambi. Non è possibile stabilire chi, in contesti profondamenti diversi, sia il migliore; sicuramente entrambi occupano le prime 5 posizioni dei giocatori più grandi mai visti sul pianeta. Tra questi sicuramente ci inserisco anche CR7; qui si che sarebbe possibile un confronto statistico e veritiero...