L’istante magico è quel momento in cui un sì o un no può cambiare tutta la nostra esistenza”. Questa verità quasi incontrovertibile è espressa da Paulo Coelho.
Un attimo può modificare una vita.
E’ una realtà da tenere in grande considerazione perché anche se si conosce da parecchio tempo la necessità di prendere una decisione, questa viene risolta solo nell’istante finale.
Mi spiego: si prenda a esempio un matrimonio. E’ chiaro che quando si giunge all’altare si è solitamente del tutto convinti della scelta definitiva. A un certo punto della cerimonia, però, l’officiante chiede un’ulteriore e ultima conferma della volontà delle parti. Solo dopo questa dichiara la conclusione del negozio giuridico. Sì, signori… si parla di negozio giuridico perché ahimè la necessità del tutto umana di regolamentare ogni minima situazione per evitare il degenero dell’anarchia ha ridotto un’unione così ricca di significati filosofici e umanistici a un accordo dallo sfondo prettamente legale. Questa non vuole essere una critica, ma una constatazione della realtà. Non si sarebbe potuto fare altrimenti. Senza volere perdere il filo del discorso addentrandosi in sentieri angusti e scoscesi, sino al secondo finale, ipoteticamente, uno dei partner potrebbe modificare il proprio pensiero “mandando a monte” tanti giorni di fatica e, se si vuole essere molto materiali o concreti, anche un discreto gruzzoletto di denaro necessario all’organizzazione dell’evento.
Ciò che più conta, però, è il futuro. Una decisione simile cambia l’esistenza di 2 persone o anche di più. Non si è mai a conoscenza, infatti, delle varie strade che il Destino ci presenta e una scelta del genere avrà quasi certamente conseguenze pure su terzi oltre a chi già le subisce perché prossimo ai protagonisti. Un attimo, quindi, può risultare decisivo. Il tempo per pensare alla situazione è stato parecchio e quasi di sicuro un’opzione fondamentale nella vita di un uomo viene ponderata tanto che talvolta si giunge persino a un pericoloso rimuginio. Quella che risulterà decisiva, però, sarà la sensazione che si prova nell’esatto istante in cui l’individuo si dovrà assumere le proprie responsabilità. E’ inutile negarlo: sarà soprattutto il sentimento di quel secondo a guidare la scelta. Quasi sicuramente questo coinciderà alla perfezione con quanto in precedenza stabilito, ma nulla è scontato e magari proprio un repentino cambio di direzione potrebbe consentire di cogliere l’attimo. Non vorrei che da questo discorso si desumesse la visione di una totale mancanza di coerenza dell’animo umano. Non è così. Ho specificato che nel 99,9percento dei casi, quando si arriva all’istante della scelta, si è regolari rispetto a quanto precedentemente pensato. Voglio solo affermare che, in ogni caso, quello è il momento fondamentale in cui è ancora tutto possibile e tale minuscolo lasso temporale può cambiare un’esistenza.

Leo Messi e il Barcellona. Non mi voglio certo ergere a conoscitore dell’animo del campione argentino, ma credo che il rapporto tra i loro cuori pulsanti poco si discosti da quello di 2 innamorati. I blaugrana hanno donato al numero 10 la possibilità di divenire uno dei più grandi di tutti i tempi e, per alcuni, il migliore. Lionel ha contribuito enormemente alla nascita di quella magnifica creatura guardiolana di cui si sentirà parlare lungo tutta la storia del calcio. Come l’Olanda del decennio tra il 1970 e il 1980, a cavallo del 2010 la magia catalana ha scritto un nuovo modo di fare calcio che è stato mediaticamente riassunto con il sostantivo “Tiki Taka”, ma che in realtà è indescrivibile a parole perché è sintesi di un movimento culturale e sentimentale che ha contribuito a rivoluzionare il mondo del pallone. Questo sconvolgimento ha consentito al Barca di salire per ben 3 volte sul trono d’Europa e, in altrettante occasioni, di conquistare il mondo. La Spagna è diventata Regina di questo sport vincendo 2 tornei continentali e il suo primo titolo Mondiale. Uno sconvolgimento totale di cui Messi è il manifesto. Leo, per esempio, è stato il primo “falso nueve” della storia e sarebbe inutile esercizio di stile riportare i molteplici esempi di copia-incolla.

Come ogni epopea, dopo tanti anni di ascesa, giunge inevitabilmente il lato discendente della parabola. E’ inutile negarlo. Il Barca non gioca una finale di Champions dal 2015 e, per una simile creatura, questo non è certo un aspetto secondario. Nonostante tutto, Messi è riuscito nell’impresa di conquistare un Pallone d’Oro comunque meritato. Ora, però, urge assumersi la responsabilità di decisioni importanti. Questo glorioso rapporto continuerà o Leo lascerà con le lacrime agli occhi la sua Amata per nuove avventure? Il contratto dell’argentino scadrà nell’estate del 2021, ma è plausibile che il Barca voglia non presentarsi troppo vicino alla fatidica data con uno stipulato simile in scadenza. E’ ormai tempo di decidere. Non voglio discutere della querelle che vedrebbe coinvolti Messi e il direttore sportivo blaugrana Abidal. Non ho vissuto la situazione in prima persona e mi pare di non avere sufficienti elementi per esprimere un’opinione. Posso soltanto affermare che una tale vicenda non è decisiva relativamente alla scelta del campione. I rapporti umani sono primari e le persone risultano sempre in grado di trovare la soluzione a ogni problema. Messi e il Barcellona ascolteranno il loro animo. Parleranno e si diranno francamente quali siano le reciproche sensazioni più intime. Cercheranno di comprendere se questo rapporto mistico avrà ancora senso oppure se sia giunto il momento di salutarsi.

Contemplando il caso in cui le parti dovessero dirsi addio o quantomeno arrivederci, la Gazzetta dello Sport propone varie ipotesi. In effetti Leo sul mercato sarebbe qualcosa di assolutamente incredibile. Ancora di più se la notizia fosse nota. Quando Cristiano Ronaldo è divenuto un nuovo giocatore della Juventus grazie a quello che è stato definito “il colpo del secolo”, la trattativa è emersa soltanto negli ultimi istanti. Non si è avuto un lungo antefatto. La questione si è risolta in poche settimane e in uno spazio temporale relativamente breve. Se l’argentino e il Barca decidessero di allontanarsi con largo anticipo, si godrebbe pure di una situazione alla quale mai si è assistito. I nomi proposti dalla Rosea per un eventuale trasferimento sono assolutamente di livello top: City, United, Psg, Juve o Inter. Davvero la creme del calcio mondiale. E’ chiaro che al momento non è possibile avere alcun riscontro concreto perché mancano le basi. L’unica certezza è che, qualunque sia la scelta, Leo ne uscirà vincente.

Se dovesse restare in Catalogna, indipendentemente dai risultati, Messi sarebbe una delle rare bandiere del calcio attuale. Forse, ormai unica. L’argentino, che è già simbolo di una città e icona culturale oltre che sportiva, diverrebbe realmente l’immagine di questa terra senza volervi inserire alcuna accezione politica. Trattando di pallone, ha già ampiamente stravinto dimostrando di essere uno dei 2 migliori di sempre insieme a Cristiano Ronaldo. Ora potrebbe entrare pure nella storia extracalcistica diventando davvero emblema di una data Città e chissà che non riesca nuovamente a far risorgere una squadra che non muore mai. Il numero 10, però, potrebbe anche decidere di seguire le orme di CR7 e abbandonare la Liga per cercare nuove avventure magari provando a sfatare il mito per il quale vince solo a Barcellona. In effetti questo mantra, più volte ripetuto, non è mai stato smentito dalla realtà. Al contrario il lusitano ha trionfato in Portogallo, in Inghilterra, in Spagna e pure in Italia. Al momento la Champions è stata vinta soltanto con il Manchester United e con il Real Madrid, ma l’iberico è già in rampa di lancio per cercare l’assalto pure con la Vecchia Signora. Anche in questo caso, però, Leo potrebbe cadere in piedi. E’ vero che, se non vincesse, la leggenda diverrebbe sempre più concreta, ma nessuno gli leverà la sua storia blaugrana. I media potrebbero pure attaccarlo, l’immagine sportiva essere colpita, ma quello che conta è ciò che si prova nel proprio animo. Lui e i suoi affetti saranno sicuramente in grado di comprendere che è un eroe e nessuno potrà mai scalfirlo. In ogni caso, e non ha un valore secondario, occorrerebbe analizzare i benefici economici che un simile affare potrebbe portare a tutte le parti contraenti. Si pensi, infatti, non solo ai risultati sportivi, ma anche al marketing.

Quale direzione prendere? Ogni scelta avrebbe pure un immenso appeal. Il Manchester City? Ve la immaginate una ricongiunzione con Guardiola lontano da Barcellona? Il mix sarebbe ipoteticamente letale e chissà che non ne esca una nuova rivoluzione calcistico-culturale. E se dovesse finalmente portare i citizien sul trono d’Europa senza che nessuno vi sia mai riuscito prima? E’ un’altra ipotesi da tenere in ampia considerazione anche se, in questa stagione, gli inglesi potrebbero centrare il colpaccio. Lo United? Messi sulle orme di Ronaldo… Incredibile. Leo diventerebbe la nuova icona di un popolo che in precedenza ha osannato la sua antitesi… Pazzesco. E pensate se i Red Devils conquistassero una Coppa con Cris e un’altra con il sudamericano. Che roba! Leo Roi de France? Anche questa risulterebbe situazione alquanto allettante. L’argentino potrebbe ritrovare Neymar, compagno di tante avventure del quale sembra sempre palesare la mancanza. Lionel con il brasiliano e Mbappé. Mamma mia. Ho le vertigini soltanto a pensarci…

Da italiano, però, sarei assolutamente fiero di ammirare Messi in Serie A.
Questa ipotesi sarebbe davvero sconvolgente e allettante. Vi immaginate una sfida tra Inter e Juve con Leo e Ronaldo. Pff! Da sogno. Una simile realtà segnerebbe un ulteriore grande passo del nostro torneo verso l’apice del calcio. E la congiunzione di Cristiano e Lionel sotto il medesimo vessillo?

Beh, forse è il momento di concludere l’articolo perché una simile situazione in bianconero non ha bisogno di commento, solo di pura contemplazione.

E comunque è questione di attimi…