Succede spesso con i bambini, tu gli dai e loro vogliono sempre di più, tu gli dai di più, ma ancora non gli basta e chiedono, chiedono, chiedono fino a portarti allo sfinimento.
Molti tifosi della Juventus sono proprio così, non si rendono conto delle gioie che gli ha dato la società da sei anni a questa parte, non capiscono che dopo Calciopoli la Juventus è riuscita nell'impresa di tornare più forte di prima e quindi si sentono in diritto di criticare e di gettare fango.

Sto leggendo critiche assurde ad Allegri, qualcuno che dice "Ahhhh, con Conte". Con Conte? Come con Conte? Ma Conte non è quell'allenatore che è riuscito a perdere in Champions partite facili facili? Non è quello che è riuscito nell'impresa di non centrare la finale di Europa League che si sarebbe giocata allo Stadium?

E poi ci sono "quelli della formazione sbagliata", loro parlano sempre dopo: che bravi che sono!

"Cuadrado andava fatto giocare dall'inizio!". Certo, come no, peccato che Cuadrado da un mese e mezzo sia il lontano parente di quello ammirato in altri momenti della stagione. Peccato che, con la formazione che ha perso con il Real, la Juve abbia eliminato il Monaco (e lì, ovviamente, tutti muti!).
La sconfitta contro la squadra di Madrid la spieghi in due minuti: la Juve ha giocato contro il Real più forte della storia (Raul dixit) e contro il CR7 più forte e decisivo di sempre.
La Juve ha giocato alla pari il primo tempo e, questo è vero, "non è scesa in campo" nel secondo, ma attenzione, il secondo e il terzo goal, quelli che hanno chiuso la gara, sono stati il frutto di errori individuali. La rete di Casemiro, anche se c'è il tocco di Khedira, è un infortunio di Buffon che "capisce il pericolo" con colpevole ritardo e si tuffa, dopo aver dato un'occhiata al palo quando ormai è troppo tardi. Il terzo goal vede una dormita di Mandzukic, che si fa anticipare al limite dell'area bianconera, dormita bissata poi da Bonucci e Chiellini che non vanno a chiudere su CR7.
Se il prossimo anno, come potrebbe anche essere, la Juve non vincerà nulla, lorsignori cosa diranno? Se, parlando della gestione Allegri, 3 campionati, 3 Coppe Italia e 2 finali di Champions (perse contro due squadre di fenomeni) non bastano a far amare ancora di più questi colori e questo tecnico, cosa si deve fare per far ragionare quelli bravissimi a parlare con il senno di poi?

Forse tutti noi ci meritiamo di rivivere un Del Neri, un Ferrara o uno Zaccheroni bis, forse così capiremo la fortuna di aver vissuto sei anni indimenticabili, sei anni di gioie culminati con le due finali della massima competizione europea.

Ancora una volta ci siamo fermati al confine ma, mai come ora, #finoallafine!