Copertina: Leonardo Sampaoli

Io ne ho viste cose che voi umani non potreste nemmeno immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo della quarta posizione, e ho visto giocatori quasi da serie B balenare nel buio al di là delle porte di Milanello. E tutti quei... momenti (si spera che...) andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di dimenticarli."
Il mio Roy Batty in "Blade Runner" (1982)

Milan: c'è stato un Tempo. E quanto Tempo! Tempo che voi umani non potreste nemmeno immaginarvi: un' Infanzia di Tempo! Un Tempo incominciato nella stagione 2014/15, stagione prima in cui mi trafisse la Passione. Questa mi prese... e per il collo, stringendomelo ben bene, così da non rischiare l'incompiuto, poi vi realizzò anche un doppio nodo davanti il naso della mia robusta trachea, come fosse una sottile sciarpa di seta che non potesse sfuggirmi.
E sono rimasto ad osservare le geometrie traslocate a Milanello: furono i mister Seedorf, Inzaghi, Mihajlović e Brocchi, poi ho conosciuto le convinzioni dell'Aeroplanino Montella e del generoso Rino Gattuso, infine l'irrealizzato Marco Giampaolo. E c'è stata quest'epoca dei centravanti, per cui vado a memoria: via con Pato, Pazzini, Destro, Balotelli, Torres e Menez, fino ai contemporanei Bacca, Luiz Adriano, Lapadula, Kalinić, Higuain, Cutrone e Piatek.
Era un'ossessione, sì. Solo un ragazzino, ma sono rimasto per anni accomodato sui sedili posteriori di quella berlina gialla, impugnavo un bicchiere con acqua e cubetti di ghiaccio, ero a bordo d' una Oldsmobile 98 dell'ottava serie che inseguiva la propria vettura, ma! Sarà che l'altra auto veniva ammaestrata al volante forse dal pilota timido seppur prodigioso e "sprintante" del film "Drive", sarà che la nostra berlina aveva bisogno più che d' una semplice revisione, è successo che l'inseguimento mai è andato a buon fine durante l'epoca. L' altro faceva perdere le sue tracce prima o dopo.
Ogni anno, ogni stagione, il bambino che ero rimaneva con gli occhi attaccati a quello schermo, o sperando in un miracolo dell'Ammaniti ma di genere calcistico oppure pietrificato "in bambola" dinanzi al posticino deludente occupato in classifica di Serie A, io mi sdraiavo a fissare la televisione come se quella fosse la staccionata da dipingere nei caldi mattini dello scapestrato Tom Sawyer. Ebbene la mia intera infanzia è stata spesa in un desiderio ragionevole, quella di vedere il mio Milan where it belongs, come scrive lo slogan rossonero. E, veramente, la quarta posizione per quel glorioso Diavolo che annovera successi europei ed intercontinentali non è il raggiungimento di un sogno... anzi! Potrebbe apparire come il coronamento di un obiettivo insignificante per la storia del club, ma vi svelo che questo fosse necessario quasi come non mai, perchè il Milan non può crescere nei bassifondi bui e sinistri certamente non ideali per la crescita di un ragazzino che io ero, chi vorrebbe mai formarsi le ossa nel vicolo dove perse la vita Thomas Wayne, il padre del mitico Bruce dei comics, il genitore del pipistrello volante nonché Giustiziere del crimine a Gotham? "Ehi, ehi, dove mi lasci! Frena frena, un momento!" Ma dove mi portate, di nuovo lì? Di nuov... noooo!"  

...e riprendendo l'articolo "Milan, danzi mai col diavolo nel pallido plenilunio?"

Sotto dopo minuti d'attesa: "Ma che vuole signor Joker? Proprio non riesco a capire!" Il pagliaccio apre quella boccaccia: "Oh una canzoncina o un balletto... la testa di Batman dentro un sacchetto! Aaaah che ridere aaaaah!" M'avevano schiacciato con le spalle al muro gli scagnozzi, ed uno dei due, quel Bob stringeva sulla mia spalla destra: "Eh va bene, se si diverte così, ancora non ho capito che cosa vuol..." Mi interrompe: "Ah beh... pffff! La mia faccia sui biglietti da un dollaro! Eheh! No dai... ora viene la parte in cui libero te e la piccola gente, dal fardello delle vostre inutili... e fallite vite. Ma come diceva il mio chirurgo; ahm ahm che ze te ne defi andare, va con un zorrizo! E guarda qua eeeeeh!" Non comprendo, perchè ce l'ha tanto con me? Perchè voleva proprio me? Disperato urlo con tutto me stesso: "Perchè però? Perchè io!" Qualche momento di silenzio dove mi pizzica ancora la spalla e, Jack Napier alias The Joker mi si avvicina con la lingua tra i denti, mi tocca con un dito ritto sull'addome con aria d' accusa: "C'è qualcuno che sa dirmi in che razza di mondo viviamo? Dove un uomo si traveste da pipistrello e si frega tutta la mia stampa? Questa città ha bisogno d...!"
Non posso fare che interromperlo: "Ma Joker! Joker! Ha bisogno di felicità! Di gloria! Di contentezza! C'è bisogno che il Milan arrivi perlomeno quarto e che gioiscano i suoi tifosi, ma te non puoi capirlo forse... perchè ridi ridi ma sei insensibile!" Alza il ginocchio e mi prende sullo stinco, io strillo: "ahiiii!" E Jack Napier riprende: "In questa città c'è bisogno di me! Hai mai danzato con il diavolo nel pallido plenilunio? Oh, ed intanto una sconfitta subita in rimonta del tuo Milan ed uno 0-0 contro il Cagliari sul match point a disposizione!!! Te lo richiedo: hai mai danzato con il diavolo nel pallido plenilunio?"
Con un filo di voce provo: "Ma qua non arriva nessuno, corri Batman corri!" Non si sente niente... poi: "No, ma io sto già qua da un po'." Joker si volta di scatto: "Noooo, è il topo-uccello! Ma chi sei tu: il Milan?" Scende in picchiata Batman, si accascia per terra: "No ero andato al bar, scusa... no vedi. Io so' un po' di tutto. Un po' Kessiè, un po' Kjaer, un po' Pioli, un po' Paolo Maldini, mezzo Frankie62 ma ho nel sangue un po' di Dragan Stojković, di Zardoronz, di Greco di Tufo e penso pure Angelredblack e Milangirl. Stiamo tutti qua vedi." Sono un po'perplesso: "Ma che è questo accento romano mo?" "Boh, sarò pure un po' Lillo." Ci guarda negli occhi: "Eh lo so, me l'ero preparata. Dite che è vecchia questa battuta?" Irato, Joker tira un calcio per terra ora: "Ma che sta dicendo? E allora io sono Dart Fener! Sono io quello spiritoso!" Le mie ultime parole prima di darmela a gambe: "Non mi sembri tanto... Jack." "Non mi chiamo Jack, piccolo insignificante!" E scappai, con un sorriso bello grosso. Il Milan è finalmente secondo!  

IL SORRISO DI UN BAMBINO
Dunque cari lettori, ciò che è accaduto il 23 maggio per me ha avuto dello straordinario, nonostante questo dovrebbe rappresentare nient'altro che la normalità, perchè a giungere secondo era il Milan! Il successo magnifico è avvenuto davanti gli occhi di un bambino cresciuto, infatti il ragazzino delle scuole elementari e medie che batteva i pugni sul tavolo dopo un pallone smarrito a centrocampo dai Ragazzi del Milan non si è mai defilato dall'attuale Damiano, quello non ne ha avuto l'occasione, capitemi. Era ancora lì ad aspettare, anche per sfogarsi, sì. Perchè io ho speso una gran frazione della mia infanzia con la speranza di vedere il Milan al novantanovesimo piano del palazzo, alto altissimo ma purtroppo mai sono stato accontentato. Ed ora il Damiano milanista, ma bambino, si è certamente separato da me, ma sicuri che non è scomparso. Ed ecco cosa potrebbero significare quel Batman e quel Joker! Da bambini si leggono perlopiù i fumetti, però questi non sono proprio riservati ai bambini, rimangono apprezzati anche dai più grandi, eppure nell'immaginario collettivo i comics sono associati ai bambini. E Batman è l'idolo dei bambini, li protegge. Immaginate di discutere con un bambino del Pipistrello, quello vi sorriderà di sicuro. Sicuro!
Ecco come mai al minuto 92' di Atalanta-Milan si è liberato un grande schioppo in gola, quello attendeva da anni e, seppur io sia cresciuto, istintivamente appena il mio Kessiè ha appoggiato quel pallone per fare 0-2, ho riconosciuto di aver ottenuto la qualificazione verso la Champions League, dunque si era finalmente avverato il desiderio di Damiano bambino. Quello m' ha commosso. E per chi ha visto tanti successi di quell'immenso Milan è stata una cosa da poco, ma io che me ne sono fatto di una Supercoppa italiana trionfante del 2016? Niente... ma sappiate che i bambini vogliono sempre vincere ma io quello ho ottenuto!
Sapete, io temo molto il tempo che scorre, la crescita personale, allora vi confido con un po' di vergogna... forse l'opera per me più commovente è il "Peter Pan" di J.M. Barrie. Il fatto che mi rattrista molto è che i bambini spensierati debbano crescere e cambiare, non saranno più quelli di una volta, da bambini tutto è più bello. Ma questo processo io l'ho superato da un pezzo! Mai mi ero liberato da questo particolare, infatti l'euforia del giorno dopo, il fatto che come uno sciocco per una tanto piccola cosa ripetessi "perchè non parli?" allo stemma del mio Milan come fossi Michelangelo con il mio Mosè, quindi tutto era causato dall' aver visto il trionfo che tanto avevo atteso da bambino solo ora. Ed io che da fanciullo tanto avevo atteso il 23 maggio 2021... da bambino tutto è più bello ma io ora l'ho potuto vedere. Ora!  
Dunque meritarselo, nel pallido plenilunio. Se l'è meritato il Milan con la sua stagione. Me lo sono meritato io. Io che mai ho dubitato del mio Milan negli anni. Ho meritato di salire sul carro dei vincitori. Io sì... me lo sono meritato.  

"Per una bambola o un robot bot bot  
magari litigano un po'  
ma col ditino ad alta voce,  
almeno loro (eh)  
fanno la pace."

Da "Quando i bambini fanno oh" di Povia  

 

Damiano Fallerini...