È appena iniziata la primavera.
Si sente, però, già l'aria di un'estate che si preannuncia torrida dal punto di vista del mercato. L'ultima sessione estiva ci ha lasciato in dono tantissime trattative, culminate con il trasferimento di Neymar e Mbappé al PSG per più di 400 milioni totali. Il fatto che questi soldi non siano serviti per raggiungere risultati soddisfacenti in Europa, mi fa pensare che le grandi deluse, come appunto PSG ma anche Manchester Utd, non se ne staranno a guardare le altre rinforzarsi.
Notizia di ieri che Mourinho abbia già pronti, a disposizione sull'unghia, più di 200 milioni; il PSG invece sembra abbia proposto a Conte un ricco contratto con possibilità illimitate sul mercato. Dove si inquadra, in tutto questo scenario, la nostra Serie A?! 

Purtroppo il nostro ruolo, da molti anni, non è più centrale. Le squadre italiane non possono competere con queste superpotenze europee. La stessa Juventus, che doppia tutti in quanto a fatturato nel territorio nostrano, fatica a far quadrare i conti se non dopo aver effettuato una plusvalenza importante. Dopo Pogba e Bonucci... quest'anno tutti gli indizi portano al nome di Paulo Dybala: perchè è quello con più appeal ed è anche quello più facilmente rimpiazzabile. Non è un mistero che Allegri studi da mesi la sua collocazione nel nuovo 433, senza trovare il bandolo della matassa. Per una Joya che parte, sicuramente la Juventus punterà su un centrocampista di prima fascia. Alcuni nomi sono molto affascinanti: il ritorno del sempre rimpianto Pogba, oppure quell'Isco che madama sta rincorrendo da numerose sessioni di mercato. La situazione in casa bianconera è in divenire: tutto dipenderà da chi si siederà sulla panchina bianconera. Voci parlano di un Allegri lontano da Torino a fine stagione; a quel punto la rivoluzione in casa Juventus sarebbe totale.

Le milanesi non sono messe tanto meglio. Quasi sicuramente entrambe dovranno cedere un pezzo pregiato: il Milan, con l'ingresso di Reina, sembra abbia già scelto il sacrificabile. Donnarumma molto probabilmente si accaserà all'estero, per la gioia di Raiola, del conto in banca di Gigio e perchè no, anche della società Milan, che genererebbe una plusvalenza monstre utile per il FFP. Anche nella sponda nerazzurra la situazione non è per niente calma: con l'entrata di De Vrij (un grande colpo a mio avviso), sicuramente lascerà Miranda; i tifosi del biscione sperano però che il sacrificato non sia Skriniar, più volte accostato al Barcellona di Messi. Dubbi ancora più fumosi sul capitano Icardi. La questione rinnovo, con relativo aumento della clausola, è ferma da mesi e, con l'arrivo di Lautaro Martinez, Maurito potrebbe accasarsi all'estero. Non sono molte le squadre che possono permettersi l'attuale clausola rescissoria del capitano nerazzurro... mentre sono ancora meno quelle che necessitano di un attaccante di aria di rigore come lui. 

Il capitolo Napoli, secondo me, è ancora più intricato e fumoso. Tutto, molto probabilmente, dipenderà dalla vittoria o meno di questo campionato. Ritengo, in ogni caso, il ciclo partenopeo concluso; una stagione come quella di quest'anno è difficilmente ripetibile, soprattutto per il dispendio mentale. Fare all-in in un campionato psicologicamente è fattibile, ripeterlo il secondo anno è, però, impensabile. Detto questo, gli uomini mercato sono veramente tanti: come abbiamo detto sopra Reina lascerà, i vari Hamsik e Insigne invece credo non abbandoneranno la scena. Qui, però, farà la differenza l'umore di maggio... perchè delusione o troppa gioia possono mischiare le carte in tavola. Sicuramente, tra tutte quelle citate, il Napoli rimane la squadra che ha più bisogno di questa "rivoluzione italiana", anche se questa filosofia cozza molto con le idee di mister Sarri. Anche questa questione andrà sicuramente approfondita.

Le questioni romane si assomigliano molto. Entrambe hanno dei presidenti votati alla vendita e alla plusvalenza. La Lazio ne ha fatto un suo punto di forza, per la Roma è semplice necessità di bilancio. I due indiziati a partire sono, ovviamente, coloro che hanno più mercato: Milinkovich Savic e Alisson Becker. Inutile aggiungere che se questi due dovessero lasciare la Capitale, l'impronta delle due società sarebbe chiara: rivoluzione sarà, e non certo per migliorare la situazione. La scelta di Di Francesco e di Monchi da parte di Pallotta, è chiaro sintomo delle strategie future di mercato: crescita del vivaio e puntare tutto sulla creazione di plusvalenze importanti; in questo il DS ex siviglia è un mago indiscusso.

Ampliando la nostra analisi sul mercato europeo, il caso "Neymar" credo che scuoterà ancora il mercato per molto tempo. La non più giovane età, poi, dei due fenomeni Messi e CR7, creerà i presupposti per una "corsa agli armamenti". I soldi dopati degli sceicchi e dei cinesi, poi, faranno sicuramente il resto.