Incipit di questo articolo non può che fare riferimento a una data, cioè il 23 agosto 2021; è la data di oggi quella in cui facciamo il punto della campagna acquisti. Sappiamo tutti che manca ancora una settimana alla chiusura del mercato e che quindi possono ancora verificarsi movimenti importanti, in grado di sovvertire ogni valutazione, ma proprio per questo riteniamo importante sollevare osservazioni che possano risultare utili nel futuro, prossimo o più remoto che risulti.

Il primo commento immediato è la constatazione che -al di là del portiere- non è stato acquistato un titolare fermo della squadra; Maignan è stata una necessità subito affrontata, probabilmente perchè indifferibile sia dal punto di vista della scelta tecnica, sia dal punto di vista economico.
I riscatti di Tomori e Tonali e il rinnovo del prestito di Diaz erano passi dovuti in conseguenza di quanto seminato nella stagione precedente, così come la scelta di rinunciare a Dalot per motivo di costi.
La stagione di Ibra ha portato all'ingaggio di Giraud, mentre Florenzi è rientrato nelle casistiche denominate come “opportunità” peraltro di ottimo livello.
Anche per tutti questi calciatori comunque stiamo parlando di riserve, tranne che per il sorprendente Tomori, capace di soppiantare l'ex capitano Romagnoli al centro della difesa. Persino Giraud è da considerarsi un'ottima alternativa a IBRA (e viceversa direbbe Gabbani...), soprattutto nel modulo di riferimento 4—2—3--1.

Quindi non c'è dubbio il club si è mosso con l'intenzione di creare una panchina lunga e fornire ampie scelte a Pioli; ciò per due evidenti ragioni: la identificazione del crollo pro Inter nella scorsa stagione e i ritorno alla partecipazione alla Champions.
Purtroppo l'aver centrato una stagione tutto sommato positiva e comunque al di là delle aspettative, ha fatto perdere di vista altre situazioni che avrebbero dovuto servire da “orientamento” nell'ampio assortimento di variabili che propone il mercato calciatori.

Innanzitutto la stagione passata ha evidenziato con chiarezza i punti deboli della squadra; se è vero che in emergenza la squadra ha evidenziato la incompletezza qualitativa della rosa altrettanto vero è che anche alcuni dei “titolari” sono di un livello inferiore ai compagni.
A centrocampo Tonali reduce da una stagione a dir poco opaca non è in grado almeno per il momento di sostituire il duo Kessie-Bennacer, nonostante le tante assenze accumulate soprattutto causa gli infortuni dell'algerino. In questa stagione, oltre all'imprevedibile, ci sarà però anche la lunga assenza di gennaio per la Coppa d'Africa: siamo sicuri che chi giocherà sarà all'altezza?
Ancora più preoccupanti le incertezze legate all'uscita del trequartista Chanalogu, che Pioli impiegava – in modo inusuale- a tutto campo; oggi le mansioni sarebbero appannaggio di Diaz, ma già sappiamo che le sue caratteristiche non sono idonee.
Ecco dunque la necessità di tappare il buco acquisendo il profilo giusto dal mercato; perfetto sarebbe stato acquistare De Paul in uscita dall'Udinese e pervenuto all'Atletico Madrid, società che non sbaglia mai un colpo. Alle condizioni ottenute dagli spagnoli il Milan avrebbe potuto competere e non è detto che la preferenza di restare in Italia del giocatore non avrebbe fatto la differenza in suo favore. Invece i dirigenti rossoneri, pur facendo traplelare interesse non hanno mai aperto una trattativa. Veramente incredibile......

Così a pochi giorni dal termine della campagna acquisti il buco è ancora da coprire e ci sono una serie nutrita di competitor aspiranti all'incombenza. Possiamo dire che quelli di prima fascia sono già stati smentiti dal club: gli Isco, i James, i Coutinho, i Silva non verranno neppure considerati; quelli di seconda fascia Vlasevic, Sanabria, Ilicic dopo essere stati trattati, sono stati messi da parte, forse in attesa di eventi favorevoli in coincidenza con la chiusura del mercato; hanno preso piede quindi i calciatori di minor caratura che inseriamo in terza fascia: Messias, Corona, Zaccagni convincono e non convincono; probabilmente ne verrebbe acquistato uno solo per salvare la faccia nei confronti dei tifosi, verso cui sono state alimentate facili ilusioni.

Più o meno simile il discorso di copertura della fascia destra, deficienza cronica di un settore che da anni o viene coperto da un interditore incapace di segnare un numero significativo di reti (Saelemaekers) o da un estroso ma inconcludente attaccante come Castillejo. Dopo 4/5 sessioni di mercato il Milan è incredibilmente fermo a loro due; si è fatto scappare Chiesa (il sogno 2020), Berardi (2019-21) e Zytech (21); non ha chiuso neppure per Ilicic che poteva essere facilmente acquisito; ora corteggia persino Messias nel doppio ruolo di trequartista /esterno alto, che agli occhi dei tifosi sarebbe non un acquisto ma una provocazione...
Incomprensibile infine aver perso un terzo attaccante giovane, integro e molto più pronto come Kaio Jorge per acquisire Pellegri, che negli ultimi 2 anni causa infortuni- ha giocato (si fa per dire...) solo 216 minuti (3 partite sarebbero 270'). Dubitiamo che il ragazzo possa superare le visite mediche, ma gli auguriamo tutto il bene possibile.

Pioli ci dice che si sente fortissimo cosi, noi tifosi ne dubitiamo: la Samp, fra due ore comincerà a rispondere.