Mancano poco più di dieci giorni alla chiusura del calciomercato, una sessione invernale molto scarna per via della limitata disponibilità di risorse da parte delle squadre del nostro campionato e non solo. La pandemia ha inoltre contribuito a rendere complicata non solo il buon esito delle trattative ma soprattutto l’approccio preliminare alle stesse, vista anche la presenza di rigide restrizioni causate dal virus le quali impediscono di incontrarsi e stare a stretto contatto ravvicinato tra i vari interlocutori, nonostante la tecnologia ci venga comunque incontro. Mancano parecchio le dirette di mercato nei vari programmi televesivi da parte degli inviati all’interno degli Hotel, sedi di mercato e di incontri tra i vari agenti, procuratori e calciatori, così come mancheranno, all’ultimo giorno utile, le corse dei direttori sportivi ai box per il deposito dei contratti prima della scadenza del tempo. Detto ciò si è cercato di puntare sulla creatività tra l’immobilismo generale, non è stato per nulla inusuale veder partire giocatori in prestito, attraverso rescissioni consensuali o con l’investimento di cifre minime, riprendendo un po’ quello che è stato l’andamento della sessione estiva prima dell’avvicendarsi di quella invernale. Tuttavia non mancano i colpi di scena soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti accaduti all’interno di alcune squadre che, in qualche modo, hanno contribuito ad accendere e a rendere questa sessione un po’ più scoppiettante nell’ultima settimana alla quale ci apprestiamo ad assistere. Diversi i casi “spinosi” (alcuni risolti) e i nodi da sciogliere entro questi pochi giorni che ci separano dalla conclusione della finestra di mercato. Analizzeremo tali casi e parleremo anche di alcune trattative già andate in porto e di altre sorprendenti che potrebbero concretizzarsi in questi ultimi giorni, soprattutto per le squadre di media – piccola fascia.

IL CASO GOMEZ GASPERINI CON IL SIVIGLIA COME SPAURACCHIO
E’ oramai nota da mesi la questione che ha tenuto banco all’interno della squadra bergamasca tra Alejandro Gomez e Gianpiero Gasperini. Dal giorno in cui è avvenuta la “presunta” lite tra i due, il fantasista argentino ha smesso di fatto di essere un giocatore dell’Atalanta viste le continue esclusioni dall’undici titolare e il suo stato di giocatore fuori rosa ad ogni vigilia di partita. E’ un vero peccato che il bellissimo rapporto esistente tra Gomez e Bergamo si sia dovuto interrompere così, tranciato di netto senza possibilità alcuna di poter ricucire il rapporto, non solo con il tecnico, ma soprattutto con la società. Evidentemente l’ex capitano atalantino l’avrà combinata davvero grossa per lasciarlo andare così a cuor leggero senza nemmeno provare a riappacificare il tutto tra il tecnico, la società e lo stesso giocatore. Ma questa triste vicenda, in qualche modo ha contribuito a rianimare, quantomeno, il calciomercato poiché a dispetto dell’età Gomez rimane uno dei giocatori più forti del nostro campionato e potrebbe dare ancora moltissimo al calcio e alla prossima squadra in cui deciderà di andare se l’Atalanta darà il suo benestare. Tante le squadre italiane su di lui, per la risoluzione dei propri disguidi tattici: Inter, Fiorentina e perfino la Juventus, la quale, stando alle voci di mercato, avrebbe tentato di imbastire una trattativa con i bergamaschi attraverso uno scambio di giocatori, Bernardeschi a Bergamo e Gomez alla Juventus. Trattativa poi arenata a causa delle diverse valutazioni di mercato per entrambi i calciatori e soprattutto poiché l’ex viola si sarebbe opposto , rifiutando la destinazione, per giocarsi ancora le sue carte in bianconero. L’Inter invece, stando alle notizie delle ultime ore, non sarebbe del tutto tagliata fuori dalla corsa per l’acquisto di Gomez , secondo alcune voci di mercato, l’Atalanta sarebbe anche disposta a liberarlo a zero poiché il centrocampista argentino non sembrerebbe, molto, intenzionato ad accettare la pista estera poichè preferirebbe rimanere in Italia e vicino Bergamo soprattutto per questioni personali; quindi la squadra neroazzurra, nonostante le attuali vicende societarie starebbe ancora pensando di prendere Gomez per rinforzarsi. Però dovrà vedersela con il Siviglia, la squadra spagnola è in pole per l’acquisto dell’argentino con un offerta importante sia all’Atalanta, prestito con obbligo di riscatto a 6 milioni più 2 di bonus, sia al giocatore, contratto fino al 2023 a tre milioni di euro. Quindi dove andrà Gomez? Resterà, fuori rosa, a Bergamo? Prepariamoci a vivere questa trattativa intensamente negli ultimi dieci giorni di mercato.

IL CASO DZEKO E LA FAMOSA QUARTA PUNTA DELLA JUVE
Un’altra importante questione in grado di contribuire alla suspance degli ultimi dieci giorni di mercato è senza dubbio la scelta della quarta punta della Juventus. Da quando è iniziato il calciomercato non si fa che parlare d’altro all’interno degli ambienti bianconeri, in effetti una quarta punta di riserva servirebbe come il pane alla Juve visto il gran numero di partite ravvicinate e l’indisponibilità di alcuni uomini in fase offensiva come ad esempio Paulo Dybala. Ma soprattutto la squadra bianconera avrebbe necessità di rinforzare quel reparto perché incompleto da inizio stagione e dove soltanto le grandi prestazioni di Morata hanno contribuito a mascherare un problema di fondo. Esclusi i vari Llorente e Giroud, uno finito all’Udinese al posto di Lasagna, accasatosi al Verona, e l’altro troppo difficile da poter raggiungere, il nome più papabile per completare il reparto offensivo corrisponderebbe a Gianluca Scamacca giovane attaccante, in prestito al Genoa, di proprietà del Sassuolo. Un giocatore dall’ottimo potenziale che la Juve avrebbe inserito nel proprio taccuino da tempo e soprattutto dopo il buon inizio di stagione nel Grifone ma è una trattativa non semplice da portare a termine poichè la Juve lo vorrebbe soltanto in prestito secco, o al massimo con un diritto di riscatto, mentre la squadra neroverde vorrebbe un impegno più serio da parte della Juventus sul ragazzo attraverso un prestito di due anni con obbligo di riscatto fissato ad una cifra compresa tra i 20 e i 22 milioni di euro. Ragion per cui la trattativa sembra essersi, in questo momento, bloccata anche per via dei dubbi che la squadra bianconera nutre sul ragazzo, dalle ottime prospettive senza ombra di dubbio, ma forse troppo acerbo per contribuire alla risalita della Juventus in campionato dopo l’avvio difficile di questa stagione. Accantonato per un momento Scamacca, un nome nuovo starebbe circolando nelle ultime ore e cioè Edin Dzeko. L’attaccante bosniaco sembra aver rotto definitivamente con la Roma e con il suo allenatore dopo aver rifiutato l’ingresso in campo, in base alle voci che circolano, nella partita settimanale di coppa italia tra Roma e Spezia. In realtà non sarebbe un nome del tutto nuovo per i bianconeri in quanto era stato già cercato, con insistenza, in estate per assecondare la filosofia di gioco di Andrea Pirlo in cui un terminale offensivo della sua portata avrebbe sicuramente aiutato ad ottenere più vittorie di quelle effettivamente raccolte sin qui. Tuttavia la trattativa saltò a causa del veto di Delaurentiis per il trasferimento di Milik alla Roma (per circa venti milioni di euro) con conseguente passaggio di Dzeko ai bianconeri (circa quindici milioni di euro). E ora con il caos Roma scoppiato e la conseguente rottura del bosniaco con Fonseca potrebbero clamorosamente riaprirsi gli scenari che vedrebbero un suo approdo alla corte di Pirlo proprio negli ultimi giorni di mercato. E’ lui il giocatore perfetto su cui la Juventus dovrebbe puntare, nonostante l’età e l’ingaggio, in quanto manca un colpitore di testa ed un uomo d’area di rigore capace di fare a sportellate con i difensori avversari creando gli spazi necessari a Ronaldo e a Morata in un ipotetico tridente offensivo. Mancano, come detto, dieci giorni alla chiusura del mercato e questa, potenziale, trattativa sarà da tenere sicuramente d’occhio se la Roma dovesse proseguire con Fonseca.

ERIKSEN, HAKIMI E LA QUESTIONE PROPRIETA’ DELL’INTER
All’interno dell’ambiente neroazzurro a tenere banco oltre alle note vicende societarie degli ultimi giorni che vedono Suning vicino alla cessione di consistenti quote del pacchetto azionario dell’Inter ad un fondo di investimento estero
, anche altre questioni “spinose” tuttavia non sono da considerare secondarie. La prima riguarda il “caso” Christian Eriksen, un giocatore dal quale ci sia aspettava un grande rendimento, visto il talento mostrato al Tottenham, ma tuttavia mai veramente esploso all’Inter, adesso sembra trovarsi ai margini del progetto dopo aver addirittura rotto anche con il tecnico Antonio Conte che lo utilizza con il contagocce o soltanto per scampoli di partita. Si è parlato molto, nei mesi trascorsi, di una sua possibile cessione durante questa sessione di mercato con squadre come il Psg o l’Arsenal pronte ad acquistarlo ma così non è stato. L’unica possibilità concreta, per vederlo partire a Gennaio, è stata soltanto quella della sua ex squadra, il Tottenham di Mourinho il quale avrebbe avanzato una richiesta di un prestito secco con parte dell’ingaggio ancora a carico dell’Inter. Chiaramente la proposta è stata immediatamente rispedita al mittente poiché la squadra neroazzurra mira ad una cessione definitiva del giocatore danese anche per ricavare una cifra utile da, eventualmente, reinvestire sul mercato. Più i giorni passano e più diventa probabile la permanenza di Eriksen almeno fino alla fine della stagione a meno di clamorose trattative delle ultime ore di mercato, come la voce di un possibile scambio di prestiti tra Roma e Inter che vedrebbero coinvolti proprio gli scontenti Dzeko e Eriksen, fantamercato o realtà? Lo vedremo in questa settimana. Altro caso, quantomeno curioso, sembra quello di Achraf Hakimi, l’ex giocatore del Real Madrid e del Borussia Dortmund, acquistato per 40 milioni di euro, secondo i rumors delle ultime ore potrebbe far clamorosamente ritorno a Madrid per via del mancato pagamento di alcune rate da parte dell’Inter. Notizia al momento che non trova dei riscontri concreti, smentite anche dal procuratore del giocatore e dall’Ad dell’Inter Giuseppe Marotta. Dunque semplici illazioni, per destabilizzare l’ambiente in questo particolare momento dell’Inter, oppure un fondo di verità esiste? Vedremo nei prossimi giorni.

FINALMENTE CHIUSO IL CASO MILIK
Oltre ai casi rimasti aperti ci sono anche quelli che, finalmente, si chiudono come la lunga e interminabile telenovela di Arek Milik con il Napoli
. L’attaccante polacco, dopo quasi un anno di tribuna, lascia finalmente i partenopei per accasarsi all’Olympique Marsiglia, nella speranza di poter recuperare la forma migliore in vista dei prossimi campionati europei in programma quest’estate e conquistarsi, nuovamente, la maglia della propria nazionale da protagonista. Alla fine ha vinto la linea dura del presidente De Laurentiis, ha resistito alla tentazione di cederlo in Italia nonostante le offerte sul tavolo, in estate, fossero molto importanti e si è preso anche la “soddisfazione” con il suo “pugno” duro di far saltare la trattativa che con Milik alla Roma avrebbe portato Dzeko alla Juventus facendo un dispetto alla sua acerrima rivale. Una caso finalmente chiuso in cui il Napoli, il giocatore era in scadenza di contratto a fine stagione, riesce comunque ad incassare una buona cifra dai francesi ovvero 13 milioni complessivi (nove milioni più quattro di bonus facilmente raggiungibili) oltre ad un 20% su una futura rivendita. Con Milik al Marsiglia si chiudono anche definitivamente le voci di un suo possibile accordo a parametro zero con i bianconeri che a questo punto dovranno rivolgere le loro attenzioni, per l’acquisto di una quarta punta, verso altre direzioni. Caso chiuso con buona pace del Napoli e del giocatore finalmente tornato a sorridere!

IL MILAN TROVA IL SUO GUERRIERO “MARIONE MANDZUKIC”
Quest’anno il Milan sta facendo un qualcosa di straordinario e si trova al comando della classifica chiudendo, nonostante la sonora sconfitta interna di ieri con l’Atalanta, da campione d’inverno
. Tanti i giocatori giovani all’interno della squadra rossonera capitanati da un “Highlander” come Zlatan Ibrahimovic, il trascinatore per eccellenza e “arma letale” del Milan di Pioli. Ma nonostante la rosa sia di livello, il Milan per continuare a sognare ha avuto bisogno di rinforzi soprattutto in zona offensiva per cercare di far rifiatare lo svedese che ha un età non indifferente e non può certamente giocare tutte le partite della stagione ad alto livello. Il Milan ha già dovuto fare a meno di Ibra per diverse partite e non può permettersi di perdere terreno trovandosi al primo posto e a pochissimi punti di distacco dai cugini nerazzurri, inseguitori, e per questo che i rossoneri hanno acquistato, in questi ultimi giorni di mercato, Mario Mandzukic. Uomo dalle mille battaglie capace di fare incetta di trofei in ogni squadra in cui ha militato, abbiamo imparato bene, soprattutto noi tifosi juventini, ad apprezzarlo nel nostro campionato è uno che non si da mai per vinto ed è sempre pronto a dare tutto per la sua squadra. Fortissimo di testa, grande forza fisica e soprattutto grande spirito di sacrifico lo hanno sempre accompagnato nella sua carriera, giocatore sempre decisivo nelle sfide con un’alta posta in palio. Il Milan, nonostante l’età, ha fatto un’ottima operazione di mercato visto le limitate risorse a disposizione, ma tuttavia sarà sempre il solito “Marione” come lo è Ibra oppure il tempo lo avrà logorato? Non ci resta che scoprirlo.

ROMA TRA IL RITORNO DEL “FARAONE” E LO “SGARBO” REYNOLDS
Roma oltre al recente caos tra giocatori, dirigenza e allenatore ha comunque portato a termine delle trattative importanti una su tutte il ritorno di Stephan Elsharawy
. Il giocatore italiano svincolatosi dallo Shanghai Shenhua arriva a titolo definitivo alla Roma con un contratto di due anni e mezzo a 3.5 milioni di euro, un colpo importante per la squadra giallorossa in cui “il faraone” ha sempre giocato all’altezza delle aspettative negli anni precedenti riuscendo a conquistarsi anche un posto in nazionale. Ma non finisce qui infatti la Roma in un duello testa a testa con la Juventus sembra essersi aggiudicata il giovane talento americano Bryan Reynolds con una cifra intorno agli otto milioni di euro facendo così saltare la trattativa in sinergia tra i bianconeri e il Benevento nel quale, il giovane terzino, sarebbe dovuto andare in prestito per via della mancanza di posti da extracomunitari liberi da parte della Juventus.

OCCHIO AL PARMA: TRA BENATIA E TODIBO’ SPUNTA “IL MUDO” VASQUEZ”
Tra le squadre di piccola e media fascia quella che potrebbe sorprendere in questi ultimi giorni di mercato è il Parma
. Nomi di primissima scelta vengono accostati ai ducali autori sin qui di una stagione non particolarmente esaltante. Dopo l’arrivo di Conti dal Milan, prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza, il Parma cerca dei rinforzi da dare a D’Aversa per raggiungere la salvezza, come Medhi Benatia. Il difensore, trentatreenne, marocchino attualmente all’Al-Duhail sembrava ad un passo dalla firma e dalle visite di rito ma il club arabo sembra aver fatto saltare tutto nel momento in cui ha saputo dell’accordo tra il giocatore e la squadra emiliana, quindi occhio a questa trattativa, poiché potrebbe riaprirsi negli ultimi giorni di mercato. Ma non solo Benatia per la difesa il Parma avrebbe messo nel mirino anche il giovane difensore del Barcellona, adesso in prestito al Benfica, Todibo sempre attraverso una richiesta di prestito ai blaugrana ma la notizia più clamorosa sarebbe quella dell’imminente acquisto di Franco Vazquez l’ex Palermo, ora al Siviglia, potrebbe lasciare la Spagna per fare ritorno in Italia dove ha incantato tutti con le sue giocate nella squadra siciliana. Una trattativa però complicata da seguire attentamente in questi ultimi giorni di mercato. Riuscirà il Parma a rinforzarsi? Non ci resta che aspettare questa settimana per scoprirlo.

Quindi attenzione a queste ultimi giorni di mercato, non ci saranno colpi di scena clamorosi, ma sicuramente delle trattative importanti verranno portate a termine, quindi non ci resta che aspettare la fine di questa sessione con magari qualche sorpresa inaspettata delle ultime ore, soprattutto dalle squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere.

Ciccio