Mamma mia quanto è rutilante il mondo del calcio. Uno si assenta dal web per un mesetto convinto di ritrovarsi con società nuova, magnate nuovo, squadra nuova, tutto nuovo tranne i colori sociali e… e invece può tranquillamente leggere una qualsiasi gazzetta di inizio giugno senza notare le differenze.
Moratti e Tohir hanno deciso da tempo cosa fare. Nel frattempo i tempi tecnici di due diligence e ratifiche contrattuali lunghe come una coda sulla A4 permettono i mille voli pindarici che si leggono su web e giornali. Dalle incredibili rivelazioni sul 40% ottenuto da Tohir il venerdì, alla irrinunciabile offerta per il 60% delle quote che si è visto recuperare Moratti il lunedì. E così via… Massimo nostro (per adesso) ha specificato che l’eventuale ingresso in società dell’indonesiano non inciderà sul mercato. Può essere, nel senso che i soldi freschi serviranno per “andare a pari”. Però questa fase di stallo economico (è impensabile che una società in procinto di vendere quote possa toccare in qualsiasi modo il patrimonio che sta facendo valutare) incide eccome su tutte quelle operazioni che tecnicamente non si possono chiudere con il rischio che, a lungo andare, possano complicarsi.
Sulla squadra, invece, le calciominkiate rispecchiano fedelmente l’impoverimento degli ultimi anni. Adesso non ci sono più i tormentoni per Ibrahimovic o Eto’o, ma ci scanniamo come randagi per Naingollan. Realtà amara, ma questi siamo e da questo dobbiamo ripartire. Reparto per reparto, comunque, non ci facciamo mancare nessuna ipotesi, anche perchè il mantra di tutti “non possiamo comprare se prima non si vende” vale anche (e ancora di più) per noi. Ogni reparto ha pronta una cessione eccellente.
PORTIERE – In attesa di sapere se Handanovic andrà al Barcellona subito o il prossimo anno, i sostituti ipotizzati sono al momento cinque: Agazzi, Consigli, De Sanctis, Rafael e Bardi. Escludendo subito De Sanctis e Consigli (il primo non mi ispira certo fiducia, il secondo fa il fenomeno solo quando gioca contro di noi), tra gli altri tre punterei sicuramente su Bardi. Se dobbiamo rinunciare a un portiere forte solo per ragioni economiche, tanto vale sfruttare uno bravo, giovane e già tuo, piuttosto che spendere soldi per altri già affermati ma non su ottimi livelli.
DIFESA – A fronte della possibile cessione di Ranocchia (sarebbero 20 milioni buttati), del rinnovo di Samuel e del ritorno di Andreolli, spero che si possa investire soprattutto in giocatori di fascia. Tra tutti i nomi che si scrivono (Antonelli, Lulic, Kolarov, Basta) spero si prenda davvero l’esterno dell’Udinese. Credo sia uno dei pochi in grado di farsi tutto il campo senza far rimpiangere troppo a Mazzarri uno come Maggio. Tra i centrali in entrata si parla bene di questo Dragovic ma sinceramente non lo conosco. Mi intriga non poco la possibilità di arrivare a Richards del City. Uno davvero tosto.
CENTROCAMPO – Nominato Guarin come agnello sacrificale, è in questo reparto che sto vivendo davvero male questo calciomercato. Da oltre un mese continuo a sentire della trattativa con la Juventus per Isla e della sua voglia di tornare a grandi livelli. Non la vivo male per il fatto di trattare uno juventino (penso abbia inciso meno di Ian Rush), quanto per il fatto di sentirlo descrivere come uomo di fascia. A meno di un mio fulmineo attacco di Alzheimer, il cileno a Udine ha sempre giocato (e benissimo) da interno. Proprio quando Conte ha provato a metterlo sull’esterno (perchè in mezzo non c’era posto) ha cominciato, comprensibilmente, a svalvolare. Non ha nè la gamba, né i polmoni per poterlo fare. Quindi spero bene che alla fine l’arrivo del cileno non escluda l’arrivo di Basta o di un qualsiasi altro esterno. Per il resto c’è il gran dilemma del centrocampista centrale con l’ambitissimo Naingollan, il prediletto Beramhi, i reietti Flamini e Nocerino, l’impronunciabile Kondogbia e il sogno Paulinho. Tra questi io prenderei tutti i pochi soldi che abbiamo e li darei alla Roma per Pjanic. Uno che ci servirebbe come il pane.
ATTACCO – Non avendo nessun giocatore decente da barattare, in attacco bisogna sperare che la scommessa Icardi vada a buon fine e, soprattutto, che il ginocchio di Milito torni a posto. Su Belfodil non mi lascia perplesso il giocatore (credo sia uno buono e non mi dispiace), quanto sulla valutazione. 10 milioni per la metà oltre al prestito di Cassano e/o Silvestre ci tolgono la possibilità di valutare l’investimento in un secondo momento. O esplode Belfodil, o esplode il bilancio.
Ma adesso basta chiacchiere. Da oggi comincia ufficialmente il mercato. Pochi soldi, tanti obiettivi e la speranza di non prendere N’Koulou
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