A quanto pare le richieste di Pirlo riguardano due punte, un centrocampista e un terzino destro. Il Maestro non vuole ripetere la situazione dello scorso anno con un attacco che ha visto protagonisti tre giocatori per due posti e che hanno finito in debito di ossigeno. La stessa cosa si e’ verificata sulle fasce, dove sia Cuadrado che Alex Sandro hanno dovuto fare gli straordinari. Mancano otto giorni all’ inizio del campionato e non si sa cosa succedera’.

Colpa della crisi dira’ qualcuno. La pandemia ha devastato i bilanci delle societa’. La Juve piu’ delle altre soffre per la mancanza di tifosi allo stadio e negli store. Eppure dei 71 milioni di perdita, solo 20 sembrano dipendere direttamente dagli effetti del virus. Gia’ lo scorso anno la perdita e’ stata consistente. 

A cosa dobbiamo le pene di cui soffriamo?

Iniziamo col Pipita. 90 milioni di clausola rescissoria al Napoli che ancora ne beneficia. 7.5 di ingaggio netti al giocatore. Da due anni l’ argentino non e’ piu’ lo stesso. E non parliamo delle ironie sulla forma fisica, ma della questione mentale. Della voglia di sbranare la rete delle porte avversarie. Alla Juve lo hanno capito e hanno spedito il pacco al Milan. Pacco poi passato per la Premier e ritornato a casa. Higuain chiude la carriera a Torino segnando 8 goals in serie A. Ne valeva la pena? Guardando il campo, la societa’ ha tolto ai partenopei il giocatore piu’ importante. Sul piano economico e’ stato un bagno di sangue chiuso con una buona uscita e con una minusvalenze di 18 milioni. Giocatore regalato all’ Inter Miami.

Matuidi: il lottatore dai piedi di ferro. Comprato per 30 milioni, gioca con profitto per uno stipendio di 3.5 milioni piu’ bonus. L’ ultima stagione fatica e a un anno dalla scadenza lascia. Niente buona uscita, ma cartellino regalato. Di nuovo l’ Inter Miami la beneficiaria.

Sami Khedira. Arriva a zero nella stagione 2015-2016. 144 presenze in 5 anni, una media di 30 a stagione che nelle ultime due si e’ ridotta a 17 e 18. Ingaggio pesante da 6.5 milioni. Il tedesco non fa sconti. Li vuole tutti e blocca l’ arrivo di un altro centrocampista.

Douglas Costa: fromboliere brasiliano dalle giocate incredibili e dalla mira ottenebrata. Arriva dal Bayern per 47 milioni tra prestito oneroso e riscatto. 101 presenze e 10 goals in tre anni passati piu’ ai box che in campo. Lo stesso Costa dichiara di aver pensato al ritiro. E invece no, pascola ancora per i campi della Continassa e prende i suoi 6 milioni netti all’ anno. La societa’ lo vuole vendere, ma i muscoli di seta scoraggiano le pretendenti, eppure anche in Baviera qualche problema muscolare c’ era.

Vi risparmio le considerazioni su Rugani, De Sciglio, Danilo e Bernardeshi (40 milioni di pesos alla viola). Quattro pippe che percepiscono 15 milioni senza contare i bonus.

Il monte ingaggi cresciuto esponenzialmente grazie a contratti generosi e rinnovi esosi e’ la vera causa dei problemi della Juventus. A cio' si aggiunge lo scarso appeal per giocatori comprati a peso d' oro che si sono dimostrati dei flop.

Mi chiedo e vi chiedo come questo disastro passi inosservato. Come mai i due protagonisti: il dinamico duo costituito dagli ex migliori amici Marotta e Paratici, occupino ruoli di rilievo nelle due piu’ importanti societa’ italiane. Mentre le ultime mosse di Occhio di Falco sono state avvedute, quelle del fido scudiero sono state nel segno della continuita’: parametri zero dal salario d’ oro e colpi molto onerosi. 

In mercato dove i soldi scarseggiano le papere (societa') non galleggiano. La capacita’ di vendere conta molto di piu’ di prima. A rescindere e pagare buone uscite sono capaci tutti.