Dopo settimane di polemiche finalmente si prendono decisione chiara e ferma: serie A che prosegue ma si gioca a porte chiuse fino al 3 aprile. Solo una semplice domanda: non si poteva decidere prima?

Ok, e lasciando la solita risposta confezionata tra "siamo in Italia" e quindi di che ti meravigli, vuoi discorso molto più ampio; con tutto il pullulare di persone che ci sono tra lega di serie A, felici e governo, perché viene fuori sempre un casino spaziale?

La situazione non è facile, anche se ormai la psicosi, su certi aspetti, e più pericolosa del dire lo stesso e può portare a concepire in modo errato la realtà.
Ma non voglio parlare dei virus e dei tassi di infettività e mortalità, perché come ha detto giustamente Klopp: "questi sono argomenti che dovete chiedere agli esperti, che ci diranno cosa fare o non fare chiuse". Hai ragione caro Jurgen, però, a volte, si parte con uno che ha un granello di sabbia e alla fine della storia si arriva che ha un castello di sabbia; quindi meglio informarsi anche in modo autodidatta.

Allora capita che tifosi del Torino possono andare a Napoli, ma lei non può giocare in casa, che il Milan può giocare in casa, ma i tifosi bergamaschi possono andare a Lecce. Metà campionato sospeso, metà campionato che invece può giocare regolarmente. 
Nel mezzo di questo marasma generale, sono arrivate critiche alla Juve, incolpata di non volere giocare, poi rivelatosi l'esatto opposto, come confermato dagli addetti ai lavori. Ma alla fine se guardiamo il CDA della lega, non compaiono figure bianconere, mentre ci sono Lotito e Marotta. Quindi prima di attaccare Tizio o Caio, ricordiamo di leggere e informarci. Imbarazzanti anche gli attacchi di Zhang junior a Del pino; diciamo che ho capito cosa intendeva, ma ha sbagliato mezzo, modo e sistema con cui ha cominicato.

Molto bello, invece, il gesto dell'Inter e Zhang di donare €100000 euro a favore del dipartimento di scienze biomediche e cliniche "L. Sacco" di Mialno.
Questo esempio da seguire, unire le forze per far fronte a un pericolo con coinvolge tutti. Perché uniti si possono costruire le basi per ritornare nella normale normalità. In questo momento non esiste fede calcistica e potere, ma solo un unico grande obiettivo: TORNARE ALLA QUOTIDIANITÀ E RIMANERE LUCIDI DI FRONTE A QUESTO MOMENTO DI CONFUSIONE.