Finisce 1-1 il Sunday match alla Dacia Arena fra Udinese e Torino.
Friulani che vanno in vantaggio al 28esimo grazie a De Paul dopo un goal regolare annullato alla squadra granata, che riesce comunque a trovare il pareggio nel secondo tempo.
Perché il var non è potuto intervenire sull’eventuale primo goal torinese? La risposta è semplice: il direttore di gara Valeri sfortunatamente (o fortunatamente, dipende dai punti di vista) ha fischiato il fuorigioco un istante prima che il colpo di testa di Berenguer si insaccasse in rete. È comunque un errore e va sicuramente segnalato, in quanto il regolamento consiglia di lasciare giocare nelle situazioni dubbie. Riferendosi all’episodio a sfavore della sua squadra, inizia così Mazzarri su Sky Calcio Show: “Io non parlo di arbitri, ci ha già pensato la società. Mi occupo di quello che succede sul campo”. Esordisce bene e pensi che finalmente possa lasciare da parte ogni scusante. Poi continua: “Il Torino ha dominato in largo e lungo su un campo di patate, che ci ha penalizzato perché spesso non ci ha consentito di fare l’ultimo passaggio. Altrimenti avremmo fatto 3 o 4 gol – e ancora – anche oggi abbiamo avuto quasi l’80% di possesso palla fuori casa dominando.” Partendo dal fatto che i dati parlano chiaro: il possesso è a favore del Torino che ottiene però il 57% e non l’80 come dice il “signor frottole strategiche”.

E no, non è neanche il campo di patate a esser stato determinante sul risultato finale. È indiscutibile che il terreno non fosse in ottime condizioni (non così tanto da rallentare o deviare passaggi e conclusioni, n.d.r.) ma se lo è, lo è per tutti. Tant'è vero che nel secondo tempo l'attaccante bianconero Teodorczyk è scivolato per ben due volte. Inoltre i passaggi determinanti in zona goal del Toro, che gioca maggiormente sulle fasce, sono quasi tutti cross e non vengono quindi a contatto con le famigerate "patate". 
Proseguendo, anche il termine “dominare” appare eccessivo quando negli highlights del finale compaiono solo offensive bianconere. Questo fattore dimostra che chi mantiene il possesso per più tempo non è per forza il più pericoloso. Uno degli aspetti che rende meraviglioso questo sport che, per quanto ricco di imprevisti, accetta poche attenuanti e giustificazioni.