Inediti per un nuovo ritratto.
Si riaccendono le luci, si fa per dire, sulla figura di Max Allegri, uno degli allenatori più apprezzati nel panorama nazionale e internazionale. Il discorso Ajax lascia strascichi pesanti in casa Juve, anzi in casa Max.
Sul suo physique du role, da non disprezzare per carità considerando gli scudetti vinti nel corso degli anni (si parla di SCUDETTI, capiamoci, non di COPPE EUROPEE) occorre fare probabilmente un piccolo passo indietro. Ebbene sì, andrebbero studiati scrupolosamente materiali storici, conferenze, interviste e rassegne stampa per capire meglio la figura del buon Max. Ecco che alcuni limiti verrebbero a galla. Ma andiamo per ordine.

Allegri sa gestire bene lo spogliatoio delle sue squadre?
Prima domanda. Talvolta sì, altre volte no. I tifosi italiani hanno ormai composto due filoni di pensiero: c'è chi opta per il celebre slogan berlusconiano "No El Capisse un Casso" e c'è invece chi opta per il grido "Allegri miglior mister italiano". Ci sarebbero tanti discorsi da fare, proviamo a sintetizzare la situazione e a rispolverare qualche vecchio aneddoto che ha visto protagonisti campioni del calibro di Gattuso, Bonucci e Inzaghi. Senza dimenticare il grande Seedorf e altri fuoriclasse del Diavolo rossonero.

Ci mancherebbe altro, Allegri nel suo palmares ha raccolto vittorie importanti, su tutte l'ultimo scudetto del Milan nel 2011 e i successi ripetuti con la Juventus.
Rovescio della medaglia, Allegri a quei tempi è riuscito a buttare via un secondo scudetto con il Milan a vantaggio della Juventus, dopo aver avuto una valanga di punti di vantaggio sui rivali bianconeri. Allegri è stato capace di realizzare discussioni animate, non soltanto con Inzaghi con cui per poco non ci scappava una super rissa in campo, ma anche con Leo Bonucci (guarda caso due anni fa via dalla Juve) e anni fa con il grande Nesta e con un colosso quale Gattuso. Quest'ultimo si limitò nell'estate 2012 ad  una dichiarazione suggestiva e senz'altro significativa: "Io e Nesta via perché Allegri non ci voleva". Anche Seedorf, da quanto si dice e si legge, non ha mai avuto un rapporto idilliaco con Max Allegri che, con tutto il rispetto, ha mostrato talvolta una sorta di mancanza di rispetto nei confronti di alcuni, soprattutto con i vecchi senatori del Milan, lasciati soli e abbandonati. 

Il tempo passa, lo stile resta? Indubbiamente gli anni sono passati, su questo non ci piove, ma lo stile di Max Allegri sembra essere sempre lo stesso. A confermare il tutto i numerosi recenti attriti con Dybala al momento delle sostituzioni dell'argentino, che non la prende mai bene durante il cambio. Sarà un caso che Dybala tempo fa abbia spaventato i tifosi della Juve con un gelido "Non posso promettere fedeltà eterna, non so cosa succederà in futuro"?
Sarà questo uno dei dilemmi della prossima estate... Sì, perché se Agnelli ha già confermato Max per la prossima stagione alla guida della Juve, dall'altro lato di movimenti in entrata e in uscita ce ne saranno.

Intanto Max, scolasticamente parlando, è rimandato a settembre. Di debiti e dèfaillances tecniche e motivazionali ce ne sono, un fuoriclasse da rivedere sotto l'ombrellone estivo. Pagella da migliorare e tirata di orecchie. Insomma, per il buon Max è Game Over. Almeno per quest'anno.