Piero Angela, scomparso da poco e grande figura di un servizio pubblico televisivo di altissimo livello ormai in estinzione, sosteneva che solo "un'alta produttività consente a un numero crescente di persone di lasciare l'agricoltura per dedicarsi ai servizi e ai piaceri dell'intelletto".
Vi chiederete il perché di questo tributo al grande Piero, avrete la risposta leggendo quanto segue...

Secondo un rispettabile filone di pensiero, il fatto che Massimiliano Allegri guadagni oltre nove milioni di euro annuali lo rende "non esonerabile", tuttavia questa è una argomentazione erronea e, in quanto tale, è opportuno informare in merito.
Come recentemente ha affermato Maurizio Arrivabene, Amministratore Delegato della Juventus, nel caso dell'esonero di Max, ciò che andrebbe a pesare sul bilancio della Juventus sarebbe piuttosto l'ingaggio del suo successore. Per quanto riguarda il mister toscano infatti, sia che resti, sia che se ne vada, i soldi li pretende comunque tutti, a prescindere da quanto ammonti il suo stipendio!
In linea del tutto ipotetica, perchè non siamo in grado di prevedere cosa accadrà nelle prossime ore, una rescissione che liberi l'allenatore livornese, farebbe anzi risparmiare la società bianconera a livello di lordo.
Da questo punto di vista infatti, più un emolumento è alto e più la società risparmia in tasse attraverso una rescissione di contratto. 
Come detto, non sarebbe tutto rose e fiori perché la Juventus dovrebbe pagare un nuovo allenatore ma, in questo caso entrano in gioco due fattori: la produttività ed i piaceri della vita di cui parlava Piero Angela!

Un lavoratore, un allenatore che valorizzi il capitale sportivo mettendo i calciatori nelle migliori condizioni per esprimersi, può alla fine dei giochi conferire un beneficio per le casse societarie! 

Ciò può realizzarsi o perché si vincono dei trofei e si realizza un successo dal punto di vista della penetrabilità dei marchi e degli sponsors o perché viene venduto un giocatore che, essendosi esaltato in campo, ha visto accrescersi il suo valore (e il prezzo)! 
Ed i piaceri della vita quali sarebbero? Il "bel calcio" ovviamente!
Quello che permetterebbe a un Vlahovic, ad esempio, di affermarsi!
Purtoppo la suddivisione del tutto artificiosa in "giochisti" e "risultatisti", rispettivamente il tipico "calcio orizzontale alla spagnola" (di cui Sarri, Mancini, Spalletti e il Pirlo allenatore fanno parte) e il "calcio catenacciaro", ha fatto dimenticare in Italia l'esistenza del "calcio alla tedesca" di cui in realtà siamo stati innovatori ed artefici sin da inizio anni '90!
In fondo, cosa intendiamo noi italiani con "bel calcio" se non il calcio verticale, organizzato e intenso, il "calcio Maestro", quello della tradizione dei Lippi, dei Capello, e tutt'ora dei Klopp, dei Tuchel, della Premier League e della Bundesliga? 

Scusandomi per aver associato e interpretato in modo del tutto personale l'aforisma di Piero Angela mi permetto un #Allegriout.