Se prima era scontato, adesso si può definire "ufficioso": Mauro Icardi lascerà l'Inter. Il centravanti 26enne dell'Inter era ormai un separato in casa (da mesi e mesi), ed era sotto gli occhi di tutti che squadra, società ed anche il neo-allenatore Conte l'abbiano pian piano spinto in un precipizio dalla quale stavolta l'argentino non è più risalito. E alla fine Beppe Marotta ha palesemente manifestato che sia lui che Nainggolan non fanno più parte del progetto. Era ormai scritto, ma siamo sicuri che l'Inter, nonostante tutte le viscissitudini, stia facendo la scelta giusta?

Sono due i club concretamente interessati a Icardi: Juventus (da almeno un anno ormai) e Napoli, che ha provato ad ingaggiarlo già diverse estati fa. Il club bianconero non necessita di chissà quale rivoluzione nella sua rosa già di per sé senza eguali in Italia: ha già preso sia giocatori di prospettiva (Rogeiro, Demiral, Traorè e Luca Pellegrini), sia giocatori di caratura internazionale (Ramsey e Rabiot), permettendosi anche un ritorno discutibile ma di grande effetto come quello di Buffon. In attesa del colpo De Ligt, c'è da pensare anche al possibile crack per la Champions: se proprio vogliamo trovare il pelo nell'uovo, uno (dei pochi) difetti della Juventus della scorsa stagione è stato forse il reparto avanzato. No, nessun riferimento a Cristiano Ronaldo, ma ad elementi come Dybala e Mandzukic: il primo ha vissuto la sua peggior stagione (anche psicologicamente) con la maglia bianconera, mentre il secondo è stato un lontano parente del guerriero che tutti conosciamo. Dybala sembra ormai intenzionato a cercare fortune in un altro grande club con un progetto interessante (forse proprio l'Inter?), mentre il croato, ormai non pià giovanissimo con i suoi 33 anni, chissà che possa essere tentato dalla classica esperienza di fine carriera cinese o americana. Certo, il possibile addio di entrambi sarebbe forse troppo drastico, ma l'ingaggio di Icardi e il maggior utilizzo di Kean porterebbero garanzie e soprattutto tanti gol per il futuro. Non dimentichiamoci che a supportarli sarà un certo Ronaldo.

Per quanto riguarda il Napoli, sembra proprio che il presidente De Laurentiis stia (finalmente) ricominciando a spingere sull'acceleratore. Se dovessimo usare due pesi e due misure, possiamo benissimo affermare che Icardi sarebbe più utile in maglia azzurra che bianconera. Sono ormai tre anni che il Napoli non dispone di un attaccante di alto livello: al di là dell'ottimo rendimento di Milik nella scorsa stagione, per poter sognare quello Scudetto che da due anni (a Firenze) sembra ancora rimasto in gola come una briciola di pane secco che non si riesce a mandar giù, servono i gol e Insigne e Mertens possono dare tanti di quei palloni che ad Icardi piace tanto ricevere. Mai come stavolta il patron Aurelio deve azzardare il colpo così come ha fatto con Manolas ed è in procinto di fare con James Rodriguez. Al di là dei difetti che tutti conosciamo e del fatto che Mauro stia facendo parlare di se soprattutto fuori dal campo, non è utopia pensare che in un ambiente caloroso come quello napoletano e in una società che è ben disposta a coccolarlo come fece anzitempo con Cavani e Higuain, Icardi trovi gli stimoli necessari.

L'Inter sembra ormai spedita ad inaugurare (e questa è la volta buona) un nuovo ciclo, affidandosi ad un allenatore che di cicli nuovi e vincenti ne sa parecchio, ma attenti alla lama a doppio taglio: Godin a parametro zero è un colpo mica male, ma Sensi, Lazaro, Agoumè sono più scommesse e non è affatto scontato che Lukaku sarà un sostituto all'altezza di Icardi. I nerazzurri ci guadagnerebbero in muscoli e centimetri (96 chili per 192 cm!), ma è davvero così certo che il giocatore belga garantirà la stessa media-gol mostruosa di Icardi?

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