Inter batte Spal 2-1 e vola, da sola, al terzo posto in classifica. Una vittoria frutto del cuore messo in campo dai nerazzurri, una volta che la Spal aveva trovato il pari e sembrava addirittura che potesse fare il colpo grosso. Una vittoria arrivata soprattutto per merito di capitan Icardi, che con la sua prima doppietta stagionale ha mostrato, ancora una volta, il suo infallibile istinto del gol. E' noto che Mauro Icardi sia tra i pochi attaccanti in circolazione a trasformare in oro ogni pallone che tocca, con una media realizzativa da fare invidia. In poche parole, Icardi in area di rigore non sbaglia mai. E dire che questo istinto sembrava essersi smarrito nelle prime uscite stagionali, con Maurito stranamente timido davanti alla porta avversaria. Un Maurito messo inoltre sotto accusa per lo scarso contributo ai compagni in fase di costruzione. Un Icardi immobile, per citare un altro illustre collega, ad aspettare un pallone buono che non arrivava mai.

Poi la svolta, sua e guarda caso di tutta la squadra in quella sera del 18 settembre, quella del ritorno in Champions dell'Inter a San Siro, dell'esordio nella massima competizione europea per molti nerazzurri. Tra questi anche Icardi, il quale al minuto 86 cambia la storia della partita e dà inizio alla rimonta con un gran destro al volo dal limite. Da quella sera l'Inter e Icardi non si fermano; il capitano sblocca le marcature nel match di campionato contro la Fiorentina, su calcio di rigore. Ma manca ancora la sua firma, i gol "alla Icardi", che sono arrivati puntuali ieri sera. Doppietta decisiva per battere una grande Spal. Icardi torna il trascinatore, torna il capitano, quello che si mette sulle spalle tutta la squadra e la porta al successo. Icardi pensa da grande adesso, come la sua Inter, quella per cui ha pianto di tristezza dopo l'Inter-Juve dello scorso aprile, quella per cui presto spera di poter piangere di gioia. Negli ultimi sedici metri Icardi è unico, e come avrebbe intonato anni fa Rita Pavone: "Come te non c'è nessuno".