"Napoli è stata una tappa speciale, è stato piacevole ed emozionante tornarci. Se proprio devi perdere, sono contento che sia accaduto con loro. Anche se preferivo che risolvessero i loro problemi tra una settimana...".

Con queste parole Maurizio Sarri risponde alla domanda che gli rivolge Fabio Caressa su Sky nel finale di Napoli - Juventus 2 a 1. Non proprio ciò che i tifosi si aspettavano di sentire dal proprio allenatore, da chi proviene da una sconfitta coi rivali storici degli ultimi dieci anni calcistici, da chi percepisce un lauto stipendio da una società che fa del proprio stile di vita la "vittoria sempre e comunque". 
Peggio dell'auspicabile, se l'Inter di Antonio Conte ti concede una rampa di lancio per allungare in classifica dopo il recente pareggio contro il Cagliari. 

Non si vuole mettere alla forca Maurizio Sarri, questo no. Ma tali dichiarazioni fanno storcere il naso a molti. Non ci si aspetta, infatti, che dopo una sconfitta cocente come quella del San Paolo l'allenatore della propria squadra spenda parole d'elogio per i suoi ex giocatori (ma quanto ex?), quanto che egli sia rammaricato e arrabbiato per aver buttato via un risultato con tanta velleità. 

Chiariamoci, nel calcio c'è spazio per i sentimenti. E quelli che Sarri nutre ancora per la città e la squadra che lo ha portato in alto sono assolutamente legittimi. Solo che, se vengono esternati così, parlare di scivolone risulta riduttivo. 

Specialmente, poi, se la prima occasione di stringere un vero rapporto solido con i tuoi tifosi (la Supercoppa persa con la Lazio) viene disperatamente meno. Specialmente se la Juventus agli inizi di febbraio non sembra ancora una squadra solidissima, con molti limiti sia in attacco che in difesa. Specialmente se è ancora fresco e vivo il sentimento di amore per il tuo predecessore.

Ma non è finita qui, perché Sarri rincara la dose: "questa Juventus, per caratteristiche, non può giocare come quel Napoli, è una squadra che ha altre qualità, giocatori forti, però non è una squadra brillantissima dal punto di vista fisico, giocatori rapidissimi che possano innescare delle combinazioni così in velocità. E' una squadra che ha carateristiche diverse". 

Peccato, perché di qualità ce n'è tanta. Sarebbe inutile citare i vari Costa, Ronaldo, Dybala, Bentancur, Pjanic e via discorrendo. Peccato, perché fa specie sentire che la Juventus non sia in grado di palleggiare. Io ad esempio non ne sono così convinto. Maurizio ma ne sei proprio sicuro? Vogliamo tutti credere che il San Paolo ti abbia fatto l'effetto di un potente allucinogeno e che tu credessi, dalla panchina, di guidare gli azzurri. Ci sta, l'emozione, a volte, gioca brutti scherzi. 

E poi ancora: "è difficile entrare nella testa di una persona, quando lo devi fare con 25 contemporaneamente penso sia ancora più difficile, perché poi si intrecciano gli obiettivi collettivi agli obiettivi individuali e quindi diventa tutto più complesso". Mhm, quindi cosa ci stai dicendo? Che in 8 anni di vittorie queste ultime sono avvenute per puro caso? Che il livello del campionato italiano era così basso che anche mandando in campo l'U23 sarebbe stato facile vincerlo? Che il tuo Napoli era solo un fuoco di paglia?

Tornando seri per un minuto, bisogna fare una dichiarazione di intenti. Maurizio, ci credi ancora in questo progetto? Credi nei tuoi giocatori? I tuoi giocatori credono in te? Perché se così non fosse, è inutile tutto il lavoro che tu e il tuo staff state facendo. 
Allora bussiamo alla porta del tuo cuore anche noi, Maurizio, tifosi bianconeri. Ci apriresti? Sei in grado di capire che alla Juventus in questo momento vogliamo certezze e non tentativi? Sei in grado di fornire a dei campioni di altissimo profilo una guida certa e retta? 

Noi nel frattempo bussiamo... ma qualcuno si è già stancato e vedendo che nessuno dice "avanti" è andato via.