Sul tema calcio preferirei glissare per almeno un mese... A parte che seguire con curiosità e grande interesse l’Atalanta, impegnata in questa sua strepitosa avventura europea che spero possa concludersi, per i colori nerazzurri, il più tardi possibile e con massima soddisfazione. Sul tema Juventus attendo le risultanze di una manovra dirigenziale bianconera che è già in atto e che spero possa poi  concludersi  efficacemente perché la compagine bianconera possa affrontare la prossima difficilissima stagione con rinnovata fiducia e immutate ambizioni... La situazione al momento non è delle più semplici e non sarà affatto facile, per la società bianconera, riuscire a riorganizzare al meglio e in poco tempo le fila e ripartire forte e con il piede giusto. Sulle attuali problematiche della squadra bianconera una idea abbastanza convinta, perfino precisa, credo di essermela fatta e da tempo. Sono un po’ deluso nel constatare che già le prime mosse operate dalla dirigenza bianconera scaturiscono da idee niente affatto in sintonia con le mie. Senza avere la pretesa di raccontare verità assolute…Provo a condividere con voi, amici sportivi e fans della vecchia Juve, il mio modesto pensiero: La Juventus che ci ha lasciato Sarri, allenatore uscente, è come un’auto capottata più volte e finita in un burrone... A chiunque abbia seguito con attenzione lo svolgersi della stagione bianconera appena terminata non possono essere  sfuggiti i seguenti fondamentali indizi:
  1. La Juventus di quest’anno è stata una sorta di camaleonte, un ibrido, ovverossia una squadra che ha continuato a giocare esattamente come negli anni precedenti sotto la guida di da Max Allegri. Il nuovo tecnico bianconero ha mantenuto il medesimo assetto di gioco e ha solo spostato più avanti, di circa 30/40 metri, il baricentro della squadra.
Il risultato di questa operazione è stao quello di rendere il complesso molto più vulnerabile difensivamente, mantenendo costante l’ inconsistenza e poce efficace la fase d’attacco, anche quest’anno affidata quasi esclusivamente all’estro e ai colpi dei suoi fuoriclasse. La Juventus, sia quella di Allegri che quella si Sarri  a livello di costruzione di gioco ha sempre operato stancamente e quasi esclusivamente per vie orizzontali, unico sbocco e si fa per dire… le fasce laterali dove venivano indirizzati il 90% dei passaggi  con l’unico obiettivo di proporre dei cross dal fondo che gli anni scorsi  venivano spesso  raccolti dalla testa di Mandzukic, quest’anno invece solo saltuariamente da Ronaldo, che come sappiamo preferisce giocare largo e a centro area ci arriva solo con azioni personali o ci staziona raramente e solo in occasione  di calci piazzati a favore o tiri dalla bandierina. Sia alla Juve di Allegri, comunque più coperta, più solida e compatta, che a quella di Sarri sono sempre venute meno le percussioni centrali da parte dei centrocampisti le verticalizzazioni che sono state rare e spesso casuali perché in questa Juve i giocatori hanno sempre aspettato la palla sui piedi, mancanza assoluta di movimento senza palla, smarcamento e attacco degli spazi.
  1. Questi difetti fondamentali sia congeniti che acquisiti non hanno mai permesso lo sviluppo di un gioco che potesse risultare davvero efficace ed incisivo. Strano che questa situazione cosi carente e chiara si sia mantenuta  costantemente per tutta la stagione senza che Sarri sia stato di porvi rimedio o solo di migliorarla un po’… Non si esclude il fatto che il buon Maurizio non abbia avuto tutta la necessaria collaborazione da parte dei suoi giocatori e che gli stessi per caratteristiche fisiche e tecniche e per l’età avanzata non siano stati in grado di garantire un gioco più aggressivo e di movimento se non solo a tratti o per pochi spezzoni di gara.
  2. La Juventus durante tutto l’arco della stagione, ha trovato sempre maggiori difficoltà ad esprimere se stessa, è entrata in confusione, per poi finire col disunirsi sempre più, perdere fiducia e terminare la stagione come peggio non avrebbe potuto.
Dall’analisi appena riportata possiamo scaturire alcune certezze assolute:
  1. Il licenziamento di Sarri è assolutamente più che giustificato e non è da addebitare a due finali perse ( C. Italia e Suopercoppa..) oppure all’eliminazione subita in Champions ad opera di un modesto Lione ed appena agli ottavi di finale e neanche ad uno scudetto vinto per il rotto della cuffia e con un solo punto di vantaggio… sulla seconda classificata. A pesare enormemente è stata invece una stagione intera durante la quale  Maurizio Sarri ha presentato dinnanzi agli occhi di società e tifosi, una squadra impalpabile, che con l’andare del tempo piuttosto che migliorare il suo standard lo ha perfino sempre più peggiorato. Una squadra senza gioco, senza idee, senza presente e soprattutto senza futuro…
  2. Non sarebbe neanche giusto oppure onesto attribuire a Sarri tutte le responsabilità di una stagione che per troppi versi potremmo definire fallimentare. Il tecnico tosco napoletano è stato anche molto sfortunato in questa sua breve ma intensa esperienza bianconera ed è anche per questo motivo mi sento di augurargli le migliori fortune per il proseguo della sua carriera. La dirigenza  bianconera ancora una volta ha messo a disposizione del proprio allenatore un organico molto datato e perfino deficitario per qualità numero di giocatori se andiamo a considerare quei 5/6 atleti che oramai da diversi anni ne fanno parte pur rendendosi quasi sempre indisponibili.
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  1. Queste costanti gravissime lacune evidenziate a livello di rosa giocatori  dimostrano quanto siano state inadeguate le scelte operate in questi anni  in sede di campagna acquisti da parte dei  collaboratori del presidente Agnelli. Si è sbagliato tanto, troppo e al punto che oggi risulta difficilissimo porvi rimedio e in poco tempo. Nonostante ciò  e la cosa mi stupisce non poco il presidente Agnelli  non solo ci conferma la fiducia ai suoi collaboratori ma addirittura  non manca occasione per ringraziati pubblicamente e caldamente per il lavoro fatto finora
  2. Alla resa dei conti la Juventus oggi si è trovata nella condizione di cambiare ancora  la conduzione tecnica della squadra e a reinventarsi un organico quasi di sana pianta con il presidente Agnelli  che ne affida l’incarico a chi è stato artefice di questo disastro.
  Le scelte e obiettivi della Juventus oggi :
  1. Impensabile che la Juventus quest’anno voglia ‘’riposare’’e pensi ‘’solo’’ a ricostruirsi …L’obiettivo è indiscutibilmente è sempre quello di primeggiare e di vincere. Ma definire complicata la situazione attuale della squadra bianconera è... eufemismo.  Ma allora quali scelte potrebbe operare oggi la dirigenza bianconera  per provare a rimettere in sesto e in brevissimo tempo questa squadra assolutamente dissetata e fuori pista al fine di renderla  nuovamente competitiva prima possibile?
  2. Non sono d’accordo nell’affermare che la concorrenza sia cresciuta e molto di livello… Diverse compagini, è vero, a livello di competitività si sono assestate e consolidate e cominciano ad alzare la testa… probabilmente anche incoraggiate dai segni di un evidente declino mostrati quest’anno dalla Juventus …Io credo invece che fondamentalmente non è stata la concorrenza a crescere di livello e accostarsi ai bianconeri, piuttosto credo sia stata la Juventus a scendere di qualche gradino nella scala dei valori fino ad assestarsi ai piani bassi della mediocrità accanto a quelle squadre che solo fino all’anno terminavano il campionato a 15 punti di distanza dalla vetta… Per la Juvenetus  si tratta quindi  di cercare risalire al suo normale standard e ristabilire  le solite distanze… I bianconeri tengono il ‘’banco’’ ormai da 9 anni perdere ..’la mano’’ come succede nel gioco delle carte … potrebbe essere molto pericoloso. Occorre quindi rimediare ai disastri di quest’anno in modo molto veloce e competente per potersi confermare leader.
  3. A mio modesto avviso, in un momento di confusione totale e di incertezze assolute, la via da seguire sarebbe stata quella più pratica, più semplice quella già consolidata e collaudata  capace da subito di offrire le maggiori garanzie di risultato…
  4. La scelta di Pirlo sulla panchina della Juventus è intrigante, sfiziosa ma al contempo rischiosa. Io credo che l’ex play bianconero possa fare bene e sempre meglio ma occorrerà del tempo perche un’ennesima nuova filosofia di gioco che dovrà impostare possa essere assimilata dalla squadra e garantire risultati costanti. Pirlo che potrebbe anche pagare l'inesperienza, ha dalla sua il vantaggio di  conosce molto bene un ambiente  che lo conosce e lo apprezza tantissimo. Non avrà difficoltà a relazionare con i suoi ex compagni che sono certo sapranno dargli una grossa mano. Eppure questa scelta di Agnelli sempre ambiziosissimo, al momento non mi sembra la più azzeccata. Nel frattempo mi viene anche il dubbio che questa decisione cosi coraggiosa non scaturisca ancora una volta dall’errata convinzione di disporre di una rosa giocatori talmente forte da poterla affidare anche ad un allenatore provetto che mai è stato seduto su una panchina.
Io non avrei operato scelte diverse e senza dubbio alcuno: A Pirlo avrei confermato l’incarico di allenatore dell’under 23 bianconera e me lo sarei tenuto caldo per almeno un anno o due in attesa che maturasse la giusta esperienza prima di poter approdare alla guida della prima squadra. Prima squadra che avrei affidato da subito e senza alcun dubbio a Max Allegri, peraltro ancora sul libro paga della società. Con una campagna acquisti finalmente competente ed indirizzata per obiettivi, avrei assicurato a questa squadra un allenatore carismatico capace di mille soluzioni, in grado di riportare in poco tempo ordine, compattezza, sicurezza, schemi rodati e assimilati e quindi una squadra pronta a combattere per davvero. Il ritorno di Max sulla panchina bianconera credo anche sarebbe stato accolto dalle squadre concorrenti con un pizzico di preoccupazione in più … Comunque credo senz’altro che la Juve di Pirlo non sarà squadra dndecisa e farfallona, sterile debole e indecisa come quella vista quest’anno… Ma per vincere potrebbe non bastare. L’obiettivo della conquista del decimo scudetto consecutivo appare oggi tutt’altro che scontato. Raggiungerlo sarà impresa titanica… Speriamo bene... Ma intanto stasera stropicciamoci gli occhi e godiamo a veder giocare  questa splendida Atalanta.