La Pescara che vince. Questa è la storia di un pescarese che ha saputo partire dalla Renato Curi, una piccola società di Città Sant'Angelo in provincia di Pescara e arrivare sul tetto del mondo sia con il Milan, con il quale tra le altre cose, ha vinto una Champions League e una coppa del mondo per club, e sia con l'Italia. Con la nazionale azzurra è stato campione del mondo ai mondiali di Germania 2006. Ma non solo questo. Da Pescarese è riuscito ad allenare la squadra della sua città, il Pescara, e a portarlo in Serie A superando lo scoglio dei play off. Questa è la storia di Massimo Oddo, ex calciatore, di ruolo terzino destro ma anche difensore centrale all'occorrenza, che aveva un vizio, ovvero quello di calciare e segnare i rigori. Abile dai calci da fermo, dotato di un ottimo modo di calciare di destro e ottimo crossatore, nella sua carriera ha segnato 24 rigori su 27 tirati. Una media di realizzazione dell'88,9%. Una rarità per un terzino. 

Massimo Oddo è stato un ottimo terzino destro ed è proprio questa sua caratteristica che balzava all'occhio e faceva sì che esso si differenziasse dagli altri suoi colleghi di ruolo, ovvero l'ottima capacità di tirare in porta con il destro, in particolare sulle punizioni e sui rigori oltre che dai calci d'angolo. Lui oltre ad avere tutte le abilità richieste ad un terzino, quella di saper entrare bene in tackle scegliendo il tempo giusto in cui fare la scivolata, oltre a sapere sovrapporsi per chiamare la palla ed essere lanciato per poi andare al cross in aggiunta ad avere capacità difensive in marcatura che gli permetteranno a fine carriera di destreggiarsi come difensore centrale nel suo ultimo anno da calciatore con il Lecce, ebbene, Oddo aveva questa abilità dai calci da fermo. In genere questa caratteristica la si riscontra nei calciatori offensivi. E questa è stata la fortuna di Massimo Oddo. Questa sua peculiarità che lo ha in qualche modo reso un terzino originale, in qualche modo raro.

Massimo Oddo nasce a Pescara il 14 giugno del 1976. La sua carriera da calciatore inizia nella Renato Curi, come ho accennato in precedenza nei dilettanti. Una carriera da calciatore iniziata nell'annata 1992-93 a Città Sant'Angelo e finita nell'annata 2011-2012 con il Lecce in Serie A. È iniziata con la Renato Curi nelle giovanili. Accumula 3 presenze con la squadra di città Sant'Angelo nei dilettanti. L'anno dopo passa alle giovanili del Milan dove resta dal 1993 fino al 1995. Non esordisce subito con i rossoneri in prima squadra e in Serie A ma resta a giocare con la primavera del Milan. 

Nel 1995-95 arriva il suo esordio nel calcio professionistico, nella terza serie italiana, in Serie C1 con il Fiorenzuola, i cui colori sociali sono il rosso e il nero, come quelli del Milan. Con il Fiorenzuola esordisce nella manifestazione della Coppa Italia con 3 presenze. Con lo stesso Fiorenzuola in C1 accumula 19 presenze. Nell'agosto del 1996 fino al novembre dello stesso anno torna a giocare in Lombardia nel Monza, sempre in C1. Qui gioca solo 4 volte in campionato e 2 volte in Coppa Italia.

Nel 1996-97 va a giocare in Toscana, nel Prato, sempre in C1 con cui accumula 16 presenze in campionato. Nel 1997-98 va a giocare a Lecco, tornando così in Lombardia dopo essere stato a Milano, nelle giovanili del Milan, e dopo essere stato nel Monza. Con il Lecco gioca sempre in C1, e in campionato in 20 presenze arriva finalmente il suo primo gol della carriera. Nel 1998-99 torna a giocare nel Monza, questa volta in Serie B. Esordisce in questa categoria con i brianzoli e in 30 match in Serie cadetta realizza con la maglia del Monza 4 gol tutti su punizione, a dimostrazione della sua qualità balistica nel calcio da fermo. 
Oddo non era dotato di un tiro di potenza, non era questo il suo tipo di tiro caratteristico nei calci da fermo, ma il suo modo di calciare era il classico tiro di piatto, a giro, di precisione, il tiro di classe per intenderci.
Nel 1999-2000 passa a giocare nel Napoli, in Serie B e contribuisce alla promozione dei partenopei in Serie A con 36 presenze e 1 gol realizzato. Per lui anche 9 presenze in Coppa Italia con il Napoli. Tuttavia non esordirà in Serie A con loro. L'anno dopo, nell'annata 2000-2001 passa a giocare nel Verona e sarà con gli scaligeri che avverrà il suo esordio nella massima serie italiana.

Nella città di Romeo e Giulietta, Oddo con il Verona realizza 4 gol in 32 match. I suoi primi gol in Serie A. Per lui anche 2 presenze in Coppa Italia quell'anno con i gialloblu. Il Verona riesce a mantenere la Serie A e Oddo l'anno dopo resta al Verona sempre in A e in 32 match segna 5 reti. Ma in questa annata 2001-2022 per Oddo arrivano i primi gol in Coppa Italia. Saranno due gol, una doppietta in una presenza in Coppa Italia quell'anno con gli scaligeri.

Nel 2002-2003 passa a giocare nella capitale, nelle file della Lazio. Della Lazio diventerà anche capitano nel 2006 dopo la cessione di Fabio Liverani che era capitano di quella Lazio prima di lui. Il Milan in precedenza ha comprato altri capitani dalla Lazio come Alessandro Nesta, Giuseppe Favalli e successivamente Lucas Biglia per esempio prima di Massimo Oddo che arrivò al Milan dopo una trattativa estenuante.
Per Oddo con la Lazio arriva consacrazione ad alti livelli ed esordisce nelle coppe Europee. Il primo anno con gli aquilotti accumula 19 presenze in A, 5 presenze in Coppa Italia e 7 presenze in Coppa Uefa senza trovare mai la via del gol. Per lui è stato il suo esordio nelle coppe Europee e in Coppa Uefa.
Nel 2003-2004 arriva il primo gol di Oddo con la maglia della Lazio in campionato in Serie A ed esordisce sempre con la Lazio in Champions League. Accumula 31 presenze in A con 1 gol all'attivo, 7 in Coppa Italia e 6 in Champions League senza segnare né nella coppa nazionale né in quella europea. Ma in quell'anno con la Lazio, nel 2003-2004, vince la Coppa Italia per quello che è stato il suo primo trofeo della sua importante carriera da calciatore.

L'anno dopo con la Lazio gioca la Supercoppa Italiana ma perde la finale contro il Milan. Nel 2004-2005 con i biancocelesti accumula 35 presenze in A con 4 gol segnati, 1 presenza in Coppa Italia senza riuscire a segnare e 5 presenze in Coppa Uefa senza trovare la gioia del gol.
Nel 2005-2006 gioca ancora con la Lazio ma con i biancocelesti non riuscirà a vincere più nessun trofeo. In quell'anno segna 7 gol in campionato in 35 presenze. Mai aveva segnato così tanto in una stagione. Per lui quell'anno anche 3 presenze in Coppa Italia senza reti segnate.
L'anno dopo resta solo 6 mesi alla Lazio e segna 5 gol in 15 presenze in A con all'attivo 2 match di Coppa Italia senza andare a segno.

Nel gennaio del 2007 passa al Milan e con i rossoneri si consacrerà a livello internazionale vincendo i trofei più importanti. Con Ancelotti in panchina con il Milan gioca 10 match di A conditi da 1 gol segnato, 1 match di Coppa Italia giocato e 7 match di Champions disputati senza reti segnate. 
L'anno dopo, nel 2007-2008, con il Milan gioca 25 match di Serie A con 1 gol all'attivo, 1 match di Coppa Italia, 6 match di Champions League. Accumula anche una presenza in Supercoppa Uefa e una presenza nel mondiale per Club sempre con il diavolo rossonero. Con i rossoneri vince la Champions League nel 2006-2007, 1 Supercoppa Uefa nel 2007 e una coppa del mondo per club lo stesso anno. Nella finale di Atene è stato titolare.
L'anno dopo va in prestito al Bayern Monaco per quella che sarà la sua prima e unica esperienza all'estero da calciatore. Va in Germania dove trova come compagno di squadra Luca Toni con il quale ha vinto i mondiali del 2006 con la nazionale azzurra. Con i bavaresi Oddo resta un annone non vince nulla. Con il Bayern Monaco gioca 18 match di Bundesliga, 2 match di Coppa di Germania e 7 match di Champions League senza mai fare un gol.

Nel 2009-2010 fa ritorno al Milan con Leonardo allenatore. Quell'anno con i rossoneri fa 14 presenze in A e 4 presenze in Champions e nessuna in Coppa Italia senza mai trovare la via del gol. Non vince nulla.
L'anno dopo con il Milan Massimo Oddo vince lo scudetto. Con Allegri in panchina nel 2010-2011 accumula solo 7 presenze in A e 3 presenze in Coppa Italia senza mai giocare in Champions League. Con il Milan vince anche la Supercoppa Italiana nel 2011 contro l'Inter senza scendere in campo.
Nel 2011-2012 va a chiudere la carriera nel Lecce e per la prima volta nella sua carriera disputa una stagione da difensore centrale. È a fine carriera, in 27 match di Serie A con i salentini realizza un gol su rigore contro il Milan. Il Lecce retrocederà in Serie B e Massimo Oddo il 6 giugno del 2012 annuncia la fine della sua carriera da calciatore.

Con l'Italia ha vinto i mondiali del 2006 in Germania Marcello Lippi Ct con una presenza all'attivo, nei quarti di finale dei mondiali contro l'Ucraina. Con gli azzurri ha anche giocato gli Europei nel 2004 convocato da Giovanni Trapattoni. Con la nazionale maggiore azzurra ha esordito a 26 anni nella partita amichevole contro la Slovenia persa per 1 a 0. 
Contro l'Ucraina ha segnato con l'Italia il suo primo e unico gol con la maglia azzurra il 7 ottobre del 2006 nel match che si è giocato nello Stadio Olimpico di Roma su calcio di rigore. Con l'Italia ha fatto 34 presenze con un gol segnato.
Nel 1997 Massimo Oddo ha giocato con la selezione universitaria dell'Italia con il quale ha vinto le Universiadi, i giochi mondiali universitari che si sono svolti in Sicilia.

Massimo Oddo è stato allenatore della Pescara Calcio. Anche suo padre Francesco Oddo ha allenato la Pescara calcio ed è stato il primo caso nella storia del calcio italiano professionistico che sia padre che figlio hanno allenato la stessa squadra.
Massimo Oddo ha allenato la primavera della Pescara Calcio ma anche la prima squadra che è riuscita a portare in Serie A vincendo I play off in Serie B entrando nel cuore della tifoseria biancazzurra. Ha allenato anche il Pescara in A con scadenti risultati e senza fortuna. Tuttavia da pescarese non è riuscito da calciatore a vestire la maglia del Pescara ma è riuscito da allenatore ad entrare comunque nella storia del delfino biancazzurro con una storica promozione in Serie A.
La storia da calciatore di Massimo Oddo è una storia importante. È stato protagonista di una ottima carriera che ha visto il raggiungimento dell'apice dei trionfi con la maglia del Milan e dell'Italia. Ha fatto gavetta, è partito da Pescara, dalla piccola Renato Curi di Città Sant'Angelo ed è arrivato persino a vincere tra le varie cose, una Champions League con il Milan e un mondiale con l'Italia. 
È stato un ottimo terzino, dotato di una buona tecnica ma soprattutto di un ottimo piede destro (giocava molto poco con il sinistro) che lo hanno reso celebre per essere il terzino che sapeva calciare bene punizioni e soprattutto rigori. La sua carriera dimostra che per lui era più facile segnare che sbagliare i rigori.

La sua peculiarità è stata quella di essere un terzino capace di esaltarsi nei calci da fermo. Si è distinto da molti terzini per questo. Soprattutto dagli undici metri.
E sarà sempre ricordato così: Massimo Oddo, il terzino rigorista.