“Cosa fai nella vita?
Aspetto il treno giusto!
E poi?
Salgo e mi siedo sul posto sbagliato!
Quante metafore sui treni e le stazioni, abbinate alle scelte di vita abbiamo sentito o usato?
In effetti è molto difficile non prendere spunto da queste situazioni quando dobbiamo parlare di una qualche scelta di vita, in quanto la situazione metaforica sopracitata è più che perfetta per ogni situazione. 

Dev’essere stato così anche per Massimiliano Allegri.
Era la primavera del 2018, La Juventus dopo aver eliminato il Tottenham, sfiora una clamorosa impresa. Dopo aver perso nell’andata dei quarti di finale in casa contro il Real Madrid per 3 a 0, nella famosa serata della rovesciata di Cr7 applaudita da tutto lo stadio, la Juventus va a Madrid e al 92esimo sì trova incredibilmente avanti 3 a 0, poi sappiamo come è andata a finire. Nonostante tutto in quei giorni un treno bianco, anzi “blancos” arriva nella stazione Livorno dove il buon Max sta metabolizzando la sconfitta. 
“Pronto.....salve Max sono Florentino Perez, le andrebbe di allenare il Real Madrid?
Massimiliano, dopo averci pensato e ripensato, ha deciso di non salire su quel treno, e dopo una cordiale telefonata, il treno “blancos” riparte senza passeggero a bordo. Diciamo la verità, Allegri non è uno juventino, ma amava ( e l’ama ancora) la Juventus, quella sua Juventus che aveva creato e plasmato secondo il suo modo di essere e di vivere il calcio. Un modo semplice, ironico, pratico senza estremismi ed esagerazioni, ed era convinto che il suo rapporto e la sua avventura con i bianconeri sarebbe durata ancora a lungo.
Soprattutto il suo rapporto di amicizia personale con il presidente Agnelli lo faceva sentire al sicuro e nella posizione di poter ancora dire la sua. 

La stagione successiva, la Juventus vince ancora in Italia, il quinto scudetto consecutivo per Max, ma in Europa dopo la splendida rimonta ai danni dei colchoneros di Simeone, la Juventus sì arrende ancora una volta agli ottavi contro un Ajax in stato di grazia, nonostante un Ronaldo in più in squadra.
La maledizione Champion continua, vuoi per un motivo, vuoi per un’altro, la Juventus incappa sempre in qualche serata sfortunata dove certi episodi non girano mai per il verso giusto, a volte basterebbe soltanto un po’ più di buona sorte. 
Max invece di abbattersi, progetta già la nuova Juventus, lo fa nella sua testa tramite una rivoluzione importante che dovrebbe consentire di iniziare un nuovo ciclo di vittorie, con nuovi stimoli e un livello tecnico più alto oltre ad un ringiovanimento della rosa. Allegri progetta tutto convinto di poter avere ancora man forte dalla società e dal presidente, ma invece.....
Quella mattina il livornese arriva alla Continassa dove ad attenderlo c’erano Nedved e Paratici, convinto del buon esito della riunione, Max presenta il suo progetto, spiegando che questa squadra aveva bisogno di un restayling importante, ma le cose non sembrano andare come sperato. Cip & Ciop sì dimostrano uniti, tra loro, ma non più disposti ad accettare le sue richieste, anzi. I giorni dopo l’incontro Cip biondo, parla della Juventus come una squadra impossibile da migliorare, mentre il Ciop moro, parla di nuova filosofia calcistica. 
“Pronto.....Max sono Andrea, purtroppo siamo arrivati al capolinea, il duo Disney mi sta facendo pressioni per cambiare e ora devo assecondarli, mi dispiace”
Così Massimiliano sì ritrova in sala stampa davanti a tutta la squadra, tranne Ciop, con le lacrime agli occhi e saluta tutti. A    due anni di distanza è chiaro e evidente quanto avesse ragione Allegri, e quanto torto i due compari, ma la domanda è......quel treno “blancos” ripasserà?? 

Oggi Massimiliano Allegri è ancora fermo, le possibilità di una panchina importante non sono mai più state così concrete come nel 2018, sì è parlato di PSG, ma niente, di Manchester Unitetd, ma niente. Oggi le prospettive sembrano essere Napoli o Roma, anche se vedo molto difficile che le due società possano dare certezze di un progetto come era stato abituato alla Juventus. Un ritorno a Torino? Non è escluso, non sarebbe la prima volta in casa bianconera. C’è stato il Lippi bis e pure il Trapattoni bis, ma ora servirebbe anche una rivoluzione in società, dato che escludo una collaborazione tra Allegri e Cip & Ciop. 
Dopo Sarri, Pirlo è stato voluto dal presidente in persona, e per questo motivo trovo difficile che ci sia la possibilità di un azzeramento di questo progetto dopo solo un anno. Ma nel calcio nulla è scontato.
Quel treno, Max, non l’ha preso, è andata così, la vita è così, si guarda avanti inutile guardare indietro, Max troverà un’altra panchina, ne sono sicuro, ma non sarà più quel Real......oppure il destino è così strano da far ripassare lo stesso treno per la seconda volta??
Stavolta, Max, prendilo!!