Ecco ci siamo, siamo nel mese di marzo. Per il calcio marzo è notoriamente il mese della raccolta, si raccolgono i frutti seminati durante il mese di agosto con l'organizzazione tecnica della squadra e del calciomercato. Quando c'è un fallimento sportivo la colpa non è mai di una sola persona, ma deve essere condivisa da tutti gli attori principali. E' evidente che oramai di annata fallimentare da parte della Juventus si deve parlare, la partita di ieri è lo specchio dei problemi della Juventus. In una partita contro una squadra di seconda fascia (è sono stato fin troppo generoso) non puoi appellarti ai torti arbitrali o alle assenze, soprattutto quando la suddetta squadra ha giocato più di 60 minuti in dieci, ma bisogna fare un'attenta analisi.

La colpa può essere in primo luogo attribuita ad Agnelli perchè il capitano di una nave può dare fiducia al proprio equipaggio ma mai il timone. La prima colpa di Agnelli è aver ascoltato Paratici e Nedved che si sono sbarazzati troppo presto di un grandissimo allenatore come Allegri, inoltre la società è riuscita ad aggravare ulteriormente la situazione esonerando Sarri che pure sa il fatto suo e quest'anno con Kulusevski e Chiesa sulle fasce e Arthur a centrocampo avrebbe avuto la squadra perfetta per esprimere il suo gioco. La colpa poi è di Paratici che si è affidato ad un grandissimo Pirlo ma pursempre un normale uomo che si è trovato, dopo aver portato la bicicletta con le rotelle fino a ieri, seduto su una Ferrari che sfreccia a 300 km orari. La colpa è infine della squadra che è scesa in campo senza voglia né abnegazione, solo la musichetta della Champions dovrebbe avere tutt'altro effetto; così ti trovi un Cristiano Ronaldo un alieno un mostro sacro del calcio, ma un 36enne che deve correre dietro 20enni che scalpitano come cavalli da addomesticare.

Il mercato della Juventus in particolare è stato colpito duramente dallo stipendio percepito da Ronaldo, è una squadra senza centrocampo evidenziato durante le partite dove l'avanzata degli avversari è spedita e non trova ostacoli fino alla trequarti. Ora con molta umiltà la migliore cosa sarebbe puntare alla qualificazione in Champions dato che se esci con il Porto non puoi sperare di fronteggiare l'Inter e devi prestare molta attenzione anche all'Atalanta che ti corre dietro e non attende altro che un tuo errore. Considate poi che il Napoli sta rientrando prepotentemente grazie al recupero di calciatori almeno 50 volte superiori a quelli del piccolo Porto.