Un pezzettino alla volta, sotto i colpi del Covid-19, è crollato l’illusorio complotto, con le sembianze di un castello di carta, che nei giorni scorsi avevano messo su Marotta e Zhang.
Le loro uscite a vuoto di questi giorni, hanno messo in risalto, ancora una volta, che chi grida al complotto è, spesso, chi non riesce a raggiungere l’obiettivo.
In questi giorni l’a.d. dell’Inter Beppe Marotta seguito dal suo presidente Zhang hanno più volte attaccato i vertici della Lega Calcio e chi secondo loro aveva messo a punto un piano perfetto per svantaggiare l’Inter e andare a favore di altri (tra le righe, la Juventus). Il fatto che non si sia giocata in tempo quella celebre partita “scudetto” Juve-inter di campionato, annullata il giorno prima, aveva fatto ricrescere in tutti gli anti-juventini un senso di rivalsa verso i potenti e verso quella Juventus che tanto ha vinto in questi anni e che si è semplicemente attenuta alle decisioni di chi è stato messo lì per prenderle. Agnelli e co. hanno, fortunatamente, evitato di dare fiato alla bocca nel momento più critico, in pieno stile Juve, per non alimentare polemiche sterili su una situazione già di per sé difficile, per tutti.

Ed è in questo clima ostile, con tutti pronti a puntare il dito verso quelli che ad oggi sembrano i favoriti, ancora una volta, alla vittoria finale che si è consumato un “disastro” che poteva e doveva essere evitato.
A comandare ancora una volta sono stati il denaro e la brama di supremazia di chi quel Juve-Inter voleva giocarlo a tutti i costi, perché, con la bava alla bocca non vedeva l’ora di infierire sull’avversario che sembrava apparentemente in difficoltà.
Avevano fiutato il colpo grosso Marotta e co., questa partita la volevano per forza giocare, con una vittoria avrebbero, sportivamente parlando, ammazzato la Juventus e sarebbero prepotentemente ritornati in corsa per lo scudetto.
E invece no.
La Juventus a quanto pare ha la pelle più dura di quanto sembra, e a Torino ha messo a nudo tutti i limiti di un’Inter che deve ancora crescere, e tanto, per raggiungere i bianconeri, per qualità tecniche oggettive e per mentalità. Così però alla fine, per far giocare questa partita a tutti i costi, ci abbiamo perso tutti. Rugani è risultato positivo al Covid-19 e tutti in quarantena preventiva. Ora tutti si chiedono se forse non sarebbe stato meglio non spingere tanto per far giocare questa partita a tutti i costi (così come le altre), forse sì, avremmo messo al sicuro atleti, magazzinieri e preparatori che hanno famiglie e amici, così facendo abbiamo solo alimentato invece terrore e contagio.
Ora per chi di dovere è arrivato il momento di farsi un esame di coscienza, perché avete gridato al complotto quando la pandemia era silente e ora, per tornare indietro è troppo tardi.

Ancora una volta hanno vinto soldi e brama di potere, ha vinto chi voleva dimostrare di essere più forte in uno scenario dove siamo deboli, tutti, senza distinzioni.