Uno dei primi tempi peggiori della storia recente nerazzurra: così possiamo sintetizzare – al di là del risultato finale – l’opaca e triste performance dell'Inter in quel di Sassuolo.
Un primo tempo nel quale l’unica (risicata) sufficienza spetta ad Asamoah. Un ex juventino. E non può essere un caso: il ghanese ha dimostrato quella mentalità e quella resilienza che ti impartiscono a Torino e che in questi ultimi anni all’Inter faticano ad apprendere.
La positiva prestazione di Kwadwo è risaltata ancor di più se comparata a quella dei suoi compagni, sembrati ieri un'accozzaglia di ragazzotti timidi, impauriti e che vagavano per il campo senza la benché minima idea di cosa fare. 
Chi ha fatto peggio tra i nerazzurri? Chi mi legge ricorderà le recenti scuse del sottoscritto rivolte umilmente a Dalbert. Dopo l'ottima gara disputata dal brasiliano nell'amichevole contro l'Atletico Madrid (squadra da Champions), mai e poi mai mi sarei aspettato un'involuzione tanto repentina e clamorosa contro il Sassuolo (squadra italiana molto modesta). L'ex Nizza non ne ha azzeccata mezza: in difesa si è fatto sistematicamente saltare da un Berardi comunque in grande spolvero, mentre in attacco - quello che dovrebbe essere il suo punto di forza - ha fatto pure peggio, vedasi il cross mandato alle stelle che ha generato una bordata di fischi da parte dei (tantissimi) tifosi interisti. Se Dalbert merita un bel 4 in pagella, assegnerei clementemente mezzo voto in più a Marcelo Brozovic. A differenza del terzinaccio mancino, l'insufficiente prestazione del croato ha delle attenuanti: la deficitaria forma fisica dovuta al ritardo di preparazione per i Mondiali; l'ottima partita fatta dal sassolese Duncan (ex Inter: perché non gli si è data più fiducia?), che praticamente marcava a uomo l'ex Dinamo Zagabria; infine il terreno di gioco del "Mapei Stadium" - ieri sera sembrava essere stato deturpato dalle talpe - che in quelle condizioni non può di certo aiutare chi ha piedi buoni. Aldilà di flebili giustificazioni, il Brozovic di Sassuolo sembra la copia sbiadita di quello ammirato in nerazzurro la passata stagione e, soprattutto, con la maglia della sua nazionale in Russia. Un dettaglio dovrebbe far preoccupare: ogniqualvolta il 77 nerazzurro perdeva palla o sbagliava una giocata, mostrava un linguaggio del corpo sofferente accompagnato da plateali gesti di disappunto verso i compagni. Un Marcelo Brozovic che pare quindi essere regredito: spero vivamente non sia così, perché il gioco della Beneamata - svanito il sogno Modric - passa obbligatoriamente dai piedi del metronomo di Zagabria.

Detto della prestazione altamente negativa degli uomini di Spalletti, c'è comunque chi, nell'afosa serata di ieri, ha fatto clamorosamente peggio. Quali aggettivi usare per descrivere l'arbitraggio di Mariani se non terribile, osceno e dilettantistico? Odio chi analizza con la "Moviola" quei giudizi arbitrali che sono di per sè soggetti all'erroneità in quanto umani. Detto ciò, è quantomeno doveroso evidenziare le sciagurate decisioni prese dal fischietto di Roma (in tandem con Valeri al VAR). Si parte con il rigore concesso ai neroverdi per trattenuta (lievissima ma che c'era) di Miranda su d'un Federico Di Francesco abile a lasciarsi furbescamente cadere in area. Posto che il rigore si potesse concedere, i dubbi stanno nell'ammonizione data al difensore brasiliano, che da regolamento non andava punito così severamente, e (soprattutto) sul metro di giudizio adottato da Mariani, che in almeno due occasioni avrebbe potuto concedere ai nerazzurri un rigore più solare di quello del Sassuolo: al 35' Pol Lirola falcia letteralmente Maurito Icardi e al 43' Asamoah viene trattenuto da capitan Magnanelli.
Entrambi i misfatti si svolgono in area ed entrambi si risolvono con un nulla di fatto, nonostante fossero da sanzionare col penalty. Ma la serata horror di Mariani non è finita qui. Nella ripresa sono clamorose le mancate ammonizioni del sassolese Ferrari, che cintura letteralmente un Lautaro Martinez lanciato in contropiede, e del disastroso Miranda (anche per lui, credo e spero sia soltanto un problema di condizione), che commette un fallo da dietro su Boateng. Un fallo, quest'ultimo, da ammonizione, ma che eventualmente non avrebbe dovuto tramutarsi in espulsione per il capitano della Selecao, in quanto in precedenza il cartellino giallo sul rigore neroverde non andava dato. Capisco che tale "gioco delle compensazioni" non andrebbe fatto, ma è altresì il modo in cui si sono effettivamente svolti i fatti. Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà una stagione molto lunga e difficile in termini di polemiche arbitrali. Soprattutto alla luce di prestazioni così opache come quella del buon Mariani. 

Perciò mi chiedo: chi ha fatto peggio nella prima partita stagionale dei nerazzurri? L'Inter stessa? Oppure la sconfitta sarebbe da attribuire ad un arbitraggio insufficiente? O, come sottolineato in conferenza da Luciano Spalletti, andrebbe incolpato un terreno di gioco indecente e inqualificabile per la Serie A? 
Io credo che l'insuccesso nerazzurro sia il risultato della mescolanza di tutte queste concause. E spero vivamente che sia solo un incidente di percorso, perché partite del genere non possiamo più permettercele se vogliamo ambire ad una stagione di livello.