Molti sono i calciatori che sono stati protagonisti sia nel rettangolo verde con le loro performance sportive e sia nel gossip con le loro conquiste amorose. In molti casi, posso citare Bobo Vieri, Francesco Coco, ma come potrei citarne altri, le cose si mantenevano in perfetto equilibrio. Le notizie sul gossip che li riguardavano non offuscavano la loro carriera in campo. E sottolineo il termine offuscare, quasi cancellare o mettere in secondo piano le loro prestazioni sportive, con critiche positive o negative che fossero. Per Marco Borriello più di altri non è stato così . C'è stato anche il fratello Fabio Borriello, che oltre ad avere avuto una storia con Emma Marrone, partecipò al reality "Campioni" dove giocò nel Cervia come difensore centrale e dove fu allenato da Ciccio Graziani e vinse quella edizione e ciò gli valse un contratto con il Milan nel 2005 che lo aggregò alla sua primavera. Andava in onda su Mediaset, Italia Uno, questo reality sul calcio, e anche questo di riflesso ha messo ulteriormente le telecamere televisive, degli show televisivi su di lui, su Marco Borriello, quindi guardando maggiormente al personaggio televisivo Borriello e non al calciatore- attaccante Borriello 

Marco Borriello è stato un buon attaccante, con il Milan addirittura in una annata fu ottimo e fece una discreta stagione con Ronaldinho che gli forniva continuamente assist deliziosi che lo mettevano in condizione di segnare spesso in semi-rovesciata come dichiarato da lui stesso. Ad un certo punto Marco Borriello era più famoso per la sua storia d'amore con Belen Rodriguez tra le lettrici di Chi, Vanity Fair o Oggi oppure tra il pubblico di Barbara D'Urso che non tra i lettori di calciomercato.com, La Gazzetta dello Sport, Sportmediaset.it, Corriere dello Sport e così via per le sue prestazioni sportive. Era più sulle copertine dei giornali di Gossip che non sulla cronaca sportiva e calcistica. Era più visto come un personaggio da "Uomini e Donne" di Maria De Filippi che non come attaccante e giocatore di calcio. Sia per la storia con Belen Rodriguez e sia per altre sue relazioni amorose ma anche per alcune sue dichiarazioni shock contro lo scrittore Roberto Saviano in cui Borriello rese noto alla stampa di aver perso il padre per un intervento diretto del clan dei Casalesi, affiliati alla camorra. Fu squalificato per doping per l'utilizzo di una pomata che gli fece usare la sua ex compagna Belen Rodriguez per tre mesi. Risultò positivo a due sostanze dopanti: il prednisone e il prednisolone (metaboliti del cortisone). Ma in copertina sui giornali gossipari ci è finito anche per la sua storia con Nina Senicar e Camilla Morais. Come avete potuto constatare Marco Borriello è stato più al centro della cronaca per queste vicende extra-calcio che non per le sue doti da attaccante di calcio. Eppure Marco Borriello ha avuto una carriera di tutto rispetto. Marco Borriello è stato un attaccante con una spiccata qualità e propensione nell'acrobazia, era capace a far salire la squadra proteggendo bene il pallone. Aveva un ottimo sinistro, si dilettava anche con il destro, aveva senso del gol ed era una punta in grado sia di buttarla dentro e sia a fare gioco di sponda per i compagni oltre a sapersi muoversi molto bene dentro l'area.

Marco Borriello nasce a Napoli il 18 giugno del 1982. È un prodotto del vivaio del Milan ed è cresciuto nelle giovanili rossonere dove è giunto all'età di 14 anni. Nel 2000 inizia la sua carriera nei professionisti andando a giocare a Treviso in Serie B ma non vede il campo. Nel gennaio 2001 va alla Triestina in C2 con il quale dopo i play off conquista la promozione in C1 e segna il suo primo gol nei professionisti il 29 aprile del 2001 contro il Novara. Con la Triestina tra campionato e play off di C2 in 13 match realizza 2 marcature. Nel 2001-2002 torna al Treviso questa volta in C1 con il quale ha esordito nella medesima serie e in 27 gare giocate realizzò 10 reti e raggiunse i play off, dove disputò altre due gare. L'annata successiva, 2002/2003 il Milan lo riporta alla base riscattando la seconda metà del cartellino. Con il Milan esordisce in Serie A e riesce ad esordire anche in Coppa Italia e in una gara di Champions League contro il Lens subentrando a Shevchenko. Match che finì 2 a 1 per i francesi. A gennaio passa all'Empoli in Serie A con il quale segna il suo primo gol nella massima serie italiana con 12 presenze all'attivo. Nel 2003-2004 torna al Milan, vince uno scudetto ma raccimola solo 4 presenze in A, 6 in Coppa Italia e 1 in Champions League senza trovare la gioia del gol. L'annata dopo approda alla Reggina, sempre in Serie A ma anche qui pur giocando 30 volte in campionato realizza solo 2 reti. In Coppa Italia lo stesso anno in 2 presenze realizza 1 gol. Dal 2005 fino al gennaio del 2006 va alla Sampdoria con il quale esordisce in Coppa Uefa con 2 presenze senza andare a segno. In Serie A con i doriani saranno 11 le presenze con soli 2 gol all'attivo. E 1 presenza in Coppa Italia senza esultare per un suo gol. Da gennaio fino a giugno 2006 torna a Treviso ma questa volta in Serie A dove realizza 5 reti in 20 presenze. E inizia a migliorare il suo score realizzativo. Nel 2006-2007 torna al Milan e in A realizza 1 gol in 9 presenze. In Coppa Italia con i rossoneri in 2 match va a segno 2 volte, mentre sono 3 le presenze in Champions League senza trovare la gioia del gol.

Finalmente arriva l'annata della sua consacrazione dopo tanto girovagare. Nel 2007-2008 va al Genoa in Serie A e in 35 presenze realizza 19 reti. E annovera anche 2 presenze in Coppa Italia con il grifone senza andare in gol.  E proprio questa annata gli vale la convocazione con la nazionale maggiore Italia. Lo convoca Roberto Donadoni e a 25 anni esordisce con gli azzurri nel match amichevole vinto contro il Portogallo per 3 a 1 nel febbraio del 2008. Viene convocato per l'europeo del 2008. Con l'Italia riuscirà a raccimolare solo 7 presenze senza andare a segno. Il Milan non se lo fa ripetere 2 volte e l'anno dopo lo riporta alla base. Nel 2008-2009 Borriello con il diavolo rossonero non ha molto successo. Gioca poco e segna ancora meno. 7 presenze ed 1 gol in campionato in Serie A e 1 presenze ed 1 gol in Coppa Uefa. Ma è l'annata successiva che finalmente vede la consacrazione di Marco Borriello con la maglia rossonera. Nel 2009-2010 Marco Borriello con il Milan in 30 presenze realizza 14 reti. Per lui anche 1 presenza in Coppa Italia senza trovare la via del gol e 5 presenze ed 1 gol in Champions League. Gol bellissimi, di pregevole fattura, per quella che è stata una della annate migliori di Marco Borriello in carriera. L'anno dopo, 2010/2011, Marco Borriello passa alla Roma e anche qui fa bene, ma come score è leggermente inferiore a quanto fatto con il Milan in Serie A. Con i giallorossi sono 11 i gol segnati in 34 match di Serie A. 2 reti in Coppa Italia su 4 presenze e 4 gol in Champions League su 8 presenze.

L'anno dopo, nel 2011 inizia la stagione alla Roma. È un po' sottotono. Solo 7 presenze in A con la squadra capitolina. E 1 apparizione in Europa League. A gennaio passa alla Juventus dove in 13 match realizza 2 marcature e vince uno scudetto. Con i bianconeri anche 4 presenze in Coppa Italia. Nel 2012/2013 torna al Genoa per la seconda volta in carriera. E fa bene. In 28 match di Serie A realizza 12 marcature. Torna a Roma nel 2013 fino a gennaio 2014. Annata un po'deludente. Con i lupacchiotti solo 1 gol in 11 presenze di A. Per lui da gennaio 2014 si aprono le porte della premier League. Vola a Londra nel West Ham ed è un Flop. Non gioca quasi mai. Solo 2 presenze senza reti ma prima esperienza all'estero per lui. Esperienza che comunque gli sarà utile, tanto è che lo stesso Borriello ringrazierà per l'opportunità concessagli.Torna a Roma ancora una volta proprietaria del suo cartellino. Non gioca mai e a gennaio 2015 torna al Genoa ma questa volta con il grifone l'esperienza non è delle migliori. Non lascia il segno e per lui solo 8 presenze e 0 gol. A gennaio 2015 va al Carpi in Serie A rimettendosi in gioco. In 12 match segna 4 reti. In Coppa Italia vanta lo stesso anno con il Carpi 1 gol in 2 presenze. A gennaio 2016 prova a conquistare la Dea. E va a giocare nell'Atalanta e in 15 match segna 4 gol. Nel 2016-2017 va a Cagliari e vive una seconda giovinezza. Realizza 16 gol in 36 presenze e 4 reti in 2 presenze di Coppa Italia. Nel 2017-2018 va alla Spal sempre in Serie A e in 15 presenze realizza 1 gol. Lo stesso anno raccimola anche 1 presenza in Coppa Italia senza andare a segno.Nel 2018-2019 va ad Ibiza a chiudere la carriera per quella che è stata la sua seconda esperienza all'estero. Questa volta in Spagna. La prima è stata in Inghilterra al West Ham. 7 presenze in terza divisione spagnola con l'Ibiza e 0 marcature. Nel 2019 si ritira dal calcio giocato e resta ad Ibiza come ambasciatore e direttore sportivo del club.

Marco Borriello è stato un attaccante alto 1.85 che pesava 85 kg e nella sua carriera ha vinto uno scudetto con il Milan nel 2003-2004 e una Champions League con il rossoneri nel 2006-2007. Con la Juventus ha vinto uno scudetto nel 2011-2012. Non era titolare durante questi trionfi ma era a disposizione e ha fatto il suo. Come si può evincere, tra alti e bassi, ma Marco Borriello non è stato solo un personaggio da gossip. Anche se è passato così. La sua carriera da calciatore è di tutto rispetto. Genoa, Milan, Roma e Cagliari sicuramente hanno avuto il privilegio di ammirare il miglior Marco Borriello. Un bomber vero, anche in campo e non solo fuori. Ed è giusto anche sottolineare quello che è stato da calciatore, ovvero un attaccante che ha regalato gol bellissimi alla sua platea, in particolare al Milan con dei gol in sforbiciata che sono stati meravigliosi. Una vita intera da calciatore passata sotto i riflettori del gossip, come ad essere in un 'The Truman Show", film meraviglioso con Jim Carrey protagonista che anticipava i tempi e al quale si sono ispirati per programmi come il reality show Grande Fratello. Ma che alle fine in qualche modo hanno oscurato quella che è stata la carriera da calciatore di Marco Borriello, che avrebbe meritato più attenzione rispetto alle sue vicende extra-calcio legate in qualche modo al mondo del gossip.