La premessa è d’obbligo all’inizio di questo tipo di articoli: il sottoscritto si dissocia e disprezza tutti i comportamenti blasfemi, anche da parte dei giocatori della propria squadra del cuore.

Ieri è arrivata la decisione del giudice sportivo riguardo al comportamento inadeguato avuto sul campo da Rolando Mandragora. Il giocatore dell’Udinese, nel finale della sfida con la Samp, dopo essersi visto negare il gol dal portiere blucerchiato si è disperato tanto da farsi riprendere dalle telecamere mentre bestemmiava.
Un turno di stop perché 'veniva chiaramente inquadrato dalle riprese televisive mentre proferiva espressioni blasfeme, individuabili dal labiale senza margini di ragionevole dubbio, e che, pertanto, tale comportamento deve essere comunque sanzionato ai sensi dell'art. 19, comma 3bis, lett. a), e della richiamata normativa sulla prova televisiva'.

Decisione inappellabile, sia chiaro, ma è difficile stare in silenzio. Quando Gianluigi Buffon esalava fino a un anno fa espliciti “epiteti” per sfogarsi “nessuno nel palazzo lontano ha mai fatto una piega” (Daniele Silvestri, Il mio nemico).
Da segnalare in particolare un episodio dubbio avvenuto nel 2010. Da poco erano state emanate dall’allora esordiente presidente del CONI Gianni Petrucci le regole sulla prova tv . Il 14 febbraio Buffon in Juve-Genoa esibiva un labiale chiarissimo carico di blasfemia. Le eventuali punizioni ai giocatori sono state rinviate a inizio marzo.
Il portiere bianconero non è stato perciò mai punito nonostante Nicola Legrottaglie, compagno di Gigi noto per la sua fede evangelica, aveva applaudito Petrucci nella battaglia contro le bestemmie in campo. “Noi calciatori dobbiamo dare l’esempio”, aveva detto. Ma l’esempio lo devono dare tutti: dal giocatore della squadra provinciale a quello della capolista del campionato, le distinzioni non possono esistere.

Purtroppo in un paese corrotto come l’Italia i favoritismi sono sempre esistiti e non se ne può fare a meno. Dopo Calciopoli e anni di presenze mafiose che hanno denigrato il nostro calcio sarebbe meglio evitare questi avvenimenti.