Per la Nazionale è di nuovo tempo di scendere in campo visto che gli azzurri di Mancini saranno di scena questa sera in Lituania per la terza giornata di qualificazioni ai Mondiali di Qatar del 2022.
Quella di Vilnius sarà una partita importante non solo per continuare il percorso verso i Mondiali (e magari incrementare la differenza reti visto il solo gol messo a referto dalla Svizzera l'altra sera contro la Lituania) ma anche per sperimentare e per capire se nei ventitrè dell'Europeo ci potrebbero essere delle sorprese. Dopo le partite contro Irlanda del Nord e Bulgaria, dove la Nazionale ha vinto pur faticando dal punto di vista del gioco,Mancini dovrebbe schierare una formazione praticamente inedita contro la Lituania che,come detto,servirà al C.T. per capire su quali giocatori potrà contare in futuro. Considerando le ulteriori defaiance di Florenzi e Verratti rientrati entrambi a Parigi e il forfait di Grifo che causa regole quarantena è tornato a Friburgo, Mancini dovrebbe optare per una formazione composta da Sirigu tra i pali mentre in difesa dovrebbe esserci l'esordio di Toloi (nel ruolo di terzino destro bloccato) con il rientro di Emerson sulla corsia opposta. In mezzo probabile spazio a Bastoni con uno tra Acerbi (leggermente in vantaggio) e Mancini a completare il pacchetto arretrato. In mezzo al campo dovrebbero tornare dal primo minuto Pellegrini e Locatelli con Pessina che va verso l'esordio dal primo minuto nel ruolo di mezzala di sinistra. Davanti spazio al trio composto da Chiesa, Immobile e Bernardeschi. 

La partita contro la Lituania, infatti, sarà l'ultima prima della composizione ufficiale del gruppo azzurro per l'Europeo dove Mancini spera ancora di avere la possibilità di allargare la rosa a 25 o 26 giocatori. In attesa di comunicazioni dall'Uefa (che al momento vorrebbe lasciare il regolamento alle solite 23 chiamate), Mancini sembra avere comunque in mano la situazione con almeno 20 giocatori sicuri di un posto all'Europeo. Alla base delle scelte del tecnico a farla da padrona dovrebbero essere la duttilità tattica (con la possibilità di avere calciatori arruolabili in più posizioni che in alcuni casi potrebbe liberare un posto in squadra) e il concetto di gruppo visto che spesso è proprio la squadra a fare la differenza, come dimostra l'avventura in Francia nel 2016 quando proprio il concetto di gruppo portò la Nazionale allora guidata da Conte fino ai quarti di finale nonostante una rosa carente dal punto di vista tecnico.

Tra i pali abbastanza scontate le scelte di Donnarumma come titolare (ruolo che ricoprirà anche negli anni a venire vista l'età) e Sirigu nel ruolo di vice (ruolo che ricopre dall'inizio dell'era Mancini). Ballottaggio aperto, invece, per il ruolo di terzo portiere con Meret (ormai secondo di Ospina a Napoli) e Cragno (che grazie alle sue parate sta provando a salvare il Cagliari) in lizza per il ruolo. Attenzione, poi, a Gollini spesso convocato e che potrebbe risalire le gerarchie nonostante le ultime panchine con la maglia dell'Atalanta.

In difesa potrebbero essere otto le convocazioni (o sette nel caso si punti sulla duttilità) con quattro terzini e quattro centrali. Sulla corsia di destra sicura la presenza di Florenzi (sicuro anche della maglia da titolare) con Di Lorenzo al momento in vantaggio per il ruolo di vice. L'esterno del Napoli ha dalla sua la duttilità visto che all'occorrenza può fungere sia da centrale che da esterno alto e nelle ultime convocazioni ha scavalcato nelle scelte sia D'Ambrosio (altro giocatore che di duttilità se ne intende) che Lazzari (in difficoltà nella difesa a quattro). L'unico che potrebbe mettere i bastoni tra le ruote al giocatore del Napoli è Toloi. Appena convocato il giocatore dell'Atalanta potrebbe essere la sorpresa di Mancini nell'elenco finale. Più semplice la questione sulla corsia di sinistra dove il duo Emerson-Spinazzola appare abbastanza sicuro di andare all'Europeo. Fuori, quindi, Biraghi che da protagonista all'inizio dell'era Mancini (fu suo il gol che salvò l'Italia dalla retrocessione in Nations League) è passato ad alternativa. Per quanto riguarda i difensori centrali ampiamente prevedibili le chiamate di Bonucci e Chiellini con Acerbi nel ruolo di primo rincalzo visto l'apporto dato fin qui. Resta libero il posto per un'ulteriore tassello (a meno che Mancini non decida di utilizzare Di Lorenzo o Toloi come jolly) e qui si apre il primo vero dubbio di Mancini che oltre che di natura tattica potrebbe essere anche di natura tecnica: la presenza di due centrali mancini su tre, sulla carta, dovrebbe escludere la presenza di un'ulteriore centrale con queste caratteristiche. Difficile, però, lasciare a casa Bastoni dopo l'ottimo biennio all'Inter e considerando anche che (analizzando le convocazioni effettuate dal C.T.) la prima alternativa sia Romagnoli (anche lui mancino). Per questo attenzione alla partita di questa sera dove accanto a Bastoni potrebbero alternarsi Acerbi (che comunque alla Lazio gioca da centrale nella difesa a tre nonostante sia mancino) e Mancini (che potrebbe strappare la maglia nei 23 grazie alla sua posizione di centrale di destra).

A centrocampo sicuri i titolari Barella, Jorginho e Verratti con Pellegrini nel ruolo di primo cambio. Resta da capire se aggiungere una o due pedine per completare il reparto che alla fine dovrebbe comunque vedere l'inserimento di Locatelli, giocatore capace di ricoprire il ruolo sia di mezzala che di regista. Il secondo posto potrebbe invece avere il volto di Zaniolo che se dovesse recuperare dall'infortunio e dare certezze dal punto di vista fisico farebbe sicuramente parte della rosa. Sperano in un posto anche Sensi (a lungo nei 23 di Mancini ma frenato dagli infortuni) e Cristante (che ha dalla sua anche la possibilità di giocare in difesa). Quattro dovrebbero invece essere gli esterni offensivi con Insigne e Chiesa sicuri di un posto così come Bernardeschi che nonostante il rendimento nella Juventus dovrebbe fare parte della spedizione azzurra. Per l'ultimo posto potrebbe essere bagarre tra Berardi (in stato di grazia nelle ultime uscite con la maglia della Nazionale) ed El Shaarawy che nonostante la parentesi cinese è stato sempre convocato da Mancini e che pur di partecipare all'Europeo ha fatto di tutto per tornare a Roma e giocarsi così le sue chance. Attenzione però a Kean, che piace non poco a Mancini e che potrebbe essere il jolly offensivo (può giocare sia da esterno che da centravanti) nel gruppo. Davanti sicure le presenze di Immobile e Belotti con Caputo che potrebbe rientrare in corsa solo in caso di forfait di uno dei due o di allungamento della rosa. Allungamento nel quale sperano giocatori come Grifo,Castrovilli,Pessina e Soriano al momento fuori dai 23 ma vogliosi di fare parte della spedizione azzurra.

Testa ora, però, alla Lituania dove tra campo sintetico e probabile difesa ad oltranza, la Nazionale sarà chiamata a dare risposte sia dal punto di vista del gioco (considerando anche il forte divario tecnico) che dei gol (dove soprattutto alle punte viene chiesto di essere più incisive) poi sarà tempo di pensare all'Europeo sperando che l'undici di giugno allo stadio Olimpico la Nazionale possa giocare davanti ai propri tifosi per quella che potrebbe essere la rinascita del calcio italiano dopo il disastroso 2017.