"A volte i figli vanno riportati sulla retta via, e per far questo spesso sono necessarie decisioni drastiche"; questo è stato il commento dell'a.d. nerazzurro Beppe Marotta sul caso Icardi, scoppiato mercoledì scorso dopo la decisione della società di togliere a Maurito la fascia di capitano.
Una frase, questa, che è arrivata al termine di una settimana convulsa, in cui fuori dal campo si sono fatte mille ipotesi sulla questione Icardi, mentre in campo i suoi compagni di squadra hanno inanellato due importanti successi.
Uno spogliatoio che prima appariva destabilizzato, e i più hanno ipotizzato che il malore derivasse dal comportamento dell'ex capitano e consorte, e che ora ha ripreso nuova linfa, come testimoniato nel post Inter-Samp anche da Luciano Spalletti. 

Non entrando troppo nelle dinamiche di squadra a noi sconosciute, ricostruiamo alcuni momenti salienti del polverone.
Dopo la revoca della fascia di capitano, mercoledì pomeriggio Icardi non compare nella lista dei convocati per il match di Europa League a Vienna. Dapprima pare un'esclusione tecnica, fatta per far ritrovare al 9 nerazzurro un po' di serenità e per farlo riflettere su quanto accaduto; ma poi è il tecnico Spalletti ad ammettere che Icardi stesso si è rifiutato di partire per recuperare da alcuni problemi muscolari.
Il mistero, a questo punto, si infittisce. Icardi posta sui social foto in cui è intento a svolgere esercizi di fisioterapia, la squadra parte per Vienna e a margine del match il responsabile dell'area tecnica Ausilio dichiara che, a quanto ne sapeva, Icardi non aveva particolari problemi fisici.
L'indignazione di molti tifosi interisti cresce e venerdì mattina accade un triste episodio; dei vandali, perchè così meritano di essere chiamati i fanatici delle curve, colpiscono con un sasso la macchina su cui viaggiano Wanda Nara e i suoi figli, che fortunatamente ne usciranno illesi. 

Domenica Icardi e famiglia si presentano in tribuna per assistere a Inter-Sampdoria. La curva accoglie con uno striscione polemico l'ex capitano. 
In serata, però, si manifestano in diretta TV, i primi segnali di distensione. Wanda scoppia a piangere raccontando del malessere di suo marito, del suo attaccamento all'Inter, considerata come una famiglia. Sempre Wanda dichiara di non avere la minima intenzione, nè lei nè Mauro, di lasciare l'Inter. A questo punto interviene, in collegamento telefonico, Beppe Marotta, il quale rassicura lady Icardi sulla volontà della società di proseguire il rapporto con Icardi e promette presto un incontro per il rinnovo di contratto.
Per ultime, cronologicamente parlando, sono arrivate nella giornata di ieri, le parole del presidente Steven Zhang, che, sulla falsa riga di Marotta, ha annunciato una imminente proposta per il rinnovo di Mauro Icardi.
Oggi l'Inter ha festeggiato sui propri account social il compleanno del bomber argentino. E potrebbe essere proprio questa data così importante a sugellare il proseguio del matrimonio Inter-Icardi per tanti anni ancora.

Tornando alla frase iniziale pronunciata da Marotta, la società, proprio come una mamma premurosa verso i propri figli, ha preso una decisione difficile da accettare in un primo momento, ma che, dopo un'attenta e saggia riflessione, fa tornare il figliolo sulla retta via. E questo lo avrà già capito lo stesso Icardi, come ha testimoniato il pianto della moglie davanti a milioni di telespettatori.

Ora bisogna iniziare il processo di recupero; servirà un grande sforzo e grande dedizione da parte di tutti, dal diretto interessato, passando per i suoi compagni di squadra e per finire ai tifosi, perchè una cosa è certa: Icardi ama l'Inter e l'Inter ama Icardi. Con queste premesse il matrimonio può continuare.