Il trofeo Naranja è andato ai padroni di casa del Valencia all'esito dei calci di rigore, ma il Milan del 1° tempo, prima di essere rivoltato dai cambi, ha fatto vedere cose buonissime. Forse sarebbe andato anche in vantaggio, se il guardalinee non avesse sbandierato un fuorigioco inesistente su un Leao lanciato verso la porta.

Per la seconda volta in pochi giorni a Maldini è stato assegnato il ruolo di interno sinistro offensivo di raccordo col centrocampo, ma questa volta non aveva davanti Giroud. C'era Leao, nella posizione da centravanti che prova ad aprire la difesa svariando sulla fascia (ieri in prevalenza a destra per non pestarsi i piedi con lo stesso Maldini). Diaz partiva da posizione centrale, più avanzato rispetto a Maldini e arretrato rispetto al portoghese. A  destra, Castillejo svolgeva il solito ruolo di esterno destro che diventa mediano aggiunto quando gli avversari attaccano, per accentrarsi ad affiancare Diaz  alla bisogna. Tutto ciò si è rivelato un bel cocktail di valori individuali che ha prodotto anche un valore aggiunto collettivo. Forse per le caratteristiche degli avversari o forse per la buona serata dei protagonisti rossoneri, il Milan ha creato diverse occasioni e, magari, avrebbe anche segnato con Leao. Il portoghese, in una delle sue serate di vena, aveva aggirato la difesa aragonese partendo in posizione regolare e stava per battere a rete da posizione favorevole, anche se defilata. L'azione è stata fermata per fuorigioco, ma sull'abbrivio il centravanti del Milan ha indovinato un corridoio magico. 

In un contesto virtuoso come quello descritto, svincolato da particolari compiti di copertura, Diaz giocava sì lontano dalla porta, ma aveva a sinistra Daniel Maldini, che parlava il suo stesso idioma calcistico e che macinava anche chilometri per il collega. In tal modo, lo spagnolo si è potuto dedicare alla parte creativa del lavoro, considerando che i movimenti ad hoc di Maldini scompaginavano lo schieramento avversario e c'era sempre un punto di riferimento importante sulla mezza sinistra. Diaz, in sostanza, non venva risucchiato nella melée avversaria. Lo stesso Castillejo forniva un lavoro quantitativo diligente a destra. 

Nella ripresa, anche se Giroud rendeva più razionali i movimenti d'attacco, entrava tanta di quella gente che la coesione calava.  Lo stesso Diaz ne risentiva, pur avvalendosi di un assetto tattico non lontano da quello iniziale. Saelemaekers e Krunic erano solo diligenti. Il piccolo spagnolo si mangiava un gol. Era un po' in ritardo nel seguire il movimento dei compagni, visto che anche Tomori era più avanti pronto a battere a rete. Il rimpallo sul tentativo del canadese trovava però Brahim sulla traiettoria della palla. Il ragazzo batteva a rete una specie di calcio di rigore in movimento come il connazionale Dani Olmo contro l'Italia. Lo batteva, tuttavia... esattamente come Dani Olmo, quindi fiacco anche se preciso. In questa maniera, regalava all'estremo difensore Mamardashvili la possibilità di spacciarsi come miglior portiere del mondo, esattamente come Dani Olmo aveva omaggiato Donnarumma dello stesso regalo. Per essere chiari, in tali situazioni, una battuta mediamente forte, oltre che precisa, non lascerebbe scampo neanche a Batman.

Alla fine erano i rigori a dare il trofeo estivo agli organizzatori. Ci stava, visto che a sbagliare era un Krunic nervosissimo, che si era guadagnato l'espulsione per un fallo cattivo, ma era stato graziato da un arbitro troppo buono, Gli riservo la stessa critica rivolta a Galtier e al Nizza: le amichevoli estive servono a fare la gamba, ma non sono guerre sante e, se non lo si capisce, si può finire per far male a qualcuno in un match che, dal punto di vista del risultato valgono 0 spaccato.

Che dire? A mio avviso, il secondo esperimento di Maldini mezzo sinistro è andato ancora meglio, anche perché Leao è sembrato molto più sul pezzo che a Nizza. Diaz non può che avvantaggiarsi con uno come il giovane collega accanto. Maldini Jr, infatti, al momento non è al livello di Chala nella capacità di inserirsi e battere a rete o servire assist. Tuttavia, con le leve lunghe e solide, copre meglio le grandi distanze e sembra riuscire a essere più presente nelle varie zone del campo, cosa che giova di certo a un pulcino come Diaz. Diaz è un pulcino, ma dà del tu alla palla e, se viene coperto a dovere, può fare molto bene come ieri. Sembra che Pioli abbia capito che il suo pupillo non può essere mandato allo sbaraglio, ma va protetto, poi ci pensa il piccolo spagnolo a mostrare di non essere modesto.

In un Milan ambizioso, Saelemaekers può giocare a vita, ma solo come riserva preziosa, capace di coprire l'esterno e l'interno in maniera valida quando serve. I titolari devono essere altri. Dal canto suo, Kalulu  ha eseguito diagonali da grande difensore. A mio avviso, Pioli non lo gradisce tanto, ma sbaglia e di grosso. E' grezzo, ma ha talento e può solo crescere. Pobega è una roccia e, se giocasse in un'altra squadra, ne chiederemmo a gran voce l'acquisto.

Hauge sta per essere ceduto in prestito con obbligo di riscatto, pertanto con pagamento differito. Se fosse vero, la formula farebbe sospettare che il giocatore non sia solo una plusvalenza, ma un vero e proprio babau da esorcizzare per non turbare la serenità del sonno di qualcuno. Sembra una storia della serie: "Tu qui hai chiuso!". Se fosse vero, chiunque fosse l'autore dell'ostracismo, spero che la carriera di Jens Petter Hauge lo spinga a guardarsi allo specchio e a fare i conti con la propria coscienza. A patto di averla una coscienza, ovviamente, perché la coscienza è un lusso che non tutti possono permettersi.

Concludendo, sarei curioso di vedere Daniel Maldini nella posizione di ieri insieme a Isco nel ruolo di Diaz. Non dico che l'esperimento funzionerebbe per forza, ma serei curioso di vederlo. Il giovanotto mi piace molto nel ruolo di interno sinistro e andrei avanti spedito nell'esperimento.